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ADHD           Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività ADHD           Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività

ADHD Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività - PowerPoint Presentation

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ADHD Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività - PPT Presentation

Informazioni base per insegnanti Dssa Francesca SGROI Psicologa collaboratrice AIFA e AIDAI francescasgroimilanoaifait ID: 798666

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Presentation Transcript

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ADHD Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività

Informazioni base per insegnanti D.ssa Francesca SGROI Psicologa – collaboratrice A.I.F.A. e A.I.D.A.I. francesca.sgroi.milano@aifa.it

"Se ascolto dimentico,

se vedo ricordo,

se faccio capisco”

Confucio

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L ' ADHD (acronimo inglese per Attention-Deficit Hyperactivity Disorder)è un disturbo neurobiologico, e

neuropsichicodovuto alla disfunzione di alcune aree del cervello ed allo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori (come noradrenalina e dopamina), responsabili del controllo di attività cerebrali come l’attenzione e

il movimento.

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Orientamento visivoFunzioni visive

SpazialeVerbaleGiro del cingoloAttenzione esecutivaMemoria di lavoro

Circuiti Cerebrali

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Neurofisiologia – flusso ematicoLobo frontale â

Cervelletto âCorteccia senso-motoria áNormaleADHD

Neuroanatomica

Neurochimica

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COMORBILITA’Quali disturbi si possono trovare associati all’ADHD?Molto frequenti (più del 50%)DOP (Disturbo Oppositivo provocatorio) DC (disturbo della condotta)Meno frequenti (fino al 20%)Tic nervosi

DepressioneDisturbi dello spettro autistico (es. Asperger)Ritardo MentaleFrequenti (fino al 40%)Disturbi specifici dell’apprendimentoDisturbi del linguaggioDisturbo evolutivo della coordinazione (impacciati nei movimenti, manca manualità fine)Disturbi d’ansia

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Lettura 23%Ortografia 26%Grafismo 60%Matematica 28%Barkley, 1990 Disturbi specifici dell’apprendimento

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potrebbero avere una comune influenza geneticaFenotipo ADHD + Dislessiadislessia + ADHD

Effetto additivo  difficoltà più importanti

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Ritardo nel linguaggio Difficoltà di coordinazione motoriaCompetenze di scrittura e lettura sotto l’età cronologicaEuropean Clinical Guidelines for ADHD, 2004 I bambini con ADHD hanno elevate probabilità di mostrare tipi diversi di ritardo del neurosviluppoFrequenti (fino al 40%)

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Sintomi nucleari dell’ADHDDeficit di attenzioneIperattivitàImpulsività

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Deficit di attenzione focale e sostenuta Facile distraibilità (stimoli banali) Ridotte capacità esecutive (compiti scolastici, attività quotidiane, gioco) Difficoltà nel seguire un discorso Interruzione di attività iniziate Evitamento di attività che richiedono sforzo cognitivo Inattenzione

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Incapacità di stare fermi Attività motoria incongrua e afinalistica Gioco rumoroso e disorganizzato Eccessive verbalizzazioni Ridotte possibilità di inibizione motoria

Iperattività

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Difficoltà di controllo comportamentale Incapacità di inibire la prima risposta che salta in mente quando viene posta loro una domanda Difficoltà a rispettare il proprio turnoTendenza ad interrompere gli altri Incapacità di prevedere le conseguenze di una azione Mancato evitamento di situazioni pericoloseImpulsività

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Cosa distingue la normalità dal disturbo?I comportamenti devono essere:Inadeguati rispetto all’etàPervasivi presenti in 2 o più contestiDuraturi non sono occasionali e durano da almeno 6 mesiEsordio entro i 6/7 anni di etàInterferiscono in modo significativo con la

vita quotidiana

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Deficit delle Funzioni Esecutivememoria a breve termineinteriorizzazione del “discorso autordiretto”autoregolazione dell’umore, della motivazione e dell’attenzione“ricostruzione” dell’evento pianificazione e ricerca delle giuste strategie

