LA PROTEZIONE DEI FILM DI PITTURA CONTRO LA CRESCITA DI MICRORGANISMI Passato Presente Futuro Daniel Blanco IL PASSATO Fino alla metà del XX secolo questo ID: 759886
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working for a sustainable life
LA PROTEZIONE DEI FILM DI
PITTURA CONTRO LA CRESCITA
DI MICRORGANISMI
Passato Presente Futuro Daniel Blanco
Slide2IL PASSATO
Fino
alla
metà
del XX
secolo
questo
problema non
esisteva
.
Le
Vernici
ed
i
Rivestimenti
erano
fundamentalmente a base solvente.
Il
legante
utilizzato
era una resina
disciolta
in un solvente.
I
solventi
non
facilitano
la
crescita
dei
microrganismi
.
Conclusione
: le
pitture
a solvente non si
vengono
colonizzate
dai
microrganismi
e
pertanto
non
necessitavano
di
protezione
ne
in
barattolo
ne
in
parete
.
Slide3L’INIZIO DEL PROBLEMA
Dalla
seconda
metà
del XX
secolo
si
incomincia
ad
utilizzare
pitture
a base di
lattice
/emulsione.
Il
legante
in
questo
caso è una resina plástica
emulsionata
in un
veicolo
acquoso
se si
miscela
con
acqua
per la
produzione
della
pittura
.
L’apparizione
dell’acqua
come diluente e la
presenza
di
materiale
organico
nella
resina,
rappresentano
la
combinazione
ideale
per la
crescita
e la
proliferazione
dei
microrganismi
.
Si
presentano
due
nuovi
problema: inicialmente viene
richiesta
solo la
conservazione
della
pittura
in
barattolo
, in un
secondo
tempo la
richiesta
si
estende
alla
conservazione
delle
pitture
applicate
.
Per
risolvere
il
problema
della
conservazione
, si considera
soprattutto
l’efficacia
rispetto
a
tutti
gli
altri
fattori
, si
tratta
quindi
di evitare la
crescita
di
microrganismi
nelle
latte
di
pittura
confezionata
e
nulla
più
.
Slide4I PRIMI TRATTAMENTI
Si
utilizzano
prodotti
di gran eficacia
il
che significa
spesso
l’impiego
di
composti
di
elevata
tossicità
anche per le persone.
Inizialmente
, si considera solo la problemática
della
conservazione
della
pittura
in fase liquida.
Le
soluzioni
adottate
possono
essere
riassunte
nelle
3
seguenti
tipologie
:
Formalina: poco
utilizata
nelle
pitture
Composti
Fenolici
: problema di
solubilità
, eficacia in
veicolo
acido,
possibilità
di generare
colorazioni
,
utilizzo
marginale
.
Composti
Organo-metallici
: è
l’opzione
preferita
e
tra
questi
il
PMA
PMA=Acetato di
Fenil
-Mercurio è
senza
dubbio
l’opzione
preferita
Le
ragioni
dell’uso
del PMA
sono
il
suo
ampio
e completo
spettro
contro
tutti
i tipi di
microrganismi
,
ottima
attività
in pH alcalino,
inibisce
la
creazione
degli
enzimi
.
Per
controllare
la
crescita
di
funghi
e
alghe
basta 1ppm, per i
batteri
bastano
5-15ppm
Slide5ALTRE APPLICAZIONI
Col passare del tempo, sorgono nuove esigenze di conservazione
Un riepilogo dei prodotti più utilizzati nei diversi settori:
DETERGENZA: Formalina, come conservante da barattolo
LEGNO: fenoli clorurati (PCP), sali di Cu e altri metalli
PLASTICHE:
ftalimidi
come il captano e simili
COSMETICI: Parabeni
DISINFEZIONE: Fenolici
ANTIVEGETATIVO:
Derivati di ossido di
Tributille
stagno e sali di Piombo
PITTURE ANTICORROSIVE: sali di zinco e piombo
MASTICI SILICONICI:
Derivati di arsenico e fenolo OBPA
In sintesi, veniva valutata soprattutto l'efficacia, considerando appena la tossicità per le persone o il rischio ambientale
Slide6LE PRIME RESTRIZIONI
Circa 30 anni fa, l'uso di prodotti a base di mercurio ha cominciato ad essere penalizzato e bandito, a causa della loro
elevata tossicità
per le persone (assorbimento della pelle), dell'elevata
eco-tossicità
(1
ppb
inibisce la fotosintesi), del
bio
-accumulo
nelle specie acquatiche facenti parte della catena alimentare umana.
