ESAME DEL SEDIMENTO ESAME FISICO COLORE ASPETTO COLORE GIALLO PAGLIERINO AMBRA Patologici ARANCIO farmacirifampicina iperbilirubinemia BIANCO piuria cristalli di fosfato ID: 931780
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Slide1
ESAME DELLE URINE
ESAME CHIMICO-FISICOESAME DEL SEDIMENTO
Slide2ESAME FISICO
COLOREASPETTO
Slide3COLORE
GIALLOPAGLIERINOAMBRA
Patologici:
ARANCIO
farmaci(rifampicina), iperbilirubinemia
BIANCO
piuria, cristalli di fosfato
ROSA/ROSSO
sangue o emoglobina, farmaci,
alimenti(barbabietole)
MARRONE
urobilina
NERO
melanina,metaemoglobina-acido
omogentisinico Anemie emolitiche con
emoglobinuria
ALTRO
(VERDE) farmaci, aumento della bilirubina
coniugata, infezioni del tratto urinario
Slide4ASPETTO
LIMPIDA : NORMALETORBIDA O MOLTO TORBIDA:
deposizione di
s
ali
sul fondo per sedimento
spontaneo di: Fosfati e Urati
s
e torbidità
già all’emissione dovuta a:
Muco
Cilindri
Cellule epiteliali
Infezione urinaria
Sangue
Renella (sabbia finissima costituita da sali minerali)
Slide5ESAME CHIMICO
Glucosio Bilirubina ChetoniPeso specifico
Emoglobina
Ph
Proteine
Urobilinogeno
Nitriti
Leucociti
Proteine/Creatinina
Slide6Le strisce reattive per l'analisi chimica delle urine sono test
semiquantitativi, che permettono di rilevare la presenza di sostanze normalmente non contenute nelle urine stesse e di graduarne grossolanamente la quantità. Contengono un indicatore di colore e un composto che si lega specificamente alla sostanza da ricercare; quando avviene il legame, si assiste a un cambiamento di colore dovuto a modificazioni del pH o a
processi di ossidazione
o riduzione.
Sono
inoltre tamponate, cosicché, generalmente, il
pH
urinario non interferisca con l'indicatore di colore.
Slide7Glucosio (non rilevato fino a quando il livello ematico >
180 mg/dl) Causa più comune: iperglicemia Insufficiente
riassorbimento
renale
(
disordini
tubulari
)
BilirubinaDanno epatico
Ittero ostruttivo
Anemia emolitica
Slide8Densità relativa/peso specifico
Indica il peso dell’urina confrontato con il peso di un uguale volume di H2OMisurato tramite l’ATLAS:Il peso specifico è determinato in modo rifrattometrico : misura dell’indice di rifrazione dell’urina deposta in una cella contenente una fibra ottica. La quantità di luce che passa attraverso tale fibra ottica viene continuamente monitorata da un rilevatore.
Slide9PESO SPECIFICO
Valori normali ( variano da 1007 a 1030 ) La densità/peso specifico varia in base alla capacità del rene di mantenere l’omeostasi dei liquidi e degli elettroliti.
Aumenta :
Ipersecrezione di ADH, DB scompensato,
gromeluronefrite
, nell’
ipoperfusione
renale, ostruzione renale
Diminuisce:
IRC,
tubulopatia renale, diabete insipido nefrogenico
Slide10Chetoni
Gli acidi grassi sono catabolizzati ad acetoacetato, acido b idrossibutirrico
ed acetone
Misura dell’acido
acetoacetico
Si può avere un accumulo di chetoni nella
chetoacidosi
diabetica, in caso di vomito, danno epatico, quando la dieta è povera di zuccheri, nel digiuno prolungato e in gravidanza. La maggior parte delle strisce reattive a più parametri è in grado di rilevare solo l'acido
acetacetico
, e non l'acetone o l'acido beta-
idrossibutirrico
. Si possono avere risultati falsamente positivi con campioni di urine fortemente pigmentate oppure anche con elevato peso specifico o basso pH.
Slide11Emoglobina
La presenza nelle urine di emoglobina in soluzione, normalmente assente, è in genere indice di presenza di sangue nelle urine. In alcuni casi, però, si può avere una positività per l’emoglobina (emoglobinuria), senza emazie nel sedimento (ematuria).
L’emoglobinuria
può essere conseguenza di una emolisi intravascolare con l’emoglobina libera nel sangue che eccede la capacità di saturazione della
aptoglobina
.
Può esserci una falsa positività in caso di
mioglobinuria
(
rabdomiolisi
)I test chimici si basano sulla reazione
pseudoperossidasica
dell’emoglobina e dei suoi derivati contenenti ferro.