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LA MOTIVAZIONELa motivazione è un input favorevole che agisce a livello neurologico sui circuiti dell’attenzione e della concentrazionePerciòha un ruolo cardine nel favorire l’apprendimentoL’aumento della motivazione, ottenuto, ad esempio, premiando i comportamenti corretti, è alla base degli interventi riabilitativi sul bambino adhd

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Gli studi epidemiologici, condotti in molti paesi del mondo, compresa l’Italia, stimano che dal 3 al 5% della popolazione in età scolare presenti disturbi ADHD. La prevalenza delle forme particolarmente severe è stimata intorno all’1% della popolazione in età scolare.EPIDEMIOLOGIA

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Diagnosi e interventoDIAGNOSI E INTERVENTO PER L’ADHD VENGONO PUNTUALIZZATI DALLE LINEE GUIDA S.I.N.P.I.A. IN BASE ALLA CONFERENZA DI CONSENSO NAZIONALE DI SETTORE.

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S.I.N.P.I.A. - Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’AdolescenzaStabilisce cheLa diagnosi si basa su classificazioni internazionali riconosciute (DSM-V e ICD-10) Viene effettuata da operatori della salute mentale con specifiche competenze sull’adhd attraverso l’osservazione clinica e la raccolta dati forniti da genitori e insegnanti.

La terapia è MULTIMODALE e include interventi non-farmacologici e farmacologiciL’intervento farmacologico va intrapreso esclusivamente su indicazione del neuropsichiatra infantileSono stati istituiti i Centri di Riferimento per l’adhd presso le principali NPI del territorio

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Gli interventi terapeutici sono MULTIMODALI e sono rivolti a….Bambino

Famiglia Scuola Ogni intervento va adattato alle caratteristiche del soggetto in base all’età, alla gravità dei sintomi

, ai

disturbi

secondari

,

alle

risorse

cognitive,

alla

sua

situazione

familiare

e

sociale

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bambinofamigliascuolaPsicoeducazione

Terapia cognitivo-comportamentaleFarmacoterpiaINTERVENTI PRINCIPALIParents Training

Teachers Training

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COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

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La comunicazione scuola-famigliaÈ uno strumento indispensabile perché i bambini adhd hanno bisogno di essere regolati dall’esterno a causa delle loro difficoltà di auto-controllo.Va “oltre” i normali colloqui informativi. E’ indispensabile costruire un clima di fiducia e collaborazione e favorire la condivisione e una certa omogeneità educativa tra casa e scuola.Anche gli addestramenti previsti per insegnanti (teachers training) e quelli per i genitori (parents training) prevedono programmi educativi che richiedono una stretta collaborazione tra genitori e insegnanti.

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Quali supporti sono rivolti direttamente al bambino? In base alle personali difficoltà del bambino, il terapeuta effettua specifici interventi psicoeducativi e comportamentali

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Interventi principaliTraining di autoregolazione (emozioni, problem solving, autoistruzioni)Training di attenzioneSupporto psicologico per migliorare l’autostima

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Autoistruzioni E’ una competenza che il bambino sviluppa fin dalla prima infanzia. Inizialmente lo fa ad alta voce mentre giocaPoi queste autoistruzioni vengono interiorizzate e infine divengono automatiche e consentono alla persona di seguire una sequenza stabile e corretta di un dato comportamento. 

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Le conseguenze su sé stessiLa prima conseguenza importante è il crollo dell’autostimaEssa è compromessa dal giudizio negativo degli insegnanti, della famiglia e dei coetanei Gli individui con ADHD, si sentono spesso rifiutati e non amati Si vedono come poco intelligenti e non hanno fiducia in se stessiSpesso la mancanza di autostima porta ad un comportamento di autodistruzione e

costituisce la base di seri problemi di personalità

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Training per il potenziamento dell’autostimaMira a riequilibrare l’autostima l’adhd è responsabile di numerosi insuccessi e fallimenti in campo scolastico e socialeConseguenze: - senso di inadeguatezza - pensieri autodistruttivi e autosvalutanti - bassa autostimaConseguenze: peggioramento delle performaces

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Il primo passo per potenziare l’autostima …..….. è cominciare a modificare l’ambiente che deve in parte adattarsi alle caratteristiche peculiari dei bambini ADHD

