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Il moscato e il vino nella storia di - PowerPoint Presentation

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Il moscato e il vino nella storia di - PPT Presentation

Momiano Era terziaria 6518 milioni di anni fa ca piante riferibili al genere botanico vitis antenata dell odierna vitis europea ID: 755570

del vino nel vini vino del vini nel vitis della anni moscato vite momiano nelle alla rota sec nella

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Presentation Transcript

Slide1

Il moscato e il vino nella storia di MomianoSlide2

Era terziaria (65-1,8 milioni di anni fa ca.): piante riferibili al genere botanico „vitis” antenata

dell

’odierna „vitis europea”:„Vitis sezannensis Saporta”, „Vitis teutonica Braun”, „Vitis deutaillyii Munier”, „Vitis britannica Heer”, „Vitis arctica Heer”, „Vitis braunii Ludwig”, ecc.Fine Miocene (23-5,3 milioni di anni fa ca.) – Pliocene (5,3-1,8 milioni di anni fa ca.): „Vitis praevinifera Saporta”, „Vitis subintegra Saporta”, ecc.Era quaternaria ( 1,8 milioni d’anni fa ca.): „Vitis vinifera L”

La

vite

nelle

ere

geologiche

,

nella

preistoria

e

nelle

civilt

à

preromaneSlide3

Tendenza a far risalire le origini della viticoltura nel Mesolitico (10-8000 anni fa ca.)Testimonianze

certe

nel Neolitico (8-6000 anni fa ca.)PreistoriaSlide4

La vite nelle ere geologiche, nella preistoria e nelle civiltà preromanePopoli

che coltivavano la vite: Sumeri, Assiri, Babilonesi, Egiziani (il geroglifico indicante il vino „arp” è stato identificato da Jean François Champoillion nel 1822), Cartaginesi, Fenici, Ebrei, Greci, Romani, Etruschi.Slide5

Dal III millennio a. C. : il consumo del vino e la coltivazione

della vite generalizzati nel Mediterraneo.Italia, età del ferro (fine II – I millennio): „Vitis vinifera subap. Sativa”, „Vitis vinifera silvestris” (uva zampina o lambrusca).Diffusione della Vitis vinifera.Slide6

Diffusione del vino in Età

anticaSlide7

Decadenza dell’agricoltura, a seguito delle invasioni barbaricheAbbandono delle campagne e

della

viticolturaIl vino nel Medio evoSlide8

Diffusione del vino nel Medio evoSlide9

Teodorico: acinatico veronese (antenato dei vini Valpolicella)Basso Medio evo (XI-XV sec.): Malvasia, Vernaccia, Trebbiano, Greco, Ribolla

,

ecc.Vite e vino nel Medio evoSlide10

XIV – XV sec.: espansione dell’Impero turco nel Mediterraneo orientale, spostamento della fonte di

rifornimento di vini dolci ed alcolici nella penisola IbericaXV – XVI sec.: Venezia il maggior mercato di vini nel MediterraneoVite e vino tra Medio evo ed Età modernaSlide11

Vite e vino nell’et 

1498: Colombo porta

alla regina Isabella il prodotto delle viti indigene cubane1420: coltivazione del vino nelle Canarie1494: Caraibi (Haiti)1524: Messico1655: Capo di Buona Speranza.Slide12

Vite e vino nell’età contemporaneaSeconda metà

del

XIX sec.: oidio („Oidium tuckeri”, crittogama della vite, Londra 1845), fillossera („fillossera vastatrix”, 1868, Francia meridionale), Peronospora („Plasmopara viticola”, 1878)Profonde trasformazioni vitivinicole.Slide13

Introdotti dai Greci in epoca preromanaSviluppo in epoca romana (villae rusticae

dedicate alla lavorazione ed alla conservazione dei vini)Histri: conservazione del vino in botti lignee.Malvasia (gr. „Monem vasia”, nome del porto dove veniva caricata),Vino di Pucinum: noto in epoca romana (l’imperatrice Livia lo consumò fino a gli 82 anni), secondo alcuni lo si faceva dal TerranoPlinio: XIV volume dell’”Historia mundi”: elenca

91 sorte d’uva ma non il Terrano.Terrano: ca. 1390

citato

tra le

regalie

del

Comune

di

U

dine

agli

ospiti

d’

onore

: „

Venti

ingastatorie

(

bottiglie

vitree

o

ceramiche) di terraino agli ambasciatori dell’Imperatore”Cronisti tedeschi: vini dei dintorni di Trieste (Rainfeld – Ribolla, Terant, Malvasia).Terrano: lat. „Tres” (tre), „Terra” (odore di terra)Refosco: long. „riffi” (forte, vigoroso) e „krapfo” (pampino tridentato).932: trattato tra Venezia e Capodistria: difesa della città dalle incursioni Narentane, in cambio di 100 capaci anfore (1 amfora = 56 lit.) d’olio d’oliva e di vino.Particolari zone vinicole: Capodistria, Isola, Portole, Momiano e Montona.