Slide12Ph
(Range 5-8)Determinato
da:
Dieta
Metabolismo condizioni fisiologiche e
patologiche
È l’espressione della capacità del rene di mantenere
l’equilibrio acido-base
dell’organismo, aumentando l’escrezione di acidi o di basi a seconda del fabbisogno.
Le
urine devono venire esaminate appena emesse, poiché possono diventare inizialmente più acide in seguito alla digestione dei carboidrati da parte di batteri e, successivamente, in seguito diventare alcaline per la scissione dell'urea in ammoniaca
Slide13Proteinuria
Stick + stima
della
concentrazione
semiquantitativa
Il
test è molto sensibile alle proteine caricate negativamente, come l'albumina, piuttosto che alle proteine a carica positiva, come le globuline o la proteina di
Bence
-Jones (catene leggere delle immunoglobuline).
La
specificità delle strisce reattive per l'albuminuria è elevata, mentre la sensibilità non è molto alta.
Le proteinurie tubulari
vengono
rilevate solo se di grado elevato.
Reazioni
falsamente positive
si possono ottenere in caso di urine molto alcaline o concentrate
.
Cause
:
Sovraccarico
(
mieloma
multiplo
,
mioglobina
)
P
atologie
glomerulari
(
glomerulonefriti
)
Patologie
tubulari
(
nefriti
interstiziali
)
Slide14Rapporto Proteine/Creatinina
Il test per la creatinina è basato sull'attività perossidasica di complessi creatinina-rame che catalizzano la reazione di diisopropilbenzene, diidroperossido e tetrametilbenzidina
.
Le linee guida internazionali consigliano l'uso di questo rapporto (ACR) nella pratica delle esame chimico fisico delle urine come importante mezzo per la diagnosi precoce e il monitoraggio delle patologie renali.
Il test rileva concentrazioni di creatinina da un minimo di 10 mg/dl ad un massimo di 300 mg/dl
Limiti
: sangue o
cimetidina
possono causare falsi valori elevati
Il rapporto può aiutare nella diagnosi delle
patologie
renali minimizzando l’impatto dei cambiamenti nel risultato relativo alle proteine
dovuti
a esercizio fisico
, diuresi
e concentrazione dell’urina
> 150 P:C proteinuria clinicamente significativa
Slide15Urobilinogeno
nelle patologie epaticheValori di riferimento: 0.2-1.0 UILeucociti
Le strisce reattive utilizzano l'attività
esterasica
dei leucociti: l'estere di
indossile
viene convertito a
indossile
libero che, legato a un sale di diazonio, dà luogo a un
azocomposto
di colore viola. E' molto importante attendere due minuti prima della lettura
.
Alte
concentrazioni di glucosio, peso specifico elevato possono causare una riduzione della
reattività
quindi un
falso negativo
, mentre si può avere falsa positività in caso di contaminazione con secrezioni vaginali.
Bilirubina
Normalmente
la bilirubina non è presente nelle urine. La sua presenza indica un ostacolo intraepatico o extraepatico al passaggio della
bile.
Slide16Nitriti
Il test, utile per segnalare un'infezione batterica del tratto genitourinario, sfrutta la conversione dei nitrati presenti negli alimenti in nitriti a opera di batteri Gram-negativi. Il test non è molto sensibile, in quanto si possono avere falsi negativi per diverse cause: se le urine non hanno stazionato almeno 4
ore in vescica per permettere la reazione; se hanno peso specifico elevato; se contengono discrete quantità di acido ascorbico; se non sono presenti nitrati nella dieta; in caso di batteri che non contengono la reduttasi specifica
.
Un risultato negativo non esclude una batteriuria significativa.
Falsi positivi : presenza di precipitati colorati
Slide17ESAME DEL SEDIMENTO URINARIO
EMAZIELEUCOCITIBATTERI
CILINDRI
CRISTALLI
CELLULE TRANSIZIONALI
CELLULE EPITELIALI
MICETI
MUCO
SPERMATOZOI
Slide18EMAZIE
Cause:Patologie renaliCalcoli renaliTraumi del rene, della vescica e
dell’uretra
Tumori
vescicali
I globuli rossi
possono provenire dal glomerulo fino all’uretra
Slide19Ematuria
Passaggio di emazie attraverso la membrana glomerulare (nefropatie) o sanguinamento a qualunque livello delle vie urinarie. Nel primo caso le emazie sono tipicamente deformate. Il reperto di rare emazie non riveste sicuro significato patologico, perchè già fisiologicamente un certo numero di globuli rossi passa attraverso il filtro glomerulare. La mestruazione deve essere esclusa come causa di ematuria.
