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DELLA BELLA TOMMASO, ARPELLI LEONARDO, - PowerPoint Presentation

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DELLA BELLA TOMMASO, ARPELLI LEONARDO, - PPT Presentation

RIZZOTTI FRANCESCO BASTIANON SAMUELE PAULON ANDREA PIRILLO EDOARDO PRANDELLI CARLOTTA NAZARI ISABELLA SAVOINI SOPHIE GRUPPO 2 LA FORESTA MEDIOEVALE ID: 565816

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Presentation Transcript

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DELLA BELLA TOMMASO, ARPELLI LEONARDO, RIZZOTTI FRANCESCO, BASTIANON SAMUELE, PAULON ANDREA, PIRILLO EDOARDO, PRANDELLI CARLOTTA, NAZARI ISABELLA,SAVOINI SOPHIE.

GRUPPO 2

LA FORESTA MEDIOEVALE

COMPONENTI:Slide2

LA FORESTA MEDIOEVALEIn epoca Romana, le foreste si ritraggono perché ormai dominano le città, campi coltivati e le strade.

Tutti i cittadini, che vengono dalla città o dalla campagna sono sempre in movimento.

L’ Europa, all’ epoca romana, era uguale a quella del 2017, cambiavano solo i mezzi di trasporto.

Però, nell’ alto medioevo, un periodo di crisi e di invasioni barbariche, il ricchissimo ecosistema dei boschi medioevali fa sì che le foreste si che le foreste crescano circondando tutte le città.

Le foreste si popolano di animali e paludi, che dominano tutta l’ Europa occidentale.

L’uomo si deve adattare a tutti questi nuovi cambiamenti , trasformando il legno delle foreste in una risorsa economica, per costruire case; per le persone più povere le foreste sono una risorsa di cibo perché possono nutrirsi dei piccoli mammiferi catturati con delle trappole mentre per i più ricchi le foreste diventano il luogo per la caccia, uno sport praticato con arco e frecce.

Purtroppo le foreste dell’alto medioevo riservano numerosi pericoli per gli uomini perché all’ interno di esse vivono feroci ed enormi mammiferi (come l’URO un mammifero ormai estinto) e briganti in cerca di bottini.

Ora il mio gruppo approfondirà gli argomenti tramite delle immagini seguite da spiegazioni.

 Slide3

RAPPRESENTA: UN PONTE E SOTTO UN RUSCELLO TORBIDO.

IN PRIMO PIANO SI VEDONO LE ROCCE E SULLO SFONDO LE COLLINE CON VEGETAZIONE (ALBERI,PRATI).

FORESTA MEDIOEVALESlide4

VEDIAMO UN CASTELLO MEDIOEVALE E LE SUE MURA PERIMETRALI CIRCONDATO DALLA FORESTA SULLE COLLINE E LE SUE MURA PERIMETRALI.

FORESTA MEDIOEVALESlide5

VEDIAMO COME LAVORAVANO LA TERRA NEL MEDIOEVO SENZA MACCHINE SOLO LE BRACCIA DEI CONTADINI E CON L’ AIUTO DEGLI ANIMALI(BOVINI).

FORESTA MEDIOEVALESlide6

ESEMPIO DI COLTIVAZIONE IN COLLINA A TERRAZZE, VEDIAMO LE MONTAGNE LA CHIESA E UN PICCOLO BORGO.

FORESTA MEDIOEVALESlide7

QUESTA E’ UNA SCENA DI CACCIA E VEDIAMO CACCIATORI CON BALESTRA E CERVI CHE TENTANO LA FUGA.

FORESTA MEDIOEVALESlide8

La percezione del lupo non poteva che essere di nemico dell’uomo. Divoratore di greggi, il lupo attaccava l'uomo con insolita audacia, usciva dalla foresta e arrivava nelle case, attentando alla vita degli uomini e dei suoi animali. I poteri pubblici e privati organizzarono, in un clima di terrore e odio, una caccia mortale contro l’animale. Carlo Magno aveva istituito i lupari

 per eliminare e uccidere l’avanzata dei lupi. La tradizione biblica e cristiana offriva inoltre una base ideologica a questa guerra. Il vescovo Eucherio di Leone lo dice fin dal V secolo: "Lupo, diavolo o eretici". Quando, nel XIII secolo, vengono fondati gli ordini dei Mendicanti, i Domenicani, 

