/
L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti

L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti - PowerPoint Presentation

liane-varnes
liane-varnes . @liane-varnes
Follow
342 views
Uploaded On 2019-02-13

L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti - PPT Presentation

Seminario Teosofico di Ascona Svizzera 2426 marzo 2017 Libertà di pensiero Dottrina Segreta due sistemi di base del pensiero Altri sistemi di pensiero incorporati quali cabala gnosi platonismo zoroastrismo islamismo scienza dellepoca ID: 751774

del che logos della che del della logos una luce materia era nel spazio con dell

Share:

Link:

Embed:

Download Presentation from below link

Download Presentation The PPT/PDF document "L’Eterna Genitrice Dall’Uno ai Molti" is the property of its rightful owner. Permission is granted to download and print the materials on this web site for personal, non-commercial use only, and to display it on your personal computer provided you do not modify the materials and that you retain all copyright notices contained in the materials. By downloading content from our website, you accept the terms of this agreement.


Presentation Transcript

Slide1

L’Eterna Genitrice

Dall’Uno ai Molti

Seminario Teosofico di Ascona - Svizzera, 24-26 marzo 2017Slide2
Slide3

Libertà di pensiero

Dottrina Segreta – due sistemi di base del pensiero

Altri sistemi di pensiero incorporati, quali cabala, gnosi, platonismo, zoroastrismo, islamismo, scienza dell’epoca ...

Principali fonti attualiMeditazione

PremessaSlide4

Due sistemi di base del pensieroSlide5

Due sistemi di base del pensiero

TRANS-HIMALAYANO

CIS-HIMALAYANO

Helena

Petrovna

Blavatsky

Tallapragada

Subba

Row

~ Buddismo esoterico tibetano

~ esoterismo

indu, bramanico

Tantra buddisti, Stanze di Dzyan

Veda,

Advaita Vedanta, Upanishad

Swabhavat ma anche Sunyata e Spazio Universale

MulaprakritiSlide6

L’approccio cis-himalayanoSlide7

Il primo principio, o piuttosto il primo

postulato

che devo

fissare

, è

l’esistenza

di

ciò

che

viene definito Parabrahmam. […] I vari credo hanno adottato teorie diverse per quanto attiene la natura di questa Causa Prima. Tutte le dispute settarie e le differenze sono sorte non da una diversità di opinioni sull’esistenza della Causa Prima, ma dalle differenze degli attributi che l’intelletto umano ha costantemente cercato di conferirvi. E’ possibile conoscere qualcosa riguardo alla Causa Prima? Senza dubbio è possibile, come è possibile conoscere tutto quanto attiene alla sua manifestazione, sebbene sia quasi impossibile, per la conoscenza umana, penetrare nella sua essenza più profonda e dire cosa sia realmente in sé.Tutti I filosofi religiosi sono d’accordo nell’affermare che questa Causa Prima è onnipresente ed eterna.

L’inizio – il Primo principioSlide8

L’emergere del Logos

Ora,

questo

Parabrahmam

che

esiste

prima di

tutte

le cose nel cosmo, è l’essenza una da cui viene in esistenza un centro di energia, che d’ora in poi chiamerò Logos.Slide9

E’ il primo

jñatha

, o

l’ego nel

cosmo

, e

ogni

altro

ego e

ogni

altro sé non sono altro che il suo riflesso o manifestazione. Nella sua natura più profonda non è inconoscibile come Parabrahmam, ma è oggetto della conoscenza più elevata che l’uomo sia capace di acquisire. E’ il grande mistero del cosmo, in riferimento al quale tutte le iniziazioni e tutti i sistemi filosofici sono stati concepiti. Il LogosSlide10

Dal

suo

punto di vista

oggettivo, Parabrahmam

appare

ad

esso

[il Logos] come

Mulaprakrti

. Per

favore

tenete questo in mente e cercate di comprendere le mie parole, poichè qui c’è la radice di tutte le difficoltà che i vari scrittori di filosofia vedantina hanno incontrato con i concetti di Purusha e Prakrti. Naturalmente, questa Mulaprakrti è determinante per noi. MulaprakritiSlide11

Questa

Mulaprakrti

non è più Parabrahmam

di

quanto

l’insieme

di

attributi

di questo pilastro non sia il pilastro stesso; Parabrahmam è una realtà incondizionata e assoluta e Mulaprakrti è una sorta di velo gettato su di essa. Parabrahmam in sé non può essere visto come realmente è. Il Logos lo vede attraverso un velo e tale velo è la potente estensione della materia cosmica. E’ la base di tutte le manifestazioni materiali del cosmo.MulaprakritiSlide12
Slide13

