/
VECCHI E NUOVI MEDIA. Tra insegnamento individualizzato e didattica collaborativa VECCHI E NUOVI MEDIA. Tra insegnamento individualizzato e didattica collaborativa

VECCHI E NUOVI MEDIA. Tra insegnamento individualizzato e didattica collaborativa - PowerPoint Presentation

nonhurmer
nonhurmer . @nonhurmer
Follow
357 views
Uploaded On 2020-08-29

VECCHI E NUOVI MEDIA. Tra insegnamento individualizzato e didattica collaborativa - PPT Presentation

Rosa Gallelli In Una bussola per la scuola Nuove strategie pedagogiche e didattiche per gli studenti di oggi Volpicella AM Crescenza G Edizioni Conoscenza Roma 2017 Metodologie e Tecnologie didattiche Profssa Angela Maria Volpicella PF24 aa201718 ID: 810532

scuola tecnologie 2017 didattiche tecnologie scuola didattiche 2017 volpicella prof ssa angela maria pf24 metodologie della che delle una

Share:

Link:

Embed:

Download Presentation from below link

Download The PPT/PDF document "VECCHI E NUOVI MEDIA. Tra insegnamento i..." is the property of its rightful owner. Permission is granted to download and print the materials on this web site for personal, non-commercial use only, and to display it on your personal computer provided you do not modify the materials and that you retain all copyright notices contained in the materials. By downloading content from our website, you accept the terms of this agreement.


Presentation Transcript

Slide1

VECCHI E NUOVI MEDIA.Tra insegnamento individualizzato e didattica collaborativa

Rosa GallelliIn Una bussola per la scuola. Nuove strategie pedagogiche e didattiche per gli studenti di oggi. Volpicella A.M., Crescenza G., Edizioni Conoscenza, Roma, 2017

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide2

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

L’istituzione scolastica italiana è andata incontro ad un processo di progressiva democratizzazione che ha comportato l’aumento delle differenze antropologiche al suo interno.Si è affermato un modello di «SCUOLA PER TUTTI E DI SCUOLA DI TUTTI»

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide3

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

QUESTIONE APERTA: l’incidenza delle differenze individuali nel comportamento intelligente e nei processi di insegnamento-apprendimento.Spostamento di interesse dalle strutture generali dell’intelligenza alle:. Componenti esecutive delle operazioni mentali;. Aspetti qualitativi delle differenze individuali.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide4

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

1.«In quest’ottica, il rendimento scolastico non è conseguenza automatica della maggiore o minore abilità dello studente quanto piuttosto l’espressione di un personale modo di funzionamento cognitivo»2.«Dall’altra parte, il dibattito socio-antropologico riflette sull’incidenza delle peculiarità sociali e culturali del discente sui processi di insegnamento-apprendimento»

Qual è il ruolo svolto dalle Istituzioni Educative?

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide5

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

NOTA:Un discorso a parte merita il tema della disabilità; l’approccio pedagogico-didattico supera il tradizionale approccio focalizzato sul deficit.MODELLO SOCIALE DELLA DISABILITÀ

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide6

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

RUOLO DELLE NUOVE TECNOLOGIE NELLA DIDATTICA

Le nuove tecnologie agiscono sull’intero spazio dell’esperienza del soggetto in formazione

Le nuove tecnologie determinano nuove differenze tra i discenti e nuove potenziali disparità e discriminazioni

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide7

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

La convivenza e sovrapposizione di vecchi e nuovi media apre un netto divario tra:Coloro che hanno facilmente e abitualmente accesso ai media e coloro che non ne hanno la possibilità;Coloro che, pur avendone accesso, non ne acquisiscono capacità di uso autonomo, critico e creativo.EDUCARE AI MEDIA COME RISORSA PER UNA DIDATTICA EFFICACE

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide8

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

Emerge una «scuola di tutti» che è una «scuola delle differenze»La differenza, pertanto, va intesa quale componente dei processi di insegnamento-apprendimento rispetto alla quale la progettualità formativa deve predisporre speciali contesti entro i quali ciascuno studente possa costruire le proprie conoscenze-competenze.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide9

LA SCUOLA DI TUTTI COME SCUOLA DELLE DIFFERENZE

Conoscenze , abilità, competenze:

CONOSCENZE

Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni (fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un ambito disciplinare)attraverso l’apprendimento.

ABILITÀ

Indicano le capacità di applicare le conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

COMPETENZE

Indicano la capacità di usare in un determinato contesto conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; il complesso delle competenze dà la padronanza in termini di autonomia e responsabilità.

