Einaudi Torino 2005 2 1 Vita Platone Filebo Aristotele Etica Nicomachea La modernità è segnata dallingresso della zoè nella sfera politica Politicizzazione della nuda vita ID: 814895
Download The PPT/PDF document "G. Agamben Homo sacer . Il potere sovra..." is the property of its rightful owner. Permission is granted to download and print the materials on this web site for personal, non-commercial use only, and to display it on your personal computer provided you do not modify the materials and that you retain all copyright notices contained in the materials. By downloading content from our website, you accept the terms of this agreement.
Slide1
G. Agamben
Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, Einaudi, Torino 20052.
1
Slide2Vita
Platone, FileboAristotele, Etica Nicomachea
La modernità è segnata dall’ingresso della
zoè
nella sfera politica. Politicizzazione della nuda vita!
2
Slide3La vita uccidibile e insacrificabile
È la protagonista del libro di Agamben
3
Slide4Prima parte. La logica della sovranità
La sovranità è in se stessa paradossale: garante del sistema, ma al disopra del sistema.
La sovranità è analoga alla nuda vita, perché anch’essa è un’eccezione.La dinamica è quella di atto-potenza:Cf Metafisica 1050b, 10: «Ciò che è potente può sia essere che non essere. Perché lo stesso è potente tanto di essere che di non essere
».
P
otenza
e atto
sono i due aspetti del processo di autofondazione sovrana dell’essere.
4
Slide5Seconda parte. Homo
sacerSesto Pomepo Festo (III sec. d
.C.), Significato delle parole, voce ‘sacer mons’:“uomo sacro è, però, colui che il popolo ha giudicato per un delitto; e non è lecito sacrificarlo, ma chi lo uccide, non sarà condannato per omicidio”.
5
Slide6Homo sacer
È insacrificabile.È uccidibile.
È al di fuori sia del diritto divino che del diritto civile.Per il suo carattere di eccezionalità, la vita sacra è analoga alla sovranità:“sovrana è la sfera in cui si può uccidere senza commettere omicidio e senza celebrare un sacrificio; e sacra, cioè uccidibile e
insacrificabile
, è la vita che è stata catturata in questa sfera”.
6
Slide7Vita sacra
Indica la soggezione della vita a un potere di morte.La vita sacra in origine non ha a che fare con la sfera religiosa, ma con la vita politica.Ma solo un’autorità sovrana, che è anch’essa un’eccezione, può collocare la vita in una sfera d’eccezione.
7
Slide8Potere di vita e di morte…
È proprio del sovrano.
Prolungamento del diritto di vita e di morte che il
pater
familias
ha sui figli maschi:
vitae
necisque
potestas
.
Vita sacra: vita esposta alla possibilità di morte.
Il potere sovrano si
costituisce nel
momento in cui la politica assume dentro di sé la vita sacra, cioè l’
uccidibilità
della vita.
8
Slide9Terza parte.
Il campo come paradigma biopolitico del moderno.Il
campo è il paradigma biopolitico del moderno.
9
Slide10Il caso dei rifugiati
«Se i rifugiati rappresentano, nell’ordinamento dello Stato-nazione moderno, un elemento così inquietante, è innanzitutto perché, spezzando la continuità fra
uomo e cittadino, fra natività e nazionalità, essi mettono in crisi la finzione originaria della sovranità moderna. Esibendo alla luce lo scarto fra nascita e nazione, il rifugiato fa apparire per un attimo sulla scena politica quella nuda vita che ne costituisce il segreto presupposto. In questo senso, egli è veramente, come suggerisce H. Arendt, “l’uomo dei diritti”, la sua prima e unica apparizione reale al di fuori della maschera del cittadino che costantemente lo ricopre. Ma, proprio per questo, la sua figura è così
difficile da definire politicamente
».
10
Slide11Il campo di concentramento nazista
La vita uccidibile senza commettere omicidio.Programma Grafeneck per l’eliminazione dei malati mentali: eliminare la vita indegna di essere vissuta.
Homines sacri come Versuchepersonen: le cavie umane.Cf condannati a morte utilizzati per misurare la resistenza all’acqua gelida.
11
Slide12Quando ci troviamo in presenza di un campo:
«Se questo è vero, se l’essenza del campo consiste nella materializzazione dello stato di eccezione e nella conseguente creazione di uno spazio in cui la nuda vita e la norma entrano in una soglia di indistinzione, dovremo ammettere – conclude Agamben - , allora, che
ci troviamo virtualmente in presenza di un campo ogni volta che viene creata una tale struttura, indipendentemente dall’entità dei crimini che vi sono commessi e qualunque ne siano le denominazioni e la specifica topografia. Sarà un campo tanto lo stadio di Bari in cui nel 1991 la polizia italiana ammassò provvisoriamente gli immigrati clandestini albanesi prima di rispedirli nel loro paese, che il velodromo d’inverno in cui le autorità di Vichy raccolsero gli ebrei prima di consegnarli ai tedeschi».12
Slide13il campo e non la città è oggi il paradigma
biopolitico dell’Occidente.Conclusione
13