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Lingua e cultura Corso di Apprendimento linguistico - PPT Presentation

Dott Vittoria Boccia vbocciauniorit vittoriabocciagmailcom La lingua e la cultura Quello che comunichiamo è rappresentazione mentale della realtà la cultura e la lingua aiutano a stabilire ID: 797577

che lingua una cultura lingua che cultura una hofstede del modello della con cui pensiero yucatec dei inglese

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Presentation Transcript

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Lingua e cultura

Corso di Apprendimento linguistico

Dott. Vittoria Boccia –

vboccia@unior.it

vittoria.boccia@gmail.com

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La lingua e la culturaQuello che comunichiamo è rappresentazione mentale della realtà

 la cultura e la lingua aiutano a stabilire relazioni simboliche tra persone, collettività, situazioni…

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La culturaInsieme di conoscenze, credenze, arte, morale, diritto, costume (

Tylor)Qualcosa che esiste come habitus (Bourdieu)

Processo comunicativo in cui i soggetti

agiscono

un

testo

fatto di simboli e significati (

Geertz

)

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Cultura – campi di interesseComparazione (interculturale)

Orientamenti generali (differenze tra culture)Geert

Hofstede

(2001)

Per fare ciò usiamo un Modello

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Modello di Hofstede

Tenta di operazionalizzare contrastivamente alcune dimensioni culturali che si prestano bene ad un confronto con alcuni tratti pragmatici della lingua.

La cultura per

Hofstede

è la

programmazione collettiva della mente

.

Mente sta per:

- testa che pensa

- cuore che sente - mani che agiscono

Alle quali conseguono

credenze, sentimenti, abilità

.

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Modello di Hofstede

La cultura non è osservabile direttamente. Osserviamo le sue manifestazioni, i comportamenti, le pratiche di vita.Come una cipolla:

I valori hanno carattere polare (positivo vs negativo, logico vs paradossale,

ecc

)

‘possedere denaro’ (direzione e intensità variabili)

Sistemi di valori (non sempre armonici): possono creare conflitti ideologici (‘libertà’, ‘eguaglianza’)

Valori desiderati (effettivi) e desiderabili (si dovrebbero volere)

I valori sono osservabili quando diventano

pratiche

.

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Modello di Hofstede

Rituali: attività collettive, ritenute socialmente necessarie per legare l’individuo alla collettività. (cerimonie religiose, saluti)

Eroi: personaggi che offrono modelli di comportamento. (Madre Teresa, Spiderman,

Bebe

Vio

)

Simboli: parole, gesti, oggetti riconosciuti da chi condivide la cultura. (slogan, marchi di moda, coca cola)

Tutto ciò costituisce la cultura e quindi il programma collettivo della mente.

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Modello di Hofstede

Elementi di stabilizzazione della cultura: - le istituzioni  la famiglia, i sistemi educativi, la religione, i sistemi politici, la legislazione

le forze esterne possono influire sui cambiamenti delle istituzioni

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Modello di Hofstede

Esempio

Monarchia

 Fascismo  Repubblica  cambiamenti istituzionali

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Modello di Hofstede

Esempio di operazionalizzazione:Hofstede paragona tra loro i diversi modi di pensare, sentire e agire di 50 paesi

Individua 5 dimensioni

A queste dimensioni corrispondono i maggiori problemi che le società affrontano:

Distanza dal potere (grado di diseguaglianza con cui funziona una

società,

Orwell)

Evitamento dell’incertezza (grado di controllo di una società, dovremmo provare a controllare il futuro?)

Individualismo (contro il collettivismo)

Maschilità (distribuzione tra i due generi)

Orientamento temporale (dilazione dei bisogni, e legame con le tradizioni)

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Modello di Hofstede

Sulla base dei dati rilevati, i paesi considerati vengono raggruppati in aree culturali affiniAlcuni risultati: la dimensione individualismo-collettivismoStati Uniti

 91, indice più alto di individualismo

Australia  90

Italia  76

Ecuador  8

Guatemala  6, indice più basso

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Modello di Hofstede

Alcune caratteristiche delle culture più individualiste:Personalità: esprimere la felicità piuttosto che la tristezzaFamiglia: si cerca la privacy piuttosto che la compagnia

Scuola: incoraggiata l’iniziativa individuale; imparare a imparare piuttosto che imparare a fare

In generale: attrazione per il divertimento piuttosto che i senso del dovere, senso di colpa e non senso di vergogna

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Modello di Hofstede - Italia

Distanza dal potere: 50. Il Nord Italia preferisce l’uguaglianza, i giovani preferiscono il lavoro di squadra, meno controllo. Evitamento dell’incertezza: 30. Tendenza al cinismo e al pessimismo. Individualismo: 76. Cultura orientata all’individualismo. Per gli italiani è importante avere obiettivi personali da raggiungere. Nel Sud la situazione è leggermente diversa (pranzi domenicali in famiglia).

Maschilità: 70. L’Italia è una società maschile altamente orientata al successo.

Orientamento temporale: 61. La cultura italiana è pragmatica. Gli italiani hanno una capacità di adattare facilmente le tradizioni alle mutate condizioni

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OstacoliEtnocentrismo

PregiudizioStereotipo

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La lingua

La lingua è il simbolo più potente tra le manifestazioni della cultura.Composta da: - forme: com’è fatta. Suoni, parole, strutture grammaticali. - funzioni: che cosa fa. Diverse classificazioni.

La lingua serve per:

Rappresentare la realtà

Comunicare

Esprimere emozioni, sentimenti, ecc.

