aumento dei casi di CANCRO nel XX secolo è una conseguenza di vari fattori la diminuzione delle malattie infettive l allungamento della vita l aumento degli inquinanti ambientali ID: 935212
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Slide1
La genetica
dei tumori
Slide2L
’
aumento dei casi di
CANCRO
nel
XX
secolo,
è una conseguenza di vari fattori:
- la diminuzione delle malattie infettive
- l
’
allungamento della vita
- l
’
aumento degli inquinanti ambientali
Slide3È considerata cancerosa una cellula che ha perso il controllo della sua crescita
L
’
origine del cancro è CLONALE (si origina cioè da una SINGOLA CELLULA) -> si tratta di una cellula SOMATICA che ha accumulato MUTAZIONI in diversi geni che provocano la perdita del CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE
Alcuni tumori continuano a crescere nel sito di origine, altri producono cellule che migrano in altri siti e generano tumori secondari (METASTASI)
Slide4Un tipo di cancro viene di solito classificato secondo il suo sito di insorgenza iniziale (primario):
85% sono
carcinomi
e si orginano da cellule che costituiscono organi e tessutiI tipi di cancro dei tessuti ghiandolari si dicono adenocarcinomi e quelli delle cellule non neuronali dell’encefalo sono i gliomi
e astrocitomi.2% sono sarcomi che si originano da cellule del tessuto connettivo, osseo, muscolare5% sono linfomi che si originano da leucociti della milza e dei linfonodi3% sono leucemie che si originano da leucociti del sangueI mielomi sono i tumori delle cellule plasmatiche
Sono state
identificate
finora più di 200 tipi di sindromi cancerose che interessano quasi tutti i tipi di cellule, tessuti e organi
Slide5Relazione tra età e frequenza di tumori
La frequenza di molti tumori aumenta esponenzialmente con l
’
età. Riportando la frequenza dei tumori in funzione dell
’età dei pazienti, la relazione risulta LINEARE
Slide6Un cambio nel DNA di una sola cellula è responsabile dell
’
insorgenza del tumore (
origine monoclonale)
L’origine CLONALE di un tumore è stata proposta a seguito di alcune osservazioni:Femmine con vari tipi di tumori ed eterozigoti per i due alleli della G6PD, nelle loro cellule esprimono solo uno dei due alleli
2) In alcune LEUCEMIE MIELOIDI compare sempre un cromosoma 22 più piccolo -> chiamato
cromosoma Philadelphia.
Questa particolare anomalia è riscontrata in tutte le cellule tumorali del soggetto che presenta la leucemia
Un tumore deriva
da divisioni ripetute
di un
’
unica cellula mutante che ha perduto
la regolazione della crescita
Slide7La continua proliferazione delle cellule TRASFORMATE di un clone porta ad accumulo di ANOMALIE CROMOSOMICHE:
cromosomi aggiuntivi, mancanti, delezioni, duplicazioni e traslocazioni.
Le anomalie cromosomiche, riscontrate nelle cellule cancerose dello stesso individuo o tra individui che presentano lo stesso tipo di cancro, possono essere diverse. L
’accumulo di anomalie cromosomiche è chiaramente una conseguenza della divisione cellulare incontrollata
Slide8È stata necessaria la convergenza di vari approcci per porre le basi per la comprensione delle
BASI MOLECOLARI DEL CANCRO
:analisi citogenetiche per le leucemie nell’uomo studi su forme di cancro indotte da retrovirus in roditori e altri animali tecniche del DNA ricombinante
Era noto già all’inizio del XX secolo che nelle cellule cancerose erano presenti delle ANOMALIE CROMOSOMICHE.Alcuni però sostenevano che sia la perdita di cromosomi che le anomalie strutturali fossero le conseguenze del cancro.Altri ipotizzavano che ne fossero la causa.
Questi aspetti sono stati chiariti negli anni ‘70
Slide9A parte l
’
elevato numero di anomalie cromosomiche casuali che si ritrovano nelle cellule cancerose, un piccolo numero di
ABERRAZIONI CROMOSOMICHE si ritrovano regolarmente in alcuni tipi di tumore, in particolare nelle leucemie. Un esempio è la Leucemia Mieloide Cronica (CML) che risulta frequentemente associata all’apparente
delezione del braccio lungo del cromosoma 22. Il cromosoma 22 anomalo in questa malattia è stato denominato cromosoma “
Philadelphia
”
Il cromosoma Philadelphia in realtà è il prodotto di una traslocazione reciproca tra il cromosoma 22 e il cromosoma 9 oppure il cromosoma 8
Slide10Studi sui cariotipi di cellule tumorali rivelarono che alcune forme di cancro avevano
LE STESSE ABERRAZIONI CROMOSOMICHE.