Capacità

: indicano un corredo ereditario e sottintendono la possibilità in

nuce

di fare qualcosa; le abilità ne indicano l’applicazione a seguito di esercizio, la competenza il compimento (provvisorio) dell’intreccio di conoscenze, abilità, capacità

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide10

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

L’utenza scolastica è fatta di bambini e giovani con:Diversità socio-culturali e linguistiche;Diversità nelle abilità fisiche e mentali;Diversità negli stili cognitivi e di apprendimento.Tutto questo, però, non si è accompagnato a un radicale ripensamento dell’approccio didattico che è rimasto sostanzialmente centrato sulla tradizionale forma simbolico-ricostruttiva e trasmissiva.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide11

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

Allorché si voglia assumere come centrale in una scuola democratica l’istanza pedagogica della ‘uguaglianza formativa’ occorrerà optare per un serio rinnovamento del sistema didattico.Variare il trattamento didattico in relazione alle specifiche esigenze dei singoli allievi

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide12

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

Nell’ottica della globalizzazione e della complessità bisogna prevedere una:‘Uguaglianza complessa’Ciascun soggetto in formazione deve poter accedere al patrimonio di conoscenze e competenze lontane dai circuiti più battuti del mercato culturale.Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide13

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

In quest’ottica, solo una porzione di contenuti curricolari verrà destinata come patrimonio comune e irrinunciabile di tutti gli studenti: è l’apparato, valido a livello nazionale, di saperi e competenze ritenuti basilari affinché ogni soggetto sia messo in grado di “entrare” nella rete culturale, muovendosi al suo interno in modo “esperto”.ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide14

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

Accanto a tale porzione curricolare, inoltre, occorre prevedere porzioni opzionali e variabili, la cui scelta venga affidata a ciascuna scuola, a ciascun insegnante e, finanche, a ciascun allievo: saperi e competenze in grado di valorizzare le “differenze”. In tal guisa, l’“individualizzazione” didattica assume i caratteri di quella che viene definita “personalizzazione”.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide15

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

Nella prospettiva di una uguaglianza formativa complessa, in grado di coniugare insieme “uguaglianza” e “differenza”, è richiesto un ultimo passaggio che è quello del riconoscimento delle personali propensioni e scelte etico-sociali e affettive nonché della valorizzazione dei “talenti” intellettuali personali.Educazione etico-sociale affettiva aperta verso la differenza

CONCEZIONE PLURALISTICA DELL’INTELLIGENZA

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide16

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

L’individualizzazione differenzia i percorsi didattici in vista di obiettivi comuni;La personalizzazione, al contrario, differenzia i percorsi didattici in modo che ciascun allievo raggiunga mete differenti, in relazione, per l’appunto, al potenziamento della sua personale area cognitiva di “eccellenza”.Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide17

EDUCARE NELLA SCUOLA DELLA DIFFERENZA

L’individualizzazione dovrebbe consistere nella ricerca di soglie di “compatibilità” in grado di garantire che l’allievo sia “facilitato” nel compito apprenditivo. In tal senso, è auspicabile assicurare una situazione di “pluralismo degli approcci didattici”, grazie al quale l’allievo possa sperimentare differenti proposte didattiche in merito al medesimo contenuto.

Offrire all’allievo maggiori probabilità di trovare un approccio complementare ai suoi stili cognitivi e, al contempo ed esercitare la propria

flessibilità mentale.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide18

LE TECNOLOGIE TRA INDIVIDUALIZZAZIONE E COLLABORAZIONE

Antonio Calvani (2013) circa il potenziale didattico delle tecnologie parte da quelli che egli definisce paradigmi attraverso cui è possibile interpretare tale potenziale.Paradigma dell’accrescimentoLe tecnologie si prospettano come possibili supporti a quanto fatto attraverso i canali didattici tradizionali. Si tratta del comune uso sussidiario che si è fatto delle “nuove” tecnologie nella scuola italiana.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide19

LE TECNOLOGIE TRA INDIVIDUALIZZAZIONE E COLLABORAZIONE

2. Paradigma della valorizzazioneLe tecnologie offrono possibilità inedite di valorizzare le potenzialità degli allievi; l’insegnante può individuare vie alternative per intervenire sulle aree di difficoltà o deficit dei propri allievi.3. Paradigma del gioco-esplorazione

Le tecnologie illuminano la dimensione evolutiva del gioco; ricorrere a prodotti elettronici in gradi di immergere gli allievi in ambienti di apprendimento simulati, costruiti in modo da sollecitare in loro le istanze ludiche, esplorative e creative.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide20