In pratica, si smette di usare la maggior parte dei prodotti sopra descritti
Aumenta l'uso di vernici a base
acquosaa
, specialmente nei decorativi come pitture murali e altri elementi di costruzione.
Appaiono gli
eterocicli
CMIT / MIT e BIT, viene ridotta la tossicità dei prodotti, se ne aumenta l’efficacia e si comincia a prendere in considerazione l'uso di prodotti non bioaccumulabili (distruzione facile e sicura dei principi attivi biocidi).
Si ottiene la totale eliminazione dell'uso di prodotti contenenti mercurio e altri principi attivi metallici e di elevata tossicità
Slide7LA NECESSITÀ DI PROTEZIONE DEI FILM DI PITTURA
Inizia ad essere considerata la protezione del film (la PMA aveva buona azione fungicida anche se non sufficientemente permanente, diminuisce l'interazione con i monomeri liberi, poca resistenza al dilavamento, possibilità di colorazioni).
Al diminuire della la tossicità dei principi attivi biocidi, diminuisce anche la percentuale di monomeri liberi nelle emulsioni usate come leganti,
aumenta il rischio
di colonizzazione dei film di pittura applicata.
È evidente la necessità
di proteggere i film di pittura
, in particolare quelle applicate
all’esterno
in quanto soggette a condizioni ambientali avverse (climi molto caldi, umidità elevata, luoghi con un regime di precipitazioni elevate ...)
Si iniziano a utilizzare
eterocicli
solubili come OIT, DCOIT e inizia anche l'uso di IPBC.
Per evitare tutti i possibili pericoli, vengono inseriti nelle formulazioni alghicidi specifici come
Diuron
,
Terbutrina
,
Cibutrina
; inoltre, per evitare ulteriori carenze, si fa anche ricorso alla combinazione di diversi principi attivi
Slide8FINE DEL XX SECOLO: L'IMPORTANZA DELL'ETICHETTATURA
Si prosegue con l'idea di ridurre la tossicità sia per gli esseri umani che per l'ambiente, questo implica il corretto
dosaggio e controllo
dei biocidi utilizzati; che altrimenti avrebbero dovuto essere etichettati con
pittogrammi e frasi di pericolo
, che l'industria delle vernici non accetta.
Per evitare etichette di pericolo, gli
eterocicli
devono essere utilizzati in
quantità inferiori
a quelle fin qui utilizzate. Anche la percentuale di monomeri liberi nelle emulsioni diminuisce (perdendo la possibile sinergia), quindi si perde un possibile effetto sinergico
con conseguente aumento del rischio
.
Nella conservazione dell’imballo, per compensare la diminuzione degli
eterocicli
(CMIT / MIT; BIT), inizialmente vengono usati
liberatori di formaldeide
come complementi diversi; questo caso è una opzione per utilizzare la Formaldeide come ingrediente attivo, riducendo al minimo i suoi inconvenienti tossicologici.
Inizialmente vengono utilizzati i liberatori più semplici, come i tipi O-Formoli, vengono gradualmente sostituiti dai tipi N-formoli che sono prodotti con un odore inferiore, in alcuni casi si utilizzano i C-
Metiloli
come il
Bronopol
.
Nella conservazione dei film, al fine di evitare etichettature che dovrebbero essere inserite se solo si usassero gli
eterocicli
(OIT, DCOIT), si iniziano ad usare prodotti con
diversi componenti
.