Slide20Slide21UF1000
PER
L’IDENTIFICAZIONE DEI PARAMETRI
QUANTITATIVI VENGONO UTILIZZATI I
SEGUENTI SEGNALI:
Fsc
: Dimensione della particella
Fscw
: Lunghezza della particella
Fl
: Intensità di fluorescenza
Flw
: Lunghezza della porzione colorata
Imp
: Volume della particella
Slide22Slide23Slide24EMAZIE DISMORFICHE
EMAZIE ISOMORFICHE
Slide25LEUCOCITI
Slide26LEUCOCITI
CAUSA: (più comune) INFEZIONE ACUTAPROCESSI INFIAMMATORI DEL TRATTO URINARIO: cistite acuta o cronica, pielonefrite
INFEZIONI GENITALI: prostatite
, uretrite,
balanite, cervicite, vaginite
CAUSE NON INFETTIVE:
rene policistico
traumi
glomerulonefrite
acuta e subacuta
litiasi renale ed uretraleneoplasie
della vescica
Slide27BATTERI
Le urine sono normalmente sterili. La presenza di un gran numero di batteri, associata alla presenza dei leucociti, è indicativo di infezione del tratto urinario. La presenza di soli batteri, senza globuli bianchi,
all’esame diretto
può indicare una contaminazione.
Slide28CILINDRI
I cilindri urinari sono aggregati di forma cilindrica prodotti dal rene e rintracciabili nell'urina in
alcune condizioni patologiche. Si formano nel tubulo contorto
distale
e
nel dotto
collettore
del
nefrone, quindi passano nell'urina, dove possono essere individuati mediante l'esame microscopico del sedimento urinario.I cilindri si formano in seguito alla precipitazione della proteina di
Tamm-Horsfall
, secreta dalle cellule
tubulari
,
e
a volte dall'albumina in caso di proteinuria elevata. La formazione dei cilindri aumenta
nelle
condizioni che favoriscono
la denaturazione
e la precipitazione delle
proteine (
basso flusso urinario, basso
pH
, elevata concentrazione di sali
): tutte queste condizioni infatti aumentano la precipitazione della proteina di
Tamm-Horsfall
.
Slide29La caratteristica forma dei cilindri è dovuta alla loro formazione nel lume del tubulo distale, che quindi funge da stampo. In tutti i casi è presente una base, o matrice, di natura mucoproteica (il cilindro ialino), nella quale possono essere inclusi o adesi diversi elementi. La natura di questi ultimi definisce il tipo di cilindro.
Sono chiamati ed identificati in base alle loro caratteristiche morfologiche in:
IALINI
GRANULARI
CEREI
LIPIDICI
PIGMENTARI
CELLULARI
(ERITROCITARI,LEUCOCITARI, CON INCLUSE CELLULE EPITELIALI)
BATTERICI
Slide30CILINDRI IALINISono i più comuni, presenti anche in individui normali in caso di disidratazione o esercizio fisico intenso. I cilindri ialini sono chiari e trasparenti, con un basso indice rifrattivo: per questo motivo possono sfuggire all'osservazione di routine. L'identificazione è più agevole con il microscopio a contrasto di fase.
Slide31CILINDRI GRANULARI
Possono formarsi in seguito alla rottura dei cilindri cellulari o per inclusione di aggregati di proteine plasmatiche (come l'albumina) o di catene leggere delle
immunoglobuline
.
A
seconda della dimensione delle inclusioni, essi si suddividono in fini e grossolani, sebbene tale distinzione non abbia significato clinico. Spesso hanno forma di sigaro ed indice di rifrazione maggiore rispetto ai cilindri ialini. Per quanto, il più delle volte, siano indicativi di malattia renale cronica, anche questi, come i cilindri ialini, possono essere rinvenuti nelle urine subito dopo un esercizio fisico intenso
Slide32CILINDRI CEREI
Presenti in condizioni di IRC associata a scarsa produzione di urine (stadi avanzati di insufficienza
renale cronica
o, tipicamente, l'
amiloidosi
renale
).
Poiché si formano all'interno di dotti patologici, spesso dilatati, questi cilindri sono più grandi di quelli ialini; inoltre hanno un indice di rifrazione più alto e sono più rigidi, con
punti
di rottura
.CILINDRI LIPIDICI
Si tratta di cilindri ialini con inclusione di globuli di grasso, di colore giallastro, formati dalla rottura di cellule epiteliali ricche di lipidi.
Se contengono
colesterolo
o esteri di colesterolo, assumono un tipico aspetto a "croce di Malta" al microscopio a luce polarizzata.