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Non punizioni ……MINACCE DI PUNIZIONE NOTE, RIMPROVERI, PUNIZIONICOMPITI SCOLASTICISOSPENSIONE disistima di sérifiuto - disinvestimento

utilità secondariaoppositività - chiusura

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....Ma rinforzi positiviUso di gratificazioni, da parte di genitori e insegnanti, rivolte agli aspetti positivi del bambino migliora i comportamenti e l’autostima Un RINFORZATORE è un evento che, quando compare immediatamente dopo un comportamento, aumenta la frequenza di quel comportamento, rendendolo più probabile in futuroVi sono diverse categorie di rinforzi:

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NABAJYOTISAIKIA (Io ti rispetto, ti nutro)Una tribù africana ha un costume molto bello: quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, mettono la persona al centro del villaggio e tutta la tribù lo circonda. Per due giorni, dicono all'uomo, tutte le cose buone che ha fatto.La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene, è desideroso di amore, pace, sicurezza, felicità. Ma a volte, nel perseguire queste cose, commette degli errori.La comunità vede quegli errori come un grido di aiuto. Essi si uniscono per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura.

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I segni precursori nella prima infanziaGià dai primi anni di vita il bambino:Ha un particolare attaccamento fisico alla mammapiange più spesso del normaleè particolarmente irrequieto e dorme pocoAlla scuola materna:è oppositivo con l’adultosi stanca subito di un gioco

non capisce e non rispetta le regole del gioconon vuole partecipare alle attività di gruppoè irruente e poco ricercato dai compagnicompie gesti di aggressività verso i compagni perché si sente rifiutato

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Compromissione FunzionaleL’ADHD è un disturbo neurobiologico diagnosticabile che, se non viene correttamente

trattato, può incidere pesantemente su tutti gli aspetti della vita dei bambini e delle loro famiglieCosa succede se l’ADHD non viene

diagnosticato e trattato?

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Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze a casa A casa l’impatto dell’ADHD si ripercuote su tutta la famigliaI genitori pensano di non esser capaci di svolgere il loro compito in quanto il loro figlio non rispetta le regole familiari e non si comporta in maniera adeguata

Fratelli e/o sorelle del bambino/adolescente con ADHD soffrono per il comportamento dirompente e spesso vengono trascurati dai genitori

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Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze in situazioni socialiI bambini e gli adolescenti con ADHD :Vengono costantemente ripresi e/o puniti per i loro comportamenti Possono avere difficoltà a legare con i coetanei

Tendono ad essere distruttivi o aggressivi Sono rifiutati dai compagni di gioco e dai coetanei Vengono così isolati e/o emarginatiL’intera famiglia soffre a causa del disturbo del figlio perché non più coinvolta nelle attività sociali con amici e parenti

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ADHD E BULLISMOI ragazzi con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività hanno possibilità10 volte maggiore degli altri di diventare vittima4 volte maggiore degli altri di diventare bullo

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Problemi relazionali (comunicazione)Il linguaggio metaforico e simbolico è carente:questo ostacola il bambino e il ragazzo adhd nella comprensione del linguaggio furbesco e pieno di doppi sensi dei coetani dalle elementari in poiLo esclude dalle logiche “gruppali” e gli fa preferire amicizie “a due”

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L’inattenzione e le difficoltà esecutive (organizzazione, programmazione, ecc.) persistonoCrescendo…….(Achembach, 1995; Hart, 1995)

Iperattività ed impulsività motoria si riducono

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ADOLESCENTI (11-17 anni)Riduzione dell'iperattività motoria – resta comunque l’irrequietezza

Tendenza all’infantilismo con difficoltà nella pianificazione e organizzazione: questo ostacola la conquista dell’indipendenza.Persistono la disattenzione, l’impulsività, e l’affaticamento per compiti lunghi, difficili, noiosi. La memoria a breve termine continua ad essere limitataRinviano all’infinito un lavoro non piacevole per svolgerlo infine sotto pressioneSe hanno raggiunto la scuola superiore spesso l’abbandonano

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