Io credo fermamente che gli uomini debbano imparare in teatro a essere liberi forti generosi trasportati per la virtù insofferenti di dogni violenza amanti della patria veri conoscitori dei propri diritti e in tutte le passioni loro aderenti retti e magnanimi ID: 604348
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Vittorio Alfieri
“Io credo fermamente, che gli uomini debbano imparare in teatro a essere liberi, forti, generosi trasportati per la virtù, insofferenti di d’ogni violenza, amanti della patria, veri conoscitori dei propri diritti, e in tutte le passioni loro aderenti., retti, e magnanimi”.
I generi:
trattatistica
teatro tragico
memorieSlide2
I generi: la trattatistica (1)Il trattato in due libri
Della tirannide 1777 1 lib: i fondamenti della tirannide: paura, esercito, nobiltà, religione2 lib: la vita sotto la tirannideLibertà VS: ignoranza del popolo, regimi assolutistici mascherati
Destinatari: “pochissimi uomini virtuosi e pensanti”Slide3
I generi: la trattatistica (2)
Trattato in 3 libri Del principe e delle lettere dal 1778 …Opera dedicata al rapporto tra cultura e potere1 lib: il principe deve proteggere le lettere e le arti per controllarle (provocazione)
2
lib
: il letterato deve essere indipendente nella ricerca della verità
3
lib: superiorità delle lettere perché
non necessitano del committente/finanziatoreSlide4
I generi: la trattatistica (2)
Si profila una figura di intellettuale capace di ‘tenere alta la fiaccola della libertà’ con precise caratteristiche:Capace di un forte sentireAutonomo economicamenteImmune dal contagio della tirannide
Contrario all’assolutismo
(anche)
illuminato
=
élite di spiriti elevati che superano i loro limiti per raggiungere la gloriaSlide5
La scelta del teatro tragico
Alfieri scrive tragedie lungo il corso di tutta la vita. la tragedia è genere letterario nobile atto a esprimere sentimenti e passioni elevate: contrasto tra l’io e il mondo Esse seguono i dettami aristotelici: 5 atti, le unità
di luogo, di tempo e di azione) e sono composte in
endecasillabi sciolti
, con la procedura dei tre
respiri
: “ideare, stendere, verseggiare”.
(p. 355)
Tutti i titoli sono tratti dalla mitologia, dalla storia e dalla Bibbia,
ma
con semplificazione della trama, delle soluzioni sceniche e dei personaggi
l’interesse dell’Alfieri è per
la rappresentazione dei conflitti
interiori e tra personaggi
Modernità della principale tematica trattata: lo scontro tra libertà e tirannide. Slide6
Il dramma intimo del protagonista: lo scontro fuori e dentro di sé
le tragedie hanno un aspetto autobiografico se viste come lotta tra sé e il mondo, tra il poeta-titano e il tiranno (più che la tirannide)
“Gli scrittori si volgono allo scrivere perché si trovano nell’impossibilità di agire”, e ad Alfieri mancava proprio, più di qualunque altra cosa, l’azione politica
Attraverso l’eliminazione del tiranno, il tirannicida ottiene la libertà per sé e per gli altri e assurge a una funzione eroica, che si risolve nel prevalere di un’individualità eccezionale sopra un’altra individualità eccezionale.
Lo scontro può avvenire anche all’interno dell’anima del protagonista, come nel caso di Mirra, combattuta tra cedere od opporsi all’amore incestuoso che prova per suo padre. Slide7
I modelli illuministi, neoclassici e preromantici
Le tragedie di Alfieri sono la rappresentazione paradigmatica di
un’epoca che
vede l’incontro di correnti e pensieri diversi:
Illuminismo: la centralità della riflessione sociale e politico/culturale
Neoclassicismo: il rispetto del modello classico
Romanticismo: l’eccezionalità dell’individuo solo