Slide33Possono comparire in varie malattie, in particolare nei casi di
sindrome nefrosica con elevata perdita urinaria di proteine, nella nefropatia diabetica, nella nefrite
lupica
e nei casi di estesa
necrosi
cellulare
AGGREGATO DI GOCCIOLINE LIPIDICHE
lipidi che possono
apparire come gocce di grasso libero, altamente rifrangenti e di forma globulare
CORPO OVALE GRASSO
(
CELLULA TUBULARE CONTENENTE GOCCIOLINE LIPIDICHE)
cellule
di origine tubulare e il grasso può provenire dal filtro glomerulare o dalla degenerazione grassa della cellula. Possono essere anche macrofagi o leucociti polimorfonucleati che incorporano lipidi al loro interno
.
Slide34CILINDRI ERITROCITARI
La presenza di globuli rossi in un cilindro è sempre patologica ed è fortemente sospetta di danno glomerulare, sia nelle glomerulonefriti (come la glomerulonefrite post-streptococcica e la nefrite lupica), sia in alcune vasculiti come la granulomatosi di Wegener
e la sindrome di
Goodpasture
. In caso di ematuria, la presenza di questo tipo di cilindri ne dimostra l'origine renale
.
Essi possono essere riscontrati anche in caso di infarto renale e di endocardite batterica subacuta, ma sono più frequenti nella sindrome nefritica. Hanno colore marroncino-giallastro e forma cilindrica con estremità irregolari; essendo piuttosto fragili, per una corretta identificazione richiedono l'esame di un campione urinario fresco.
Slide35CILINDRI LEUCOCITARI
Formati dall'aggregazione di globuli bianchi, sono indicativi di stati infettivi o infiammatori e quindi fortemente suggestivi di pielonefrite, un'infezione del rene. Si possono osservare anche in stati infiammatori come la nefrite interstiziale allergica, la sindrome nefrosica e la glomerulonefrite post-streptococcica. A volte possono essere necessarie particolari colorazioni per distinguere tra globuli bianchi e cellule epiteliali. La presenza della matrice ialina distingue i cilindri dai semplici aggregati di leucociti
.
Slide36CILINDRI EPITELIALI
Si formano per inclusione o adesione alla matrice di cellule epiteliali desquamate dal tubulo. Le cellule possono aderire in modo disordinato o in foglietti e si distinguono dai nuclei grandi e tondeggianti e dallo scarso citoplasma. Si possono osservare nella necrosi tubulare acuta e in alcune intossicazioni, come quella da mercurio, glicole dietilenico e da salicilato. Cilindri epiteliali possono formarsi in seguito ad infezioni che provocano morte cellulare, come quella da citomegalovirus e le epatiti virali.
Slide37CRISTALLI
Sono spesso presenti nelle urine anche in assenza di quadri patologici. La loro identificazione può correlare in modo significativo con il rischio di formazione di calcoli (i cristalli più frequentemente riscontrati sono quelli di ossalato di calcio e quelli di acido urico)I più comuni cristalli a
pH
basico sono
:
CARBONATO DI CALCIO
FOSFATO DI CALCIO
(A BACCHETTA,FIGURA
A
DESTRA
)BIURATO DI AMMONIOFOSFATI AMORFI
Slide38FOSFATI AMORFI
Slide39CRISTALLI IN URINE ACIDE:
ACIDO URICOPresenti anche nelle urine di soggetti sani, e nel 16% dei pazienti con gotta.Forme a stella, a foglia di ulivo, romboidali, esagonali.
Slide40URATI AMORFI
Slide41OSSALATO DI CALCIO
Alte concentrazioni di acido ossalico in:Vegetali a foglia verdePomodoriBibite gassateTheCioccolato
Possono
esistere in
urine
normali senza nessun significato clinico. Le malattie che possono essere causa di un aumento di questi cristalli sono: - intossicazione da
etilenglicole
- diabete mellito - insufficienza epatica grave - insufficienza renale grave
MONOIDRATO E BIIDRATO
Slide42CRISTALLI PATOLOGICI
Cristalli di triplofosfatoCristalli
di
cistina
Cristalli
di tirosina
Cristalli
di leucina
Cristalli
di colesterolo
Cristalli
di bilirubina
Cristalli
di
emosiderina
Slide43Cristalli di
triplofosfatoPossono apparire in urine normali però la loro presenza nelle urine può essere un indizio della patologia silente, come la pielite cronica, la cistite cronica, l’ipertrofia della prostata o la ritenzione vescicale
Cristalli
di cistina:
Sono
gli
unici cristalli che hanno significato clinico. La loro presenza nell’urina indica un eccesso di eliminazione urinaria di questo aminoacido
conosciuta
come
cistinuria
. Possono formare
calcoli.
Slide44Cristalli di tirosina
Patologie degenerative tissutali, incluse le epatiti e le leucemieForma di aghi molto fini e altamente rifrangenti di colore nero o giallo in presenza di bilirubina
Cristalli
di leucina
Patologie degenerative tissutali, incluse le epatiti e le
leucemie.