Vite e vino

nella

storia

dell

Istria

e

di

MomianoSlide14

Negra: Refosco, Trebbiano, Chervatizza CividinBianca: Prosecco, Ribolla, Malvasia, Moscato (secco e dolce

Tipi

di uva e di vinoSlide15

Vigne basse: folte e con filari fitti.Vigne alte( o „ a piantade”, XVI sec.): filari alti e

distanziati

, coltura promiscua.Vigne basse-uve bianche: Pelosa, Pirella.Vigne alte – uve nere: Refosco (Terrano grande), Chervatizza rossa, -uve bianche : Malvasia. Tipi di VigneSlide16

XV-XVI sec: guerre, epidemie, spopolamenti, devastazioni, abbandono dei campiColonizzazione, ripopolamentoStabilizzazione

nelle campagne e ripresa produttiva (ostacolata qua e la da carestie e scombussolamenti climatici)La viticoltura in Età modernaSlide17

Oidio (1852): Bartolomeo Biasoletto – „Oidium lind”: una sorta di muffa appartenente alla famiglia dei mucchini (Lussini, Matterada).

Fillossera

(1872): collina di Casanova presso Isola, Cortina, nella Valle grande di Sicciole (1874).Peronospora: seconda metà degli anni Settanta (vigneto della Stazione enologica e pomologica provinciale), molto diffusa negli anni 1880 – 85.Le epidemie

agrarie della seconda metà

dell

OttocentoSlide18

Coltivazione della terra e produzione agraria a Momiano frumento, granoturco

,

segalla, avena, orzo, 100 di sorgo rosso. Patate , ortaggi, frutta. Vini, olio d’oliva,Prodotti caserecci: latte, formaggio, ricotta, carni suine, di vitello, d'agnello e carni bianche. Slide19

Coltivazione della terra e produzione agraria

Coltivazioni

promiscue: arativi olivati, arativi vitati, arativi vitati olivati,arativi semplici.Vigneuliveti semplici,orti „Capitolare di Momiano del 1521”: nelle proprietà del Castello si produceva grano, avena, vino, olio d'oliva. In coltivazione pure24 noci e 247 castagni.Slide20

Il MOSCATO DI MOMIANO1200(?): ipotesi non documentata Giacomo Filippo Tommasini, „Commentari

storico geografici della provincia dell'Istria“ A Momiano si fa coppia di vini, e buonissimi; il simile a Grisignana, Piemonte, Montona”.Catasto Franceschino: vini bianchi e vini neriC. De Franceschi: „Descrizione del Margraviato d’Istria”, lo cita nel 1879E. Neami

(E. Marin) -„Profilo storico di Momiano d’Istria, del

suo

Castello

e

del

suo

territorio

: „

Frutto

di

quella

terra

sapientemente

lavorata

con

metodi

trasmessi

da

generazione in generazione (anterori all’epoca, primi anni del ‘Seicento, in cui i conti Rota introdussero, fra i primi in Istria, le vigne „a piantade”), il moscato era ed è un magnifico vino di tipo liquoroso,…”Presente sulle tavole imperiali asburgiche e nobiliari veneziane ed europee.Slide21

“Prima esposizione provinciale istriana”, Capodistria 1910:cerealicoltura - Valentino Piccoli e Giovanni

Sfecic

Vini da pasto bianchi, rossi e rosati - Stefano Zanier ed il conte Adriano Rota, Vini da mezzo taglio bianchi e rossi (Terrano, Borgogna, Chervatizza, ecc. ) - Antonio Flego, Giovanni Scaramella, Giovanni Sfecich ed il conte Angelo Rota, Vini dolci - Antonio Flego, Antonio Gottardis, il conte Adriano Rota e Valentino Piccoli,vini vermouth e liquori -Valentino Piccoli, Olio d’oliva - conte Adriano Rota,Frutta e ortaggi freschi e conservati – Antonio Flego, Andriano Rota, Giovanni Scaramella, Angelo Rota e Giovanni Sfecich. Nel 1928, in occasione del matrimonio tra il principe Umberto di Savoia con la principessa

Maria Josè del Belgio, fra gli altri

vini

istriani

inviati

in

regalo

per

la

cerimonia

,

venne

scelto

il

moscato

momianese

prodotto

da

Mariano

Gottardis

.Nel 1929 il moscato di Aldo Gianolla fu premiato con la medaglia d’oro alla mostra enologica di Parenzo.1933: „Vini d’Italia”. Il moscato momianese è citato nel catalogo, ma non è presente alla mostra enologica di Siena1935: Esposizione universale di Bruxelles: „Diploma d’onore” alla Cantina dell’Istituto agrario parentino, assieme al moscato rosa parentino.Vini d’Italia: cita il moscato di MomianoPresente al Circolo della stampa di Roma ed al Vaticano.IL MOSCATO DI MOMIANO