TRATTAMENTO DELLE VERNICI ALLA FINE DEL XX SECOLO
CONSERVAZIONE
IN BARATTOLO
Evitare etichette di pericolo. Nessun pittogramma Nessuna Frase RSistemi di conservazione utilizzati CMIT/MIT+ O- Formales BIT + O-FormalesECOLABEL Inizio timido del concetto.
PROTEZIONE
DEI FILM
L’uso comincia ad estendersi
Sistemi di conservazione utilizzati
OIT +
Carbendazima
+
Diuron
IPBC +
Carbendazima
+
Diuron
Evitare etichette di pericolo.
Slide10INIZIO DEL XXI SECOLO
Attuazione della
legislazione sui biocidi
.
Riclassificazione
dei rischi.
Iniziano ad essere considerati i
rischi per l'ambiente
, la normativa 2006/8 CE indica la necessità di indicare i valori di eco-tossicità, in particolare interessa le sostanze alghicide.
Prime linee guida per i prodotti con
ECOLABEL
(2009/543 CE e 2009/544 CE), ultimo aggiornamento UE 2016/397.
Avvio del regolamento e applicazione del
CLP
01/06/2015.
Comincia l’utilizzo delle etichette di avvertenza
EUH
(EU 286/2015), interessa i prodotti irritanti.
Riclassificazione della Formaldeide
, etichetta di pericolo H350 > 0,1%, inizialmente a partire
dal 04/01/2015, poi posticipata all'01/01/2016.
Inizia la tendenza ad
evitare
di lavorare e manipolare
prodotti CMR
.
A partire dal 2016, le miscele di
eterocicli
CMIT / MIT + EDDM (
EGbHF
) vengono classificate come prodotti CMR
Inizia l'uso di
protettori di film micro-incapsulati
Slide11TRATTAMENTI ATTUALI
CONSERVAZIONE IN BARATTOLO
Cambio del tipo de liberatore da O-Formol a N-Formol
EDDM → TMADEvitare prodotti CMRReclasificazione della MIT, si torna al sistema CMIT/MITComincia ad essere respinto l’uso dei Liberatori di FormaldeideConsapevolezza della natura preventiva del biocidaSi apprezza il concetto di disinfezione Protocolli di manutenzione di impianti e attrezzature.
PROTEZIONE
DEI FILM
Si comincia a considerare
l’impatto ambientale
Concetto de
Eco-tossicità
Reclasificazione dei fungicidi attivi, molti attivi sono
CMR
Si comincia ad abbandonare l’uso della Carbendazima
Piritionato di Zinco
come alternativa alla Carbendazima
Si comincia anche a discutere del
Diuron
Inizia l'uso di attivi
microincapsulati
Slide1212
BIOCIDI INCAPSULATI I: FUNGIPOL CP
FUNGIPOL CP
é una nuova gamma di protettivi micro incapsulati per film.
FUNGIPOL CP
svolge un'ottima azione preventiva contro lo sviluppo di funghi ed alghe che deturpano e deteriorano gli strati di vernice e vernici all'acqua.FUNGIPOL CP può essere utilizzato in qualsiasi tipo di vernice o rivestimento all’acqua quali pitture per interni, pitture per esterni, rivestimenti per legno, adesivi, sigillanti.
Slide1313
BIOCIDI INCAPSULATI II: VANTAGGI
I principali vantaggi della gamma FUNGIPOL CP sono:
Minore
tossicità Maggior sicurezza sul posto di lavoro Minore impatto ambientale Milgliore biodegradabilitàMaggiore durata Dovuta alla graduale liberazione dei biocidi Migliore resistenza al dilavamentoMeno inquinante Sono più ecologici in quanto si utilizza minor quantità di principio attivo
Grazie alle caratteristiche del FUNGIPOL CP si ottiene:
Maggior resistenza al
dilavamento
Maggior
resistenza
all’alcalinità
Maggior resistenza
alla
Temperatura
Migliore
stabilità
alle
radiazioni
UV
Non causano ingiallimenti o
colorazioni
indesiderate
Miglior etichettatura
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BIOCIDI INCAPSULATI III: PRODOTTI
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