L’universo

,

nei

suoi infiniti

dettagli

e con le sue

meravigliose

leggi

, non è

venuto in esistenza per puro caso, né semplicemente grazie alle potenzialità racchiuse in Mulaprakrti, ma principalmente attraverso la sorgente una dell’energia e del potere che esistono nel cosmo e che abbiamo denominato Logos, l’unico rappresentante esistente del potere e della saggezza di Parabrahmam. La materia acquisisce tutti i suoi attributi e tutto il suo potere che, nel corso del tempo, conferiscono tali meravigliosi risultati durante l’evoluzione, grazie all’azione di questa luce che il Logos emana su Mulaprakrti. MulaprakritiSlide14

Vediamo

ora

che la prima manifestazione

di

Parabrahmam

è

una

Trinità

, la Trinità più elevata che siamo in grado di comprendere. Essa consiste di Mulaprakrti, Iswara o il Logos, e dell’energia conscia del Logos, che ne costituisce il potere e la luce; e qui abbiamo i tre principi sui quali l’intero cosmo sembra essere fondato. Prima di tutto abbiamo la materia; per seconda abbiamo la forza – in ogni caso, il fondamento di tutte le forze del cosmo; terzo abbiamo l’Ego o la radice una del Sé, del quale ogni altro genere di sé non è che la manifestazione o il riflesso.La Trinità più altaSlide15

La trinità di base

Mulaprakriti

MATERIA

Isvara

– Logos

EGO

Luce e Potere del Logos/Isvara

FORZA

FOHATSlide16

Dal punto in cui ci

troviamo

noi, sarà

molto

difficile

concepire

quale

genere

di

materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così dire, tra la materia oggettiva e il pensiero soggettivo di Eswara. Esso è chiamato, in vari testi buddisti, fohat ed è il solo strumento con il quale il Logos opera.La Trinità di baseSlide17

La Trinità di base

Mulaprakriti

MATERIA

Isvara

– Logos

EGO

Luce e Potere del Logos/Isvara

FORZA

FOHATSlide18

Catena del Karma

Mulaprakriti

Prakriti

Tamas

Rajas

Sattva

KARMA

Differenziazione & ManifestazioneSlide19
Slide20

L’approccio trans-himalayano

Le Stanze di DzyanSlide21

La

Dottrina

Segreta afferma…

che

esiste

un Principio

immutabile

,

omnipresente

, eterno, senza limiti sul quale ogni speculazione è impossibile, poichè trascende il potere dell’umana concezione e qualsiasi espressione o similitudine umana potrebbe solo diminuirlo. Esso è oltre ogni concezione e capacità del pensiero — per dirla con la Mandukya, “inconcepibile ed inesprimibile”.Prima Proposizione fondamentaleSlide22

Per

rendere

più chiare

queste

idee

al

lettore

in

generale

, specifichiamo con un postulato che esiste un’unica Realtà assoluta che precede ogni essere manifestato, condizionato. Tale causa Infinita ed Eterna […] è la radice senza radice di “tutto quello che era, è e che sarà”. Naturalmente essa è priva di tutti gli attributi ed essenzialmente non ha relazione alcuna con l’Essere manifesto, finito. Esso è “Esseità” piuttosto che Essere (Sat, in Sanskrito), ed è oltre ogni pensiero o speculazione.Prima Proposizione fondamentaleSlide23

Questa “

Esseità

” è

simboleggiata, nella

Dottrina

Segreta

, sotto due

aspetti

. Da

una

parte, Spazio assoluto astratto, che rappresenta la mera soggettività, quella cosa una che nessuna mente umana può né escludere da ogni concezione né concepire da se stessa. Dall’altra parte Moto assoluto astratto, che rappresenta la Coscienza Incondizionata. Perfino I nostri pensatori occidentali hanno dimostrato che per noi la Coscienza è inconcepibile, se non per quel che riguarda il cambiamento, e il moto è ciò che meglio simboleggia il cambiamento, sua caratteristica essenziale. Due aspetti assolutiSlide24

Quest’ultimo

aspetto

della Realtà Una è simboleggiato

anche dal

termine

“il Grande

Soffio

”,

immagine

sufficientemente efficace che non ha bisogno di ulteriori delucidazioni. Perciò, allora, il primo assioma fondamentale della Dottrina Segreta è questo Uno Assoluto metafisico – Esseità - simboleggiato dall’intelligenza finita come la Trinità teologica.Due aspetti assolutiSlide25