i cani del Signore

 avevano il compito di proteggere gli uomini, 

pecore del Signore

, dai lupi diabolici ed eretici.Slide9

Le 4 carte sono tratte da M. Williams – Deforesting the Earth, pag. 7 (v. bibl.) e sono da leggere così: Le prime due in alto hanno gli scudi glaciali che coprono la Scandinavia, l’Islanda e una parte della Scozia e come si vede si ritirano cedendo spazio alla foresta e cioè 1. Tundra, 2 Foresta a Betulla, 3 Betulla e Conifere, 4 Conifere dominanti, 5 Foresta mista decidua-conifere nordica, 5A Mista decidua con Pinus sp. dominante, 6 Foresta mista decidua, 7 Montana decidua, 8 Montana mista e conifere, 9 Foresta mediterranea. La datazione nell’angolino sinistro in alto è in anni prima del 1950 d.C. o Before Present.Slide10

Le foreste comprendono tutta la zona dell'occidente medievale. Esse sono il tipo di vegetazione che copre la maggior parte delle terre. La foresta ha ripreso vigore in un periodo fresco ed umido, presumibilmente ai tempi dei merovingi. Successivamente, anche se le condizioni climatiche generali tendono a modificarsi, essa continua a sopravvivere ed a perpetuarsi. Questo perché la grande quantità di piante a foglia è causa di una forte evaporazione che, di conseguenza, comporta un alto tasso di umidità costante e precipitazioni abbondanti che, quindi consentono alla folta vegetazione della foresta di durare nel tempo.

D'altro canto però, bisogna dire che, quando la foresta viene distrutta dall'azione del fuoco, dal bestiame, o dalla limitata azione dell'uomo attraverso il dissodamento, essa non si ricostituisce spontaneamente se non nelle regioni che le sono ancora favorevoli: è così che, per esempio, le foreste sulle coste del Mediterraneo si trasformano in macchia. È invece a causa del bestiame che la foresta iberica ha lasciato il posto all'attuale steppa.Slide11

L’orso è ritenuto simile all’uomo, come la scimmia nelle zone dell’Africa e dell’India. Fra i Celti, i Germani e gli Slavi ci sono molti culti guerrieri dedicati all’orso, la sua carne e il suo sangue sono cibo consacrato da consumarsi prima delle battaglie, per appropriarsi della sua forza e del suo coraggio.si narra che le Stirpi reali provengano da  origini ursine, con antenate rapite dagli orsi e si sono unite  con loro. Pertanto la Chiesa lo demonizza, e Sant’Agostino afferma che “l’orso è il diavolo”. È scuro di pelo, e ogni inverno sprofonda all’inferno, per farsi il letargo al calduccio.Slide12

La rivincita delle foreste …

Nel medioevo la decadenza delle città e l’abbandono delle strade favoriscono alla “rivincita delle foreste “.Le foreste occupavano gran parte del territorio soprattutto la Francia ,Germania e Italia settentrionale. E al posto delle città e delle strade ci furono foreste e animali selvatici e che quindi diventarono I PROTAGONISTI del paesaggio

Immagine presa da clip art power point

Le foreste dominano gran parte del paesaggio Slide13

… ma ci sono anche delle risorse…

La caccia si diffuse . Ma si raccolgono anche frutti spontanei per i poveri

Immagine presa da google

Gli uomini dovettero però adattarsi a questo tipo di ambiente e le foreste diventarono un ELEMENTO FONDAMENTALE per l’economia :

il legname

dei boschi divenne un materiale molto usato per le costruzioni i frutti che crescevano spontaneamente arricchirono la mensa dei poveri e si incominciò ad allevare allo stato brado . La presenza di piccoli animali fece diventare la caccia una attività diffusa Slide14

… e arrivano i pericoli della foresta

Le foreste però erano anche un pericolo per l’uomo .

Diventarono una minaccia non solo i briganti ma anche di grandi animali selvaggi e ere meglio non incontrali … ed erano : LUPI ;ORSI CINGHIALI E CERVI; oltre a queste creature si trovava anche l’ URO un bovino selvatico molto aggressivo che si è estinto a causa della caccia .

La maggior parte delle persone evitava di avventurarsi troppo nelle selve

Immagine presa da GoogleSlide15

Foresta medievale

Le foreste medievali prolificano tra il X e la metà del XIV secolo.

Il paesaggio dell’occidente si trasformò, le città si svuotarono, per gli attacchi dei barbari, strade sempre meno sicure e meno utilizzate, l’estensione dei campi coltivati diminuì.