La
leucina cristallizza formando granuli sferici, oleosi o grassi di colore giallo con strie radiali o concentriche, molto rifrangenti.
Slide45CRISTALLI DI
COLESTEROLOSono placche di dimensioni grandi piane e trasparenti con gli angoli smussati. La
loro presenza indica una eccessiva distruzione cellulare. Si osservano nel caso di nefriti, sindrome nefrosica, anche in caso di
chiluria
, che si produce come conseguenza dell’ostruzione a livello toracico o addominale del drenaggio linfatico con rottura dei vasi linfatici all’interno della pelvi renale o del tratto urinario
Slide46CELLULE TRANSIZIONALI
Sono quelle che rivestono il tratto urinario dalla pelvi fino alla parte prossima dell’uretra. Sono da due a quattro volte più grandi dei leucociti. Possono essere rotonde, piriformi o con processi appendicolari, con citoplasma grande e nucleo mediano centrale. La loro presenza in piccole quantità può considerarsi normale; un aumento di queste cellule può essere messo in relazione con i cause urologiche diverse:-
processi
infiammatori specifici (infezioni)
-processi
infiammatori non specifici (cistite interstiziale allergica)
-processi
irritativi (
sonde,calcoli
)
- processi traumatici (esplorazioni
)
Slide47CELLULE EPITELIALI TUBULARI Le
cellule del tubulo renale sono leggermente più grandi dei leucociti; possono avere un nucleo grande e arrotondato che occupa i 2/3 del citoplasma. Le malattie che più frequentemente si associano con un aumento di queste cellule nel sedimento sono sia di origine renale che infettiva: renale: glomerulofreniti, nefriti tubulari di origine tossica, iatrogena o ereditaria;
infettiva
:
pielonefriti, tubercolosi renale.
Slide48CELLULE EPITELIALI SQUAMOSE
Provengono principalmente dall’uretra e dalla vagina. Si riconoscono facilmente per essere di grandi dimensioni, piatte e di forma irregolare; contengono nuclei centrali piccoli e abbondante citoplasma con margini frequentemente piegati.
Slide49Miceti
Sono uniformi, incolori in generale di forma ovale e con pareti con doppia rifrazione. Spesso mostrano gemme ed assumono allora un aspetto a grappolo. Possono essere confusi con le emazie. Si riscontrano spesso in soggetti defedati, in immunodepressi, diabetici e in soggetti sottoposti a terapia antibiotica. Il più comune è la Candida
.
Slide50MUCO
I filamenti di muco sono
strutture lunghe sottili e ondulanti. Possono esistere nell’urina normale, però se il loro numero aumenta possono essere segno di una infiammazione o irritazione del tratto urinario. Se sono spessi possono incorporare alcuni leucociti, assumendo una morfologia simile ai cilindri leucocitari, dai quali vanno distinti
Slide51LIQUIDO SEMINALE
Il riscontro casuale di spermatozoi nelle urine non è considerato patologico ma va comunque valutato in riferimento all’età , alla presenza di concomitanti alterazioni prostatiche e delle vie genitali.
Slide52Vecchie linee guida:
European Urinalysis
Guidelines
. The
Scandivian
Journal of
Clinical
and
Laboratory
Investigation
. 60: 1-96,
suppl
. 231, 2000
NCCLS
GP-16 A2
Urinalysis
and Collection,
trasportation
, and
Preservation
of Urine
Specimens
;
Approved
Guideline
±Second Edition vol.21: n.19: 4-21
CLSI.
Urinalysis
;
Approved
Guideline²Third Edition. CLSI
document
GP16-A3.
Wayne
, PA:
Clinical
and
Laboratory
Standards
Institute
; 2009
Slide53A COSA SERVONO LE LINEE GUIDA?