L’esempio più impressionante era offerto proprio dalla Leucemia Mieloide Cronica (CML) in cui più del 90% dei pazienti avevano una traslocazione tra i cromosomi 9 e 22 oppure 8 e 22 ( cromosoma precedentemente denominato Philadelphia).
Anche in altre leucemie furono osservate specifiche traslocazioni ma non nella misura del cromosoma Philadelphia nei pazienti con CML
Associazione tra traslocazioni cromosomiche e leucemie umane
Leucemia Traslocazione cromosomica
L
’
associazione di specifiche anomalie cromosomiche a specifiche forme di cancro indicava un
’
associazione di
causa-effetto
.
Non si sapeva però
quali geni
fossero alterati o deregolati dalle varie traslocazioni
Slide11I ricercatori sapevano da anni che numerosi virus, sia a DNA che ad RNA, specie-specifici potevano causare forme di cancro in vari organismi anche se raramente sono la causa di cancro nell
’
uomo.
Questi virus sono stati estremamente utili per la comprensione dell’origine genetica del cancro nell’uomo.Virus del sarcoma di Rous (RETROVIRUS) determina l’insorgenza del sarcoma nel pollo
Slide12Glicoproteine dell
’
involucro esterno
Proteine strutturali interne
Reverse trascrittasi
RNA del virus
Generico ciclo vitale di un retrovirus
LTR
GAG POL ENV
LTR
Proteine
strutturali
interne
Glicoproteine
dell
’
involucro
esterno
Reverse
trascrittasi
Slide13LTR
GAG POL ENV
V-SRC LTR
Virus del sarcoma di RousLTRGAG POL ENV
LTRLa capacità trasformante del virus del sarcoma di Rous era SEPARABILE dalla capacità riproduttiva del virus che determinava il tumoreQuesto gene è stato identificato ed è stato chiamato v-src; è stato anche definito ONCOGENE perché quando introdotto in una cellula la poteva trasformare.
Si vide poi in seguito che questo gene era presente anche nel genoma di pollo ed a questo è stato dato il nome di
c-src
ed è stato definito un proto-oncogene.
Il retrovirus
normale
durante un ciclo di infezione nelle cellule di pollo si è portato dietro un pezzo del genoma dell
’
ospite contenente il gene
c-src
e si è trasformato in un
virus oncogeno
. Tra le due sequenze ci sono delle differenze che sono la causa del tumore: il protooncogene, presente normalmente nelle cellule dell
’
organismo, in seguito al suo passaggio nel genoma virale, ha subito mutazioni ed è quindi diventato un ONCOGENE
Slide14Cambiamenti nelle cellule in coltura trasformate da virus oncogeni
Anomalie relative alla membrana plasmatica
Aumento del trasporto di metaboliti
Elevata produzione di attivatore del plasminogeno che esalta la proteolisi extracellulare
Eccessiva bollosità della membrana plasmatica
Anomalie della adesività
Diminuita adesione alle superfici, le cellule rimangono tondeggianti
Incapacità dei filamenti di actina di organizzarsi in grossi fasci
Scarsa deposizione di fibronectina extracellulare
Anomalie nell
’
accrescimento e nella divisione
Accrescimento sino a raggiungere una densità cellulare insolitamente alta
Diminuita richiesta di fattori di accrescimento nel siero
Diminuita necessità di ancorarsi (le cellule possono crescere senza necessità di distendersi su una superficie solida)
Le cellule provocano tumori se vengono iniettate in animali sensibili
Slide15Alcuni virus oncogeni
Virus del sarcoma di
Rous
v-src Pollo SarcomaVirus del sarcoma dei felini v-fes Felini Sarcoma Virus della mieloblastosi aviaria v-myb Pollo Mieloblastosi Virus della mieloblastosi aviaria v-myc Pollo LeucemiaMC29Virus del sarcoma aviario v-yes Pollo SarcomaVirus del sarcoma Gardner-Rashid v-fgr Felini Sarcomadei felini
Virus del sarcoma della scimmia
v-
sis
Scimmia SarcomaVirus dell’osteosarcoma murino v-fos Topo Osteosarcomadi Finkel,Biskis e Jinkins
Virus dell’eritroblastosi aviaria v-erbA Pollo Eritroblastosi
Virus di Sloan-Kettering v-ski Pollo CarcinomaVirus della leucemia murina
v-
abl
Topo Leucemia
di
Abelson
Virus del sarcoma aviario UR2
v-
ros
Pollo Sarcoma
Virus del sarcoma murino
v-
mos
Topo Sarcoma
di
Moloney
Virus della reticoloendoteliosi aviaria
v-
rel
Tacchino Leucosi linfoide
Virus del sarcoma murino di Harvey
v-
Hras
Ratto Sarcoma
Virus del sarcoma murino di Kirsten
v-
Kras
Ratto Sarcoma
Retrovirus v-oncogene origine Tipo di cancro
Slide16Come mai gli organismi mantengono certi geni che possono risultare pericolosi?