Città, campi e uomini vennero sostituiti da foreste e animali selvatici.

Diventarono i protagonisti del paesaggio occidentale nell’Alto Medioevo.

I campi vennero sostituiti da arbusti bassi, i boschi con i loro grandi alberi aumentarono le estensioni e anche le zone paludose, bonificate in epoca romana.

Gli uomini dovettero adattarsi a questa situazione, ma le foreste diventarono una risorsa fondamentale per l’ economia.

Il legno: dei boschi per riscaldare le case, per cucinare e costruire nuove abitazioni.

Frutta: si usava per arricchire le mense dei poveri.

Piccoli animali:lepri,conigli,caprioli,volatili.

La caccia: si diffuse tra i poveri per procurarsi il cibo usando trappole.

La caccia con l’arco era esclusiva dei ricchi per divertimento.

Si incominciò ad allevare allo stato brado.

La foresta diventò territorio di briganti che assalivano i mercanti di passaggio, ed era anche rifugio per animali tipo: orsi,lupi,cinghiali e cervi.

Nelle zone più selvagge viveva l’URO un bovino gigantesco molto aggressivo, estintosi nel XVII secolo.Slide16

LA FORESTA MEDIOEVALESlide17

Le foreste sono il tipo di vegetazione che copre la maggior parte dell’Europa in epoca medievale. La foresta ha ripreso anche per il clima fresco e umido. Successivamente, anche se le condizioni climatiche generali tendono a modificarsi, essa continua a sopravvivere ed a perpetuarsi. Questo perché la grande quantità di piante a foglia larga è causa di una forte evaporazione che, di conseguenza, comporta un alto tasso di umidità costante e precipitazioni abbondanti. D'altro canto però, bisogna dire che, quando la foresta viene distrutta dall'azione del fuoco, dal bestiame, o dalla limitata azione dell'uomo attraverso il dissodamento, essa non si ricostituisce spontaneamente se non nelle regioni che le sono ancora favorevoli: è così che, per esempio, le foreste sulle coste del Mediterraneo si trasformano in macchia. È invece a causa del bestiame che la foresta iberica ha lasciato il posto all'attuale steppa. Il nocciolo, che predominava nel quinto millennio, è stato rapidamente sostituito da querce, olmi e tigli e, successivamente, nel corso del Medioevo, da faggi, carpini e abeti, in particolare dagli abeti rossi. La torbiera di

Fernau

(Austria) , per esempio, ci mostra come le betulle si siano trovate a competere con abeti rossi che poi hanno avuto il sopravvento mentre nella pianura fiamminga, all'inizio dell'era cristiana, prima dell'invasione delle acque del mare, vi erano ontani e noccioli che, nel Medioevo, non tornarono più a crescere.

LA FORESTA MEDIOEVALE

LA

FORESTA MEDIOEVALESlide18

Boscaioli del Medioevo che si procurano la preziosa risorsa del legno per costruire e scaldare le abitazioni.

 

LE FORESTE MEDIOEVALISlide19

Altra grande risorsa dei boschi e delle foreste: la caccia. Le prede preferite erano cervi, lepri, caprioli, roditori e volatili. Per i nobili la caccia era anche un divertimento.

 

LA FORESTA MEDIOEVALESlide20

Uno dei grandi pericoli dei boschi e delle foreste: l’incontro con i lupi

LA FORESTA MEDIOEVALESlide21

L’orco, una delle creature maligne che le persone credevano abitassero gli oscuri luoghi delle foreste 

 

LA FORESTA MEDIOEVALESlide22

Un altro grande pericolo nei boschi e nelle foreste: la presenza di briganti che assalivano i viandanti in cerca di bottino

LA FORESTA MEDIOEVALESlide23

LA FORESTA MEDIOEVALELE RISORSE DELLE FORESTE:Il legname veniva ricavato dai boschi, già usato per riscaldare le abitazioni e per cucinare, divenne il materiale più usato per costruire le abitazioni.

Nei boschi si raccoglievano i frutti spontanei che arricchivano le mense dei poveri.Slide24

LA FORESTA MEDIOEVALE

LA FORESTA COME LUOGO PERICOLOSO:

Le foreste diventavano pericolose, sia per la presenza di

BRIGANTI

che assalivano i viandanti in cerca di bottino, sia per grandi animali che oggi sono rari, ma che all’epoca era facile incontrare… e non erano incontri piacevoli.

