Insegnamento di Letteratura Italiana Con gli Occhi dei Poeti percorsi tematici La Pace Unitre Napoli Vomero anno accademico 20162017 Giovanni Pascoli 18551912 ID: 785767
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prof.ssa
Paola
Avallone
-
Insegnamento
di
“Letteratura
Italiana”
Con gli Occhi dei Poeti
percorsi tematici:
La Pace
Unitre
Napoli -Vomero
anno accademico
2016/2017
Slide2Giovanni Pascoli
(1855-1912)
I DUE FANCIULLIvv.1-12
Era il tramonto: ai garruli trastulli
erano intenti, nella pace d'oro
dell'ombroso viale, i due fanciulli.
Nel gioco, serio al pari d'un lavoro,
corsero a un tratto, con stupor de' tigli,
tra lor parole grandi più di loro.
A sé videro nuovi occhi, cipigli
non più veduti, e l'uno e l'altro, esangue,
ne' tenui diti si trovò gli artigli,
e in cuore un'acre bramosia di sangue,
e lo videro fuori, essi, i fratelli,
l'uno dell'altro per il volto, il sangue!
Slide3Giovanni Pascoli
(1855-1912)
I DUE FANCIULLIvv.13-22
Ma tu, pallida (oh! i tuoi cari capelli
strappati e
pésti
!), o madre pia, venivi
su loro, e li staccavi, i
lioncelli
,
ed «A letto» intimasti «ora, cattivi!»
A letto, il buio li fasciò, gremito
d'ombre più dense; vaghe ombre, che pare
che d'ogni angolo al labbro alzino il dito.
Via via fece più grosse onde e più rare
il lor singhiozzo, per non so che nero
che nel silenzio si
sentia
passare
.
Slide4Giovanni Pascoli
(1855-1912)
I DUE FANCIULLIvv.23-32
L'uno si volse, e l'altro ancor, leggero:
nel buio udì l'un cuore, non lontano
il
calpestìo
dell'altro passeggero.
Dopo breve ora, tacita, pian piano,
venne la madre, ed esplorò col lume
velato un poco dalla rosea mano.
Guardò sospesa; e buoni oltre il costume
dormir li vide, l'uno all'altro stretto
con le sue bianche
aluccie
senza piume;
e rincalzò, con un sorriso, il letto.
Slide5Giovanni Pascoli
(1855-1912)
I DUE FANCIULLIvv.33-41
Uomini, nella truce ora dei lupi,
pensate all'ombra del destino ignoto
che ne circonda, e
a'
silenzi cupi
che regnano oltre il breve suon del moto
vostro e il fragore della vostra guerra,
ronzio d'un'ape dentro il bugno vuoto.
Uomini, pace! Nella prona terra
troppo è il mistero; e solo chi procaccia
d'aver fratelli in suo
timor
, non erra.
Slide6Giovanni Pascoli
(1855-1912)
I DUE FANCIULLIvv.42-48
Pace, fratelli! e fate che le
braccia
ch'ora
o poi tenderete ai più vicini,
non sappiano la lotta e la minaccia.
E buoni veda voi dormir nei lini
placidi e bianchi, quando non intesa,
quando non vista, sopra voi si chini
la Morte con la sua lampada accesa.
Slide7Mahatma
Gandhi (1869-1948)
UN DONO
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.
Slide8RABINDRANATH TAGORE
(1861-1941)
l sangue non è indio, polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue
musulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.
Slide9Laurence
Housman (1865-1959)
LUCE, PACE, AMORE
La pace guardò in basso
e vide la guerra,
"Là voglio andare" disse la pace.
L'amore guardò in basso
e vide l'odio,
"Là voglio andare" disse l'amore.
La luce guardò in basso
e vide il buio,
"Là voglio andare" disse la luce.
Così apparve la luce
e risplendette.
Così apparve la pace
e offrì riposo.
Così apparve l'amore
e portò vita.
Slide10Bertolt
Brecht (1898-1956)
I bambini giocano alla guerra
I bambini giocano alla guerra.
È raro che giochino alla pace
perché gli adulti
da sempre fanno la guerra,
tu fai “pum” e ridi;
il soldato spara
e un altro uomo
non ride più
.
È
la guerra.
C’è un altro gioco
da inventare:
far sorridere il mondo,
non farlo piangere.
Pace
vuol dire
che non a tutti piace
lo stesso gioco,
che i tuoi giocattoli
piacciono anche
agli altri bimbi
che spesso non ne hanno,
perché ne hai troppi tu;
che i disegni degli altri bambini
non sono dei pasticci;
che la tua mamma
non è solo tutta tua;
che tutti i bambini
sono tuoi amici.
E pace è ancora
non avere fame
non avere freddo
non avere paura.
Slide11GIANNI RODARI
(1920-1980)
Dopo la pioggia
Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede – questo è il male –
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente ?
Un arcobaleno senza tempesta
questa sì che sarebbe festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
Slide12ALBERT CAMUS
(1913-1960)
Non camminare davanti a me,potrei non seguirti.
Non camminare dietro di me,
potrei non esserti guida.
Cammina al mio fianco,
ed insieme troveremo la via.
Slide13DAVID MARIA TUROLDO
(1916-1992)
Lo dirò con un sorriso
Andrò in giro per le strade sorridendo,
finché gli altri diranno:- è pazzo!
E mi fermerò soprattutto
Coi bambini a giocare in periferia,
poi lascerò un fiore ad ogni finestra
e saluterò chiunque incontrerò per via,
stringendogli la mano.
E poi suonerò con le mie mani
le campane della torre a più riprese
finché sarò esausto,
e dirò a tutti: PACE!
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso,
ma tutti capiranno.