SPAZIO

ASTRATTO ASSOLUTO

MOTO

ASTRATTO ASSOLUTO

La Grande Madre

Il Grande

Soffio

Fondazione del

lato OGGETTIVO

Fondazione del

lato SOGGETTIVO

Sostanza radicale pre-cosmicaIdeazione pre-cosmicaSubstrato di MateriaFonte ed origine della ForzaRadice di tutta la manifestazione della MateriaRadice di tutta la coscienza individualeMateriaSpiritoDifferenziazione pre-cosmicaCOSMOGENESISlide26

Se

vogliamo

andare ancor

più

nel

metafisico

, la

classificazione

data qui delle Finalità Cosmiche, è più di convenienza che di totale accuratezza filosofica. All’inizio di un grande Manvantara, Parabrahm si manifesta come Mulaprakriti e poi come Logos. Questo Logos equivale alla “Mente Inconscia Universale,” etc., del panteismo occidentale. Esso costituisce la Base della parte soggettiva dell’Essere manifestato, ed è la fonte di tutte le manifestazioni della coscienza individuale. Mulaprakriti, o Sostanza Cosmica Primordiale, è il fondamento del lato oggettivo delle cose – la base di tutta l’evoluzione oggettiva e della Cosmogenesi. Slide27
Slide28

Grazzie

milleSlide29

Stanza 1 – La notte dell’Universo

Stanza 2 – L’idea della differenziazione

Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo

Stanza 4 – Le Gerarchie settenarieStanza 5 – Fohat – figlio delle Gerarchie settenarie

Stanza 6 – Il nostro mondo – crescita e sviluppo

Stanza 7 – I genitori dell’uomo sulla Terra

La progressione nelle StanzeSlide30

L’Eterna Genitrice, ravvolta nelle sue sempre invisibili Vesti, era rimasta sopita ancora una volta per Sette Eternità.

Sola l’Una Forma d’Esistenza si stendeva illimitata, infinita,

incausata

, nel sonno senza sogni e la Vita pulsava inconscia nello Spazio Universale, attraverso quella Onnipresenza che è percepita dall’Occhio aperto di

Dangma

.

Stanza 1 – La notte dell’UniversoSlide31

3.

L’Ora non era ancor scoccata; il Raggio non aveva ancora dardeggiato nel Germe; la

Mātripadma

non era ancora divenuta turgida.

4. Il Suo Cuore non s’era ancora aperto per lasciar entrare il Raggio Unico e quindi cadere, come il Tre nel Quattro, nel grembo di

Māyā

.

5. I Sette non erano ancor nati dalla Trama di Luce. La Tenebra sola era Padre, Madre,

Svabhāvat

; e

Svabhāvat

era nella Tenebra. 6. Questi Due sono il Germe, ed il Germe è Uno. L'Universo era tuttora celato nel Pensiero Divino e nel Seno Divino.Stanza 2 – L’idea della differenziazioneSlide32

1 … L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’Infinitudine. La Madre si gonfia, espandendosi dall’interno all’esterno, come il bocciolo del Loto.

2. La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’intero Universo ed il Germe, che dimora nella Tenebra, la Tenebra che alita sulle sopite Acque della Vita.

3. La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio solitario nelle Acque, nella Profondità-Madre.

Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide33

4. I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno, Sette all’esterno. L’Uovo Luminoso, che in se stesso è Tre, si coagula e si espande in Grumi bianco-latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli Abissi dell’Oceano della Vita.

5. La Radice rimane, la Luce rimane, i Grumi rimangono e ancora

Oeaohoo

è Uno.

6. La Radice della Vita era in ogni Goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco e Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; essa disparve nella propria Essenza, il Corpo di Fuoco e d’Acqua del Padre e della Madre.

Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide34

7.

Mira, o

Lanoo

, il Radioso Figlio dei Due, l’incomparabile Gloria fulgente, lo Spazio Brillante, Figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle Grandi Acque Tenebrose. E’

Oeaohoo

, il più Giovane, il ***. Egli

riluce come il Sole, egli è il Divino Drago Fiammeggiante della Saggezza; l’

Eka

è

Chatur

, e

Chatur prende a sé Tri e l’Unione produce i Sapta, in cui sono i Sette, che divengono i Tridasha, le Legioni e le Moltitudini. Miralo alzare il Velo e dispiegarlo dall’Oriente all’Occidente. Egli chiude