LUPI, ORSI, CINGHIALI, CERVI

la facevano da padrone in ambienti sempre meno controllati dall’uomo.Slide25

LA FORESTA MEDIEVALENell’Alto Medioevo il paesaggio dell’Europa era dominato da boschi, foreste e paludi. Le invasioni barbariche e la caduta dell’Impero Romano d’Occidente insieme alle guerre, alle malattie e alle carestie avevano ridotto la popolazione, le città si erano svuotate e le strade romane erano sempre meno utilizzate.

Durante l’Impero romano la foresta era considerata terra di nessuno (

res

nullius

), dunque diveniva automaticamente proprietà dello Stato. Per i Germani, invece, era patrimonio della comunità che la utilizzava come pascolo o come riserva di caccia. Il Medioevo ereditò la tradizione germanica: la foresta era un’area per le battute di caccia dei nobili ma anche un’importante fonte di cibo e di risorse per i villaggi.

L’agricoltura era poco praticata e la resa era bassissima. Accanto alla coltivazione dei campi e delle vigne venivano praticate anche attività di tipo

silvo

-pastorale, cioè di sfruttamento delle aree incolte come il bosco, la brughiera e la palude.

Durante l’Alto Medioevo si diffusero molti animali selvatici, spesso di grosso dimensioni, come l’orso e il lupo che rendevano la foresta una zona pericolosa per la comunità.

Tuttavia, se queste zone costituivano per l’uomo una presenza incombente e minacciosa, per altro esse rappresentavano una riserva preziosa di cibo e di materie prime che venivano ampiamente utilizzate.

Aspetto economico della forestaSlide26

LA FORESTA MEDIEVALEAspetto economico della foresta:

I boschi medievali erano delle vere e proprie miniere di materie prime.

A partire dalla più elementare, il cibo, fornito da frutti, bacche e funghi; senza dimenticare le piante officinali per la medicina del villaggio; o coloranti tratti dalle piante selvatiche come la robbia (rosso), la ginestra (giallo) o il guado (azzurro) per tingere i tessuti. Gli alveari nascosti nelle rocce o nel cavo degli alberi fornivano miele, pappa reale e cera per le candele. Nel Nord Europa, l’olio veniva ricavato molto spesso dalle noci e dai semi di faggio, mentre nel Mediterraneo i boschi di ulivi fornivano il combustibile liquido oltre al condimento per il cibo.

Le foglie cadute, ricche di sali minerali, e le ghiande di quercia servivano da foraggio per gli animali; le foglie secche servivano per imbottire i materassi. La resina prodotta dalle conifere veniva usata per fabbricare torce, pece e colla. Circa il 40% del combustibile che veniva bruciato nei camini o nei focolari derivava dal carbone raccolto nel sottobosco. Dalle cortecce si ricavavano tegole, coperture per capanne e per imbarcazioni e perfino canestri. Anche gli incendi potevano rivelarsi utili: dalla cenere si potevano ricavare fertilizzanti e liscivia per il bucato.

Ma anche la caccia era importante come attività produttrice di cibo: animali di grossa taglia, come il cervo, il capriolo, il cinghiale, erano presenti un po’ dovunque in abbondanza. Inoltre la caccia forniva cuoio, pellicce e corna per fabbricare manici di coltelli e manici di archi.

Ma la risorsa principale che la foresta forniva era il legno: come carburante, come materia per costruire attrezzi ed armi e infine come materiale da costruzione.

Negli spazi boschivi e incolti si praticava anche l’allevamento brado del bestiame, soprattutto animali di piccola taglia, maiali e pecore.

L’Alto Medioevo era dunque una civiltà del bosco. La società rurale era fatta di boscaioli, pastori, cacciatori più che di contadini.Slide27

La popolazione della foresta

La foresta ospitava anche una altra “popolazione”: i cosiddetti “fuorilegge”, ribelli e banditi che vi si nascondevano, ma anche eremiti e monaci, per i quali la foresta rappresentava il “deserto” in cui ritirarsi in solitudine e in preghiera. In tempo di guerra, però, erano interi villaggi a rifugiarsi nella foresta per scampare a saccheggi e razzie.

LA FORESTA MEDIOEVALESlide28

E ORA VIDEO!!!!!!https://www.youtube.com/watch?v=X_3UIYhFMm0LA FORESTA MEDIOEVALE