Contatto

Azioni

Identità

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La lingua

Funzione referenziale: rappresentiamo nella mente, classifichiamo, concettualizziamo la realtà. Le parole sono il contenuto del nostro messaggio (referente-entità extralinguistiche).Funzione comunicativa: trasmettiamo ad altri il referente, il contenuto informativo del messaggio. Secondo Wittgenstein queste due funzioni sono inscindibili.

Funzione espressiva

(o emotiva): la lingua viene usata per manifestare emozioni, sentimenti, passioni, atteggiamenti. Scongiuri, esclamazioni, prosodia.

Mamma mia!

Funzione

fàtica

: la lingua viene usata per esprimere le relazioni sociali. Convenevoli (saluti, ringraziamenti, commenti sul tempo, complimenti stereotipati).

Funzione performativa

: tentiamo di esercitare linguisticamente il nostro controllo sulla realtà. Formule dei riti religiosi.

Questo è il mio corpo…

Formule dei riti laici.

In nome del Magnifico Rettore La dichiariamo dottore in…

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La linguaEspressione dell’identità:

Provenienza regionale  mejo

vs meglio

Appartenenza etnica

Status sociale

La lingua funziona come mezzo per rappresentare, comunicare, esprimere, contattare, agire e identificare.

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Lingua e pensieroUniversalismo: di stampo illuminista (da Platone a Chomsky e Piaget). Per dote innata ragioniamo tutti allo stesso modo. Il pensiero informa la lingua.

Relativismo: di stampo romantico (da Locke a Sapir e Whorf

). Sostiene invece che la conoscenza viene acquisita con l’esperienza. «Il mondo reale è costruito sulle abitudini linguistiche del gruppo» (

Sapir

, 1949)

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Lingua e pensiero

Ipotesi Sapir-Whorf:La lingua è uno strumento di categorizzazione della realtà che orienta l’esperienza e la percezione in un determinato modo. Il nostro sistema cognitivo è influenzato dallo specifico contesto linguistico e culturale cui si appartiene: il legame con la lingua e la cultura è talmente stretto che ci rende impossibile concepire un modo diverso di pensare la realtà se non nel connubio lingua/cultura.

Secondo questo ragionamento, a ogni lingua corrisponde una particolare visione del mondo, quindi una diversa interpretazione degli stessi fenomeni fisici.

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Lingua e pensieroQueste due posizioni sono incapaci di spiegare le differenze culturali e gli universali condivisi.

Oggi prevale una versione debole del relativismo: sostiene che solo alcune categorie mentali più generali e astratte sono innate, ma la forma effettiva con cui vengono realizzate è il risultato dell’esperienza.Come e quanto le lingue possono influire sul pensiero?

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Lingua e pensiero

In hopi, una lingua amerindiana  masa’ytaka

indica qualsiasi cosa che vola eccetto l’uccello, includendo i nostri significati di insetto, aeroplano, pilota, aquilone.

In

pintupi

, una lingua aborigena dell’Australia  la nostra parola

buco

ha 10 diverse accezioni (

yarla

=buco in un oggetto,

pirti

=buco nel terreno,

kartalpa

=buco piccolo nel terreno

, ecc.)

In

bislama

, una delle tre lingue ufficiali di Vanuatu  ha sei

morfologizzazioni del nostro unico

noi (mitufala=noi due senza di te, mitrifala

=noi tre senza di te, ecc.).Stop inglese  in italiano

fermati/fermatevi, fermati/si fermi, fermatevi/si fermino, fermarsi.

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Lingua e pensiero

Studio Lucy (1992): Analizza contrastivamente la categoria grammaticale del numero nominale in inglese e in yucatec maya. Queste lingue codificano diversamente il numero dei nomi.

Sia l’inglese sia lo

yucatec

marcano il plurale del nome, ma con diversa distribuzione della flessione.

Inglese: contrasta da una parte i nomi contabili (

man, book

) pluralizzabili (

men, books

); dall’altra i nomi di massa (sugar,

rice

) non pluralizzabili.

Yucatec

:

pluralizzazione

facoltativa e applicabile su nomi che denotano esseri animati

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Lingua e pensiero

Ipotesi di ripercussioni sul funzionamento cognitivo abituale dei parlanti le due lingue: chi parla yucatec dovrebbe notare il numero degli oggetti più raramente di chi parla inglese

Nel ricordare, classificare, i parlanti

yucatec

si mostrano sensibili al numero solo degli esseri animati

I parlanti inglesi si rivelano sensibili al numero sia degli esseri animati sia degli oggetti ma non delle sostanze

Lo

yucatec

favorisce una classificazione degli oggetti secondo la materia, l’inglese secondo la forma

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Lingua e pensiero

Possiamo affermare cheLa lingua influenza il modo con cui percepiamo, categorizziamo e ricordiamo

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Lingua e identità

Crystal (1997) distingue 8 principali tipi di identità:Fisica  tipo fisico a cui apparteniamo, le condizioni fisiche in cui ci troviamo.

Psicologica  tratti della personalità (nel mondo occidentale gli uomini parlano diversamente dalle donne).

Geografica  il luogo da cui proveniamo (la lingua rivela molto

[

al’tsare

] vs [

al’dzare

], sfiga vs

jella

).

Etnica  fedeltà al gruppo ancestrale cui apparteniamo

Nazionale  diversamente interpretabile (Regno Unito)

Sociale  gruppi sociali stratificati (casta, classe socioeconomica)

Contestuale  contesto della situazione (con un collega parliamo diversamente in riunione, al bar, per telefono)

Stilistica  ognuno ha un proprio stile

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Lingua e identitàDue tipi basilari:

Individuale  idiosincratica dell’individuoCollettiva

 condivisa da un gruppo di individui

Tutta l’identità è sempre culturale!

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