Linee Guida per la standardizzazione delle procedure per l’analisi chimico fisica, morfologica, colturale delle urine Linee Guida per il controllo del processo dell’analisi delle urine
Linee
Guida nell’orientamento al rinnovamento e al progresso tecnologico e scientifico per l’ esame urine
Linee
Guida nei percorsi
diagnostico
terapeutici
Linee
Guida a garanzia della Qualità nell’esame urine
Slide54NUOVE PROPOSTE
Manoni, A. Caleffi , G. Gessoni , M.G. Alessio , G. Lippi, S. Valverde, C. Ottomano, M. Ercolin , G. Saccani, M.G. Silvestri, P. Cappelletti , M. Schinella
L
’ esame delle urine chimico morfologico e colturale: proposta di linea guida per una procedura standardizzata della fase preanalitica
Biochimica
clinica, 2011, vol. 35, n. 2: 131-139
Slide55NUOVA PROPOSTA DELLA FASE PREANALITICA
RICHIESTAISTRUZIONI PER I PAZIENTITIPOLOGIA DEL CAMPIONE
MODALITA’ DI RACCOLTA
TIPOLOGIA DEL CONTENITORE
GESTIONE DEL CAMPIONE
TRASPORTO
CONSERVAZIONE
Slide561.RICHIESTA DELL’ESAME
L’analisi dell’urina deve sempre essere effettuata sulla base di una esigenza clinica Sospetto o follow up di sintomi o situazioni che suggeriscono la possibilità di una infezione del tratto urinario
Sospetto
o
follow
up di patologia non infettiva del tratto urinario, primaria o dovuta a malattie a carico dell’organismo, malattie reumatiche, ipertensione, tossiemia della gravidanza, effetti collaterali di farmaci, formazione ricorrente di calcoli urinari
Sospetto
o
follow
up di malattia renale
Sospetto
o
follow
up di una malattia post renale non infettiva
Slide572.ISTRUZIONI
PER IL PAZIENTE Preparazione all’analisi Il Paziente dovrebbe venire informato circa i motivi per cui si rende necessario esaminare un campione di urina e istruito sul modo migliore per raccoglierlo.
L’ideale
sarebbe che le
istruzioni venissero date sia oralmente sia per iscritto
, con un corredo di illustrazioni, dove possibile, per
ASSICURARE
IL MASSIMO
DI
UNIFORMITA’
NEL PROCESSO DI RACCOLTA DEL CAMPIONE.
Slide58NELLE 24 ORE PRECEDENTI LA RACCOLTA:
Non fare sforzi fisici o attività da sforzo Mantenere una dieta equilibrata Astenersi dall'attività sessuale nelle 12 ore antecedenti la raccoltaOsservare il digiuno dalla mezzanotte.
Non
eseguire la raccolta se in fase di mestruazioni o in corso di
patologia emorroidaria
Raccogliere preferibilmente le prime urine del mattino o in alternativa urine che abbiano soggiornato in vescica almeno 4 ore.
Slide593.TIPOLOGIA DEL CAMPIONE
Slide604.MODALITA’ DI RACCOLTA
AL MOMENTO DELLA RACCOLTA:Lavarsi le mani Lavare accuratamente i genitali esterni e risciacquare con acqua corrente Asciugarsi
Scartare
il primo getto
e raccogliere direttamente nel contenitore il
mitto
intermedio
, evitando contatti tra contenitore e genitali. Raccogliere almeno 15-30
mL
di urina
Eliminare la parte ultima della minzione in eccesso Chiudere
ermeticamente il contenitore e inviarlo al laboratorio nel più breve tempo
possibile
Slide615.TIPOLOGIA DEL CONTENITORE
Uniformare il tipo di contenitore* sia per l’ esame chimico fisico che per l’esame microbiologico per ridurre le fasi di manipolazione e contaminazione e facilitare la raccolta del mitto intermedio per il paziente. Utilizzo
di contenitore sterile:
1.
Apertura larga (di almeno 5 cm)
2.
Chiusura ermetica del coperchio
3.
Contenitore in plastica resistente agli urti
4
. Capacità di almeno 50-100 ml 5.
Ampia base di appoggio
6.
Predisposizione per i sistemi sotto vuoto
7
.
Pareti trasparenti
del contenitore principale e delle provette sotto vuoto secondarie
8.
Materiale che non modifichi i costituenti biologici dell’urina (assorbimento o interferenza)
9.
Utilizzare
provette secondarie
a fondo conico quando sia necessaria la centrifugazione
10.
La misura, struttura, lunghezza dei contenitore secondario può variare a seconda delle necessità delle procedure diagnostiche ma dovrebbe essere
compatibile con i sistemi automatici presenti nel laboratorio
11.
Invio, al Laboratorio di competenza, del campione urinario raccolto in modo corretto,
già trasferito in provette sotto vuoto
.
Slide626.I contenitori per il trasporto
(termoisolati e termorefrigerati) devono proteggere dalla luce i campioni. Quando si debbano usare dei conservanti questi devono essere maneggevoli e preferibilmente non tossici
Slide637.GESTIONE DEL CAMPIONE
8.TRASPORTORegistratore di temperatura mod. CT 228 è stato studiato e realizzato con alta qualità e ad un costo contenuto. Questa compatta unità, oltre ad essere portatile e di facile utilizzo, permette l’acquisizione fino a 8000 misurazioni differenti con memorizzazione dei dati , ciò offre la massima garanzia di conservazione dei parametri acquisiti. I dati vengono trasferiti al computer per mezzo dell’apposita interfaccia RS 232 o USB, dove possono essere archiviati, visualizzati in forma grafica o analizzati. L'indicatore ALERT del CT228 avverte se la temperatura impostata nel
range
supera i limiti fissati dall’operatore. Le opzioni fornite con il programma consentono l’esclusione di un errato allarme. Tramite la spia d’allarme, l’operatore si assicura della corretta condizione di trasporto.