Gli ONCOGENI identificati nei retrovirus hanno omologhi nei genomi di tutti i vertebrati compreso l
’
uomo, questi geni sono stati chiamati proto-oncogeni
Slide17Durante lo sviluppo di un organismo ci sono molti processi finemente controllati che regolano il numero delle divisioni cellulari e che, se alterati, possono provocare il cancro:
- proliferazione cellulare
- quiescenza
- apoptosi - l’ attivazione di cellule quiescenti ad opera di fattori extracellulari (FATTORI DI CRESCITA)
Proliferazione cellulare e cancro
Dopo l
’
embriogenesi, in condizioni normali, la maggior parte delle cellule sono in uno stato di quiescenza, detto G
0, durante il quale non si dividono. Alcune continuano a dividersi secondo necessità e l’APOPTOSI assicura che non ci sia un eccessivo accumulo di cellule in alcuni tessuti o organi
Slide18Proliferazione cellulare in condizioni di normalità
Interphase
G
0
Fattori di crescita attraverso vie di trasduzione del segnale ATTIVANO il passaggio delle cellule dallo stato G
0
al G
1
Si stabilisce un equilibrio tra proliferazione, stato di quiescenza e apoptosi
Slide19Via di trasduzione del segnale mediata da
ras
ELK1 FOS JUN
DNA del gene
ras
Gly Ala Gly Gly Val Gly
di tipo selvatico GGC GCC GGC GGT GTG GGC
DNA dell
’
oncogene
ras
G
T
C
Amminoacido 10
Amminoacido 15
Se c
’
è una mutazione nel gene
ras
……..
La proteina Ras risulta sempre attiva
Ras si ATTIVA
Slide20Ras inattiva
Ras attiva
L
’
interazione con SOS stimola lo scambio GDP-GTP
L
’
oncoproteina Ras resta bloccata nello stato attivo se c
’
è la mutazione e il segnale diventa continuo
È attivata una serina/treonina chinasi a valle
Attivazione di
ras
GAP
NF-1
Forma sempre attiva anche senza segnali esterni (via della trasduzione del segnale)
Slide21Espressione delle cicline durante il ciclo cellulare
La
ciclina D1
si accumula precocemente nella fase G1 ed è espressa a livelli costanti
La
ciclina E
si accumula in G1 raggiunge un picco e diminuisce a metà della fase S
La
ciclina D2
inizia ad accumularsi nella seconda metà di G1 raggiunge un picco
La
ciclina A
compare in tarda fase G1, si accumula in fase S; ha un picco nel momento di transizione G2/M e diminuisce rapidamente in fase M
La
ciclina B
segue un po
’
sfalsata la
ciclina A
Slide22Ciclina B
La
ciclina B
inizia ad accumularsi in fase S; ha un picco nel momento di transizione G2/M e diminuisce rapidamente in fase M: la ciclina B favorisce il passaggio alla mitosi
La transizione dalla fase G
2
alla fase M è controllata dalla ciclina B e da un
’
altra proteina: CDK1. Queste molecole interagiscono per formare un complesso che fosforila componenti cellulari. Questi a loro volta danno origine ai cambiamenti biochimici e strutturali necessari per la mitosi
Slide23Fattori di crescita (PDGF->
sis
)Recettori dei fattori di crescitarecettori per PDGF, EGF ->erb-BProteine Kinasi associate allemembrane src C-kinase Trasduzione del segnale
H-rasKinasi citoplasmaticherafFattori di trascrizionejunProteine che promuovono la proliferazione cellulareAltri fattori di trascrizionefos
DNA
Funzioni dei protooncogeni (ciclo cellulare)
Slide24-fattori di crescita (
sis
) e recettori (
erb-B) -proteine kinasi (src)
-trasduzione del segnale (H-ras)-fattori nucleari (myc, fos, jun ecc.)
C
Fattore di crescita
Slide25Ciò che fu fondamentale per compiere un grosso passo in avanti nell
’
identificazione di quali geni fossero alterati nelle traslocazioni eventualmente responsabili dei tumori, fu la scoperta che la posizione dei PROTO-ONCOGENI umani omologhi agli oncogeni virali coincidessero con i punti di rottura della traslocazioni presenti in varie leucemie.