LE TECNOLOGIE TRA INDIVIDUALIZZAZIONE E COLLABORAZIONE

4. Paradigma della condivisioneLe tecnologie favoriscono lo scambio e la costruzione-revisione-riorganizzazione condivisa di conoscenze. Emergono qui le potenzialità didattiche di ambienti virtuali in cui svolgere attività di discussione, condivisione e costruzione di contenuti di conoscenza.5. Paradigma della individualizzazioneLe tecnologie favoriscono una programmazione attenta degli strumenti tecnologici da utilizzare in ciascun momento dello svolgimento del curricolo.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide21

MEDIA E RIFLESSIVITÀ CRITICA DEI DOCENTI

Occorre che il docente operi un’ulteriore integrazione, rivolgendo una specifica riflessione verso il superamento della oppositività con cui la tradizione psicopedagogica contemporanea ha contrapposto quattro principali modelli della mente.1.Un primo modello propone che l’apprendimento avvenga principalmente per

imitazione

: la conoscenza, cioè, non dipende tanto dall’argomentazione dell’esperto (che fornisce il “sapere che”) quanto dalla sua

dimostrazione

(dal suo “sapere come”).

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide22

MEDIA E RIFLESSIVITÀ CRITICA DEI DOCENTI

2. Un secondo modello presume che la mente dell’allievo sia una tabula rasa e vada “riempita” dalle conoscenze proposizionali che l’insegnante detiene: la conoscenza procedurale è la conseguenza automatica del possesso di tale patrimonio conoscitivo.3.Un terzo modello, invece, intende la mente di chi apprende come attiva

in quanto il soggetto deriva la propria conoscenza riflettendo e costruendo ipotesi interpretative sulle esperienze che compie. L’allievo mette a punto vere “teorie” ingenue sul mondo e le modifica sino a renderle

sistematiche

, nell’ambito di situazioni condivise di

dialogo

,

collaborazione

e

negoziazione

di significati.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide23

MEDIA E RIFLESSIVITÀ CRITICA DEI DOCENTI

4.Un ultimo modello vede la mente continuamente impegnata a individuare “principi generali” sulla realtà, rispetto ai quali il soggetto valuta le proprie e le altrui credenze. Il punto di riferimento obbligato per questo tipo di attività è costituito dalle conoscenze “obiettive” ossia da quelle conoscenze considerate acquisite in un determinato ambito culturale. Rispetto a tale patrimonio di conoscenze generali, la mente opera individuando i criteri in base ai quali stabilire relazioni o non relazioni con le credenze personali.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide24

MEDIA E RIFLESSIVITÀ CRITICA DEI DOCENTI

Bruner (1996) integra tali visioni della mente e ne fa scaturire i principi per un approccio educativo efficace.. La mente umana è costruttiva e interpretativa;. La capacità umana di fare significato è condizionata da due diversi fattori (identità personale e identità simbolico-culturale di riferimento);

.

La mente umana è intersoggettiva

;

. I processi di pensiero si intrecciano ai loro prodotti (il pensiero si esternalizza e si

oggettivizza

nei prodotti dell’arte, della scienza, della tecnica, etc.);

. Il pensiero umano si diversifica in due forme differenti

(forma logico-scientifica; forma narrativa)

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide25

CONCLUSIONI

Alla luce di tale principi, appare più chiara la prospettiva qui proposta, ossia quella di associare la specialità che i modelli individualizzati presentano nell’assicurare a tutti gli allievi la padronanza degli alfabeti di base (conoscenze e abilità relative al “sapere” e al “capire”), alla specialità dei modelli collaborativi nel sollecitare gli allievi ad acquisire conoscenze e abilità superiori (di analisi, sintesi, metodo, intuizione, invenzione). Di associare, altresì la dimensione individuale dei processi di costruzione dell’identità cognitiva di ogni singolo allievo alla

dimensione inter-soggettiva e culturale

che tali processi presenta.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18

Slide26

CONCLUSIONI

Tale didattica stabilisce un legame tra l’autonomia auto-costruttiva, che definisce il senso della libera esplicazione del percorso formativo di ciascuno, e la dipendenza co-costruttiva che ne definisce l’irriducibile radicamento in una rete di relazioni e in una comunità: in un sistema di responsabilità condivise e di impegni reciproci.

Metodologie e Tecnologie didattiche. Prof.ssa Angela Maria Volpicella. PF24. a.a.2017/18