Slide649.CONSERVAZIONE
Se si prevede che il campione urinario non possa essere esaminato entro 4 ore è raccomandata la conservazione refrigerata a +4-8 °C (max 6 ore!!)Il gold
standard rimane poter esaminare l’urina entro breve tempo dalla raccolta (2 ore)
I tempi di raccolta devono essere documentati
I tempi che superano i limiti specificati devono essere registrati nei documenti
È raccomandabile che l'addetto all'accettazione del campione segnali ogni anomalia rispetto alle indicazioni contrassegnandole come NON CONFORMITA'
Slide65In laboratorio è raccomandabile verificare i tempi di trasporto prima dell'esecuzione delle analisi.
E' raccomandabile esprimere un criterio di non idoneità del campione se questo viene inviato oltre le 4 ore dalla raccolta senza adeguata refrigerazione . In questi casi si dovrà generare nel referto un giudizio di campione NON IDONEO oppure prevedere una riduzione dei test richiesti , motivando le decisioni con una nota esplicativa.
Slide66Slide67Raccomandazione
L’etichetta apposta sul contenitore deve riportare tutti i dati necessari alla identificazione certa del paziente, del campione e degli accertamenti da eseguire. CRITERI DI NON ACCETTABILITA’ DEL CAMPIONE
•
in fase preanalitica
QUANTITA’ INSUFFICIENTE:
ADULTI
:
< 5 CC
quantità ottimale
10 cc
BAMBINI (<4 anni): < 3 cc quantità ottimale > 5 cc
Cosa
fare In caso di
Non
conformita’
?
1. Nota: Campione insufficiente o……….
Slide68Mitto
intermedio È costituito da urina idonea sia per l’esame microbiologico che per il chimico fisico-morfologico, permette infatti di ottenere un campione che risente minimamente delle secrezioni uretrali riducendo la presenza di muco, cellule e batteri.
Slide69FASE ANALITICA
ESAME MICROSCOPICOUTILIZZO DEI VETRINI KOVA conteggio elementi /ul
Vetrino
in materiale acrilico con 10 camere quadrettate. Griglia: 3 x 3 mm. Profondità: 0,1 mm. Quadrettatura: 9 quadrati suddivisi in 9
quadratini. VOLUME : 1
uL
URINA NON CENTRIFUGATA
10 QUADRATINI : N CELL x 9
Slide70Slide71Lettura del sedimento non può essere considerata come riferimento per il conteggio quantitativo degli elementi urinari se si considera la centrifugazione come standard.
Sebbene la centrifugazione favorisca la concentrazione del campione questa rimane la maggiore causa di errore
Il conteggio dell'urina nativa evita gli errori dati dalla centrifugazione
Slide72La centrifugazione causa una perdita variabile di eritrociti e leucociti che non permette una corretta quantificazione.
La relativa perdita dovuta alla centrifugazione dei globuli rossi e leucociti varia dall‘20 al 80%Un vantaggio dell'uso di una camera di conteggio : più precisa analisi.
Centrifugation causes a variable loss of erythrocytes and leukocytes, which does not allow a correct quantification
.
Relative losses due to centrifugation of red and white blood cells vary between 20 and 80% (10).
Mostly, microscopy is used for a rough estimate of the amount of
figurated
elements. After centrifugation, the specimen analysis can be performed using glass slides or a counting chamber.
An advantage of using a counting chamber is a larger urine volume that can be examined, allowing a more precise analysis.
However, differentiation appears to be easier through a thin liquid film, obtained by a glass slide. Moreover, urine sediment analysis using counting chambers is time-consuming. Simple particle differentiation without staining or phase contrast is not enough for renal elements. Much higher labor cost are associated with the advantage of a more precise result. A concentrated sample using a glass slide is proposed if manual evaluation is requested.
Slide73Maggio 2013
Slide74Slide75Slide76RISPOSTA "referto"ESAME URINE
È LA CONCRETIZZAZIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA’ PROFESSIONALEL’INFORMAZIONE A VALENZA CLINICA NECESSARIA ALLA DIAGNOSI, CURA, MONITORAGGIO, PREVENZIONE.
RIFLETTE
NEL MODO
PIU
’ EFFICACE L’INSIEME DI:
DATI, INFORMAZIONI , COMMENTI, ESPLICATIVI ED INTERPRETATIVI, PER LA VALUTAZIONE CLINICA DEL
SOGGETTO
Slide77REFERTO (uso medico-legale corretto del termine)
Nonostante il termine "referto" sia ormai diventato di uso comune nell'indicare la relazione clinica, la risposta del
medico, il termine
referto
,
nel
diritto
italiano
, indica l'atto col quale l'esercente una professione sanitaria riferisce all'autorità giudiziaria di avere prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto perseguibile d'ufficio. Esiste quindi una specifica normativa in merito.
ATTENZIONE
quindi ai due usi differenti del termine che potrebbero ingenerare confusione o vere e proprie LOTTE!
Slide78RISULTATI
Secondo la European Confederation of Laboratory Medicine (ECML) l’espressione dei risultati dei parametri sia microscopici che chimici deve essere quantitativa e
semiquantitativa
. I parametri chimici: proteine, esterasi leucocitaria, pseudo-
perossidasi
(emoglobina) e nitriti dovranno essere quindi quantificati così come pure le cellule e gli altri corpuscoli presenti nel campione, espressi come numero medio per campo o per
microlitro.
Slide79Oltre
all’espressione quantitativa del risultato l’ECLM propone che la risposta nel profilo urinario contempli dei termini di riferimento che possano essere interpretati con facilità . Da questo deriva che le espressioni letterali quali rari, alcuni
, etc.
non dovrebbero mai essere utilizzate
per la soggettività che tali parole hanno insita sia in chi scrive che in chi legge.
Slide80Lo
scopo della risposta è quella di guidare il clinico ad una razionale diagnosi e trattamento terapeutico, quindi vanno espressi: il sospetto di contaminazione, le eventuali discrepanze riscontrate tra tecniche diverse devono essere risolte, la non idoneità del campione
Slide81DISCORDANZE
Un ulteriore elemento che il profilo di risposta deve chiarire è l’eventuale vera o apparente contraddizione tra parametri riferiti alla stessa origine ovvero:
•
nitriti <> batteri,
•
Emoglobina <> emazie,
•
esterasi <> leucociti
•
Proteinuria <> cilindri
Slide82ESEMPIO:
Severa leucocituria e batteruria:
La
discrepanza tra il risultato dell’
Hb
ottenuto in chimica a secco e il conteggio microscopico degli eritrociti è probabilmente riferibile all’interferenza da
perossidasi
batterica.
Slide83IDONEITA’ DEL CAMPIONE
L’urina è un fluido biologico instabile nel quale, a temperatura ambiente, diversi costituenti vanno incontro a significativi cambiamenti nel
tempo.
Questo rende
fondamentale
il
giudizio di idoneità del campione
che dovrebbe essere espresso, quando negativo, nella
risposta inserendo
note di commento per eventuali non conformità nel referto e
decidendo di non eseguire un esame se non rispetta parametri essenziali (es. volume insufficiente) si potrà valutare correttamente l’andamento di un determinato parametro urinario.
Slide84CONCLUSIONI
ridefinire gli obiettivi, garantire la qualita' del campione,
fornire
risultati affidabili,
fornire
commenti utili alla diagnosi
Ciò comporta
uno sforzo considerevole di formazione degli operatori di laboratorio, dei clinici e non ultimo dei pazienti
per
elevare questa indagine al rango diagnostico che le compete, non dissimile per tecnologie e
necessità di specifiche competenze, rispetto a quello di altre aree della medicina di laboratorio.
Slide85"REFERTO"
Attraverso il "referto" interpretativo il biochimico clinico può mettere in campo la propria professionalità e riappropriarsi di un ruolo attivo nella realizzazione di un corretto percorso diagnostico
• Refertazione di tutti gli esami effettuati e/o di eventuali
approfondimenti
•
Descrizione di tutti gli elementi evidenziati sul sedimento urinario
• Espressione
quantitativa dei risultati
•
Valori di riferimento differenziati per età e
sesso• Commento conclusivo, riferito al quesito clinico
Slide86Istruzione Operativa del Processo Produttivo I.O
.18.08-2.2 RACCOLTA DEL CAMPIONE DI URINA PER ESAME CHIMICO FISICO E MICROSCOPICO
Conformità tra le istruzioni operative e le linee guida
MITTO INTERMEDIO, PRIMA URINA DEL MATTINOVOLUME MINIMO DI URINA : 2 ML PER PAZIENTI PEDIATRICI E 4 ML PER ADULTIINVIARE IL CAMPIONE NON OLTRE LE DUE ORE DOPO LA RACCOLTA
Slide90Istruzione Operativa del Processo Produttivo IO 18.08.02ANALISI COMPLETA DELLE URINE E SEDIMENTO
Slide91Slide92Non aderenza delle istruzioni operative ai dati recenti della letteratura
I CAMPIONI CHE NON SODDISFANO I CRITERI DA NOI STABILITI VENGONO CENTRIFUGATI 1500 RPM E PROCESSATI AL MICROSCOPIO
Slide93GRAZIE PER L’ATTENZIONE