L’oncogene v-abl (gene ritrovato nel virus della leucemia murina di Abelson
) identificava il gene ABL umano omologo localizzato sul cromosoma 9 in posizione 9q34.1 che corrisponde proprio al sito coinvolto nella traslocazione del cromosoma Philadelphia e che codifica per una fattore di trasduzione del segnale. Si poteva quindi dedurre che fosse proprio un’
alterazione del gene
ABL
a contribuire alla leucemia.
Aberrazioni cromosomiche e tumori
Slide26In realtà la traslocazione t (9;22) determina la fusione del proto-oncogene c-
ABL
con il gene BCR, sul cromosoma 22 (è una serina-treonina chinasi, la cui funzione non è ancora completamente chiarita). La proteina ABL ha attività di tirosina-chinasi e quindi la proteina di fusione è una potente molecola ibrida che attiva impropriamente vie di trasduzione del segnale e porta le cellule a sfuggire al controllo del ciclo cellulare, contribuendo allo sviluppo della Leucemia Mieloide Cronica (CML)
TraslocazioneCromosoma Philadelphia
Slide27Gene di fusione che si origina a seguito della traslocazione t (9;22)
La traslocazione corrispondente al cromosoma Philadelphia (Ph
1
) crea un gene chimerico che ha il promotore
e la prima parte del
gene
BCR,
viene sempre espresso e determina la:
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA
Slide28Conseguenze di varie traslocazioni che coinvolgono il gene
myc
Queste traslocazioni portano il gene
myc
in vicinanza di enhancer per l
’
espressione delle catene sia leggere che pesanti delle immunoglobuline, lasciando quindi che il gene
myc
si esprima costitutivamente
LINFOMA DI BURKITT
Slide29Cromosoma
umano 14
Cromosoma
umano 18
Traslocazione
14,18
Centromero Punto di rottura
Enhancer dell
’
IGH
Gene per la catena pesante
dell
’
immunoglobulina
IGH
Gene
bcl-2
Non attivo nei linfociti
Punto di rottura
Riunione dei punti di rottura
Attivo nei linfociti B
Gene
Bcl-2
e la leucemia linfocitica cronica (CLL)
Il gene
bcl-2
risulta sempre attivato nei linfociti (in cui normalmente non è espresso), il gene
bcl-2
è importante per l
’
apoptosi e di conseguenza l
’
apoptosi in queste cellule è
bloccata
Slide30Le concentrazioni relative delle proteine Bcl-2 e BAX regolano l
’
apoptosi. Una cellula normale contiene Bcl-2 e BAX in equilibrio, che formano eterodimeri inattivi. Un eccesso di Bcl-2 dà origine a omodimeri BCL-2, che prevengono l
’apoptosi. Le cellule tumorali che sovraesprimono Bcl-2 sono resistenti alle chemioterapie e alla radioterapia. Un eccesso relativo di BAX dà origine a omodimeri BAX che inducono l’apoptosi. Nelle cellule normali, la proteina p53 attivata induce la trascrizione di BAX e inibisce la trascrizione di BCL-2, portando la cellula alla morte. In molte cellule tumorali, la p53 è difettiva per cui è preclusa la via che rimuove le cellule tumorali tramite l’apoptosi
Globulo bianco normale
Globulo bianco
che sta andando
incontro
ad apoptosi
Bcl-2, BAX, p53 e controllo dell
’
apoptosi
Slide31Oncogene Funzione Cancro
nella cellula normale
Slide32Protooncogene funzione normale Alterazioni nel cancro Tumori associati
H-ras
c-erbB
c-myc
RAR-
c-raf
c-kit
c-fos
E6
MDM2
cicline
CDK2;4
Oncogeni
Slide33ONCOGENI -> agiscono in maniera dominante; sono causa di forme sporadiche di tumori
Fattori di crescita (GF)
Recettori dei fattori di crescita
Componenti della trasduzione del segnale intracellulare (ras)Fattori di trascrizione (myc)Regolatori del ciclo cellulare (cicline)
Slide34Meccanismi di attivazione degli oncogeni
Amplificazione genica
Mutazioni puntiformi
Creazione di geni chimerici (traslocazione 9; 22), come BCR-ABLTraslocazione di geni in regioni cromosomiche trascrizionalmente attive (myc-IGH)
Differenti tipi di alterazioni genomiche possono avere effetti oncogeni.
Slide35Oltre alle proteine necessarie per l
’
attivazione della proliferazione cellulare, del ciclo di divisione e dell’apoptosi ce ne sono altre che controllano le proteine attivatrici e ce ne sono ancora altre che sono necessarie a riparare eventuali danni a carico del DNA genomico e contribuire così a prevenire il cancro (ANTIONCOGENI).