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INCONTRIAMO GESÙ «Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire» INCONTRIAMO GESÙ «Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire»

INCONTRIAMO GESÙ «Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire» - PowerPoint Presentation

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INCONTRIAMO GESÙ «Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire» - PPT Presentation

Francesco Udienza ai catechisti nellanno della fede 27 settembre 2013 1 1970 Documento di Base Il Rinnovamento della catechesi 2014 Incontriamo Gesù Orientamenti per lannuncio e la catechesi in Italia ID: 810309

della che con catechista che della catechista con una del vangelo dell

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Presentation Transcript

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INCONTRIAMO GESÙ

«Per rimanere con Dio bisogna saper uscire, non aver paura di uscire»

(Francesco, Udienza ai catechisti nell’anno della fede, 27 settembre 2013)

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1970 = Documento di Base “

Il Rinnovamento della catechesi”

2014 = Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia

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Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia

Introduzione Perché i nuovi Orientamenti?

Cap. 1 Abitare con speranza il nostro tempoCap. 2 Annunciare il Vangelo di GesùCap. 3 Iniziare, accompagnare e sostenere l’esperienza della fedeCap. 4 Testimoniare e narrareConclusione Un cammino che continua

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Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia

I capitoli di questo testo sono accompagnati da una lectio

dei primi due capitoli della Prima Lettera ai Tessalonicesi. Ciò ha un duplice fine: 1) teologico = mostrare come una riflessione sull’annuncio e sulla catechesi, nel più ampio orizzonte dell’evangelizzazione, non possa in alcun modo allontanarsi dalla Scrittura 2) ecclesiale

= mostrare quanto l’evangelizzazione sia strettamente connessa con l’identità della Chiesa

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Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia

I nuovi Orientamenti confermano, arricchiscono ed orientano il cammino, nella prospettiva di

un impegno che sia missionario ed evangelizzatore: non una comunità in ansia per il numero dei partecipanti, ma una comunità impegnata a suscitare vite cristiane, uomini e donne che assumano la fede come unico orizzonte di senso

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Una “nuova evangelizzazione”

Oggi, siamo invitati a riconoscere il bene presente nei nuovi scenari che ci si presentano dinanzi e ad individuare i luoghi a partire dai quali dare rinnovata vitalità al nostro impegno missionario ed evangelizzatore

La nuova evangelizzazione risuona così come possibilità per la Chiesa di abitare il clima culturale odierno in modo propositivo6

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Una “nuova evangelizzazione”

Dinamismo dell’evangelizzazione una Chiesa missionaria “in uscita”, proprio come il Figlio di Dio è “uscito

” dalla sua condizione divina per venire incontro a tutti noi 7

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Mete ed obiettivi dell’evangelizzazione

Far sorgere e vivere comunità cristiane che facciano del loro incontro e della loro esperienza con il Dio trinitario il centro del proprio esistere«Pensare secondo Cristo e pensare Cristo attraverso tutte le cose» (San Massimo il Confessore)

Condurre a formare una fede vissuta, conforme al modo di pensare e di agire di Gesù, una fede che sia insieme un “sápere “ed un “sapére” (un gustare e un comprendere, un sentire ed un intendere)

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Sostenere ed incrementare le “buone pratiche” di evangelizzazione e di catechesi nelle diocesi e nelle parrocchie non è primariamente un’operazione di natura organizzativa… …è servizio al Vangelo!

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Discernere insieme i bisogni catechistici

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Ufficio

Catechistico

DiocesanoUn centro propulsore dell’evangelizzazione e della catechesi al servizio del vescovo e della chiesa locale

Promuovere e formare i catechisti e gli evangelizzatori, sostenendo in spirito di sussidiarietà le varie iniziative a livello diocesano, vicariale e parrocchiale

Segnalare alle parrocchie e ai catechisti gli strumenti necessari per il lavoro catechistico

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Ufficio

Catechistico

Nazionale All’interno dell’UCN esistono 3 settori specifici:

a) catecumenato

degli adulti

non battezzati

1)

Servizio per il Catecumenato

:

b) completamento

dell’iniziazione

cristiana

2)

Catechesi alle Persone Disabili

3)

Apostolato Biblico

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Chi è il catechista oggi?

È un credente che riceve dalla comunità ecclesiale il mandato di proporre, a persone credenti e non credenti e a battezzati bisognosi di essere rievangelizzati, il nucleo centrale della fede cristiana, Gesù Cristo Signore morto e risorto, in vista della conversione a Lui

È uno “strumento” che Dio adopera per parlare con parole di uomo a coloro che lo cercano14

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Atteggiamenti di fondo del catechista

Egli percepisce il Vangelo come un tesoro grandioso che ha avuto la sorte di incontrare immeritatamente e che non può tenere solo per sé, ma deve condividere con gli altri

Possiede uno sguardo positivo sull’uomo e sul mondo: in essi sa scoprire i “semina Verbi”Accosta le persone alla Parola di Dio scritta: il catechista deve mettere la Parola di Dio al centro della sua azione evangelizzatrice (vero è che non bisogna aver fretta di mettere nelle mani di queste persone il Vangelo, ma è altrettanto vero che non bisogna neppure aver paura di farlo)

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Identità del catechista

I catechisti non si dispongono da soli al servizio del Vangelo, ma rispondono liberamente ad una vocazione

Anche se ogni cristiano è, per sua natura, un catechista, l’esercizio del servizio catechistico è una vocazione, un dono che richiede di essere coltivato con responsabilità spirituale e pastoraleIl catechista è consacrato ed inviato da Cristo per mezzo della Chiesa

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Evangelizzatore e Catechista

La vocazione ad essere evangelizzatore non comporta solo competenze o attitudini umane. Esse sono utili, ma si innestano su una chiamata fondamentale: il servizio alla vocazione di ciascuno, il “debito del Vangelo” verso tutti gli uomini

Per condividere la vita con la gente e donarci generosamente, abbiamo bisogno di riconoscere che ogni persona è degna della nostra dedizione. Non per il suo aspetto fisico, le sue capacità, il suo linguaggio, ma perché è opera e creatura di Dio e, altresì, luogo in cui abita il Signore (EG n. 274)

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Evangelizzatore e Catechista

È un mediatore, che facilita la comunicazione tra le persone e il mistero di Dio, che stimola i suoi interlocutori a “giocare” la loro vita sulla Parola di Dio È una persona trasformata dalla fede, un cristiano che mette la memoria della storia di Dio con noi al servizio dell’annuncio

È un credente autentico che si colloca dentro il progetto amorevole di Dio e si rende disponibile a seguirloÈ un educatore, il cui ministero si declina nell’accompagnare l’interiorizzazione della Parola annunciata, nella vita dei soggetti18

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Evangelizzatore e Catechista

Rinnova la propria fede

“Dedica del tempo” con generosità, impegno e passione, all’educazione nella fede delle nuove generazioniÈ espressione di una comunità viva: la comunità non può rimanere sullo sfondo! Solo nell’ambito di una comunità viva la catechesi può portare frutto e possono nascere evangelizzatori e catechisti validi, che sappiano proporre l’annuncio di fede mediandolo con la vita 19

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Evangelizzatore e Catechista

Testimone

: è compito urgente ricostruire il volto di una comunità ecclesiale che vive il Vangelo. L’evangelizzatore-catechista testimonia il Vangelo con la sua stessa vita, prima ancora che con la parola: attraverso la sua fede, la sua coerenza, la sua vita di preghiera e di carità, la sua partecipazione ecclesiale, la sua apertura missionaria, il suo impegno cristiano in famiglia e nel lavoro, il suo stile di vita, annuncia silenziosamente il Vangelo ed offre un’immagine intuitiva di Dio, provocando altresì molteplici interrogativi negli altri Narratore: attraverso l’esperienza, il catechista narra la propria avventura di fede, l’incontro autentico e liberante con Gesù

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Evangelizzatore e Catechista

Annunciatore della Parola: non comunica semplicemente un sapere ma trasmette una Parola che invita, interroga, provoca, consola, dona la gioia, crea comunione e salva.

Nell’annunciare il messaggio cristiano, il catechista terrà sempre presente la finalità educativa della sua azione, che è quella di suscitare stupore, ammirazione, accoglienza. Annuncerà il Vangelo con umiltà e gratuità, consapevole che lo Spirito di Dio è già in azione nelle persone (è lo Spirito Santo il primo “evangelizzatore”!) Servitore del Vangelo, a servizio della vita buona

del Vangelo

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Evangelizzatore e Catechista

È capace di realizzare sinergie con gli altri agenti dell’educazione (ad es. insegnanti di religione cattolica), in modo che la sua opera non rischi di rimanere esposta all’isolamento

Si pone in ascolto degli stimoli e delle provocazioni che provengono dall’ambiente culturale in cui si trova a vivere (il catechista di oggi porrà particolare attenzione al linguaggio della comunicazione mediatica e digitale)22

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Catechisti di età avanzata o troppo giovani

Situazioni di formazione saltuaria

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Evangelizzatore e Catechista

Immagine paterna dell’evangelizzatore: - insegna

ma…non conosce tutto: sa che il Vangelo è capace di illuminare ogni dimensione umana - accompagna ed incoraggia: è accompagnatore leale ed affidabile nei passaggi fondamentali della vita di quanti gli sono affidati - costantemente attento24

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Spiritualità del catechista

Il catechista deve maturare attitudini spirituali che siano fondanti per il suo servizio:

1) capacità di farsi evangelizzare da coloro che evangelizza 2) capacità di essere accogliente entrando nella vita

dell’altro

3) capacità di correlare rigore e spensieratezza

4) passare dalla logica del “credere come” alla logica

del “credere con” (il catechista non deve porre la

sua esperienza di Cristo come modello di fede!)

5) capacità di farsi compagno di strada, sapendo incrociare

le persone là dove queste si trovano e mettendosi al loro

servizio

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Catechesi

È in primo luogo un atto relazionale, educativo e comunicativo: forma persone, educa alla risposta, suscita domande, accompagna alla coerenza il cammino della vita

ContenutiMetodiModelli dell’annuncio26

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Ciò a cui tende la catechesi vale per il catechista stesso

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Formazione dei catechisti

È bene che le persone scelte a svolgere il “ministero” di catechista vengano opportunamente formate, qualificate ed aggiornate, sia prima che assumano tale incarico, sia mentre svolgono tale servizio

Il cammino di formazione deve essere permanente: è decisivo assicurare la formazione specifica di base e, ove possibile, è auspicabile incentivare corsi di livello superiore

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Formazione dei catechisti Il processo formativo va ricalibrato ed adattato continuamente, senza mai smarrire creatività e gioia, per essere adeguato alle circostanze nelle quali annunziare il Vangelo

L’optimum

è la formazione in stile “laboratorio”: un luogo di vero apprendimento e dunque di trasformazione29

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Nuove esigenze pastorali

Nelle pieghe della vita: l’attuale contesto di “nuova evangelizzazione” richiede di saper affrontare situazioni (esperienza “missionaria”) che si presentano in tutto o in parte inedite =

- Vangelo nelle case e tra gli immigrati - Accompagnatori dei genitori che chiedono i sacramenti dell’iniziazione cristiana per i loro figli - Accompagnatori per il catecumenato degli adulti - Formatori degli educatori - Evangelizzatori di strada - Catechisti delle persone disabili

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Quattro dimensioni formative:

1) Essere (maturazione di una vera identità cristiana)

2) Sapere (intelligenza integrale dei contenuti della fede) 3) Saper fare (capacità di animare il gruppo e di lavorare in équipe) 4) Saper stare con (capacità relazionali)

Formazione dei catechisti

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Lavorare in équipe (no evento occasionale)

Il lavoro di gruppo rivela l’importanza dell’inter-azione, dello scambio, del dialogo,

del formarsi insiemeLa dimensione comunitaria è lo spazio propizio in cui cresce e matura il servizio alla catechesi. Pertanto, il gruppo dei catechisti deve essere: - luogo di crescita spirituale, in cui confermare la propria vocazione ed esercitare la comunione ecclesiale - luogo di formazione, in cui, nella condivisione delle reciproche ricchezze, si attivano dinamiche di formazione informale

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Lavorare in équipe (no evento occasionale)

«Evangelizzare non è mai per nessuno un atto individuale ed isolato, ma profondamente ecclesiale» e «nessun evangelizzatore è padrone assoluto della propria azione evangelizzatrice, con potere discrezionale di svolgerla secondo criteri e prospettive individualistiche»

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«

Si educa con ciò che si dice, più ancora con ciò che si fa e ancor di più con ciò che si è» (S. Ignazio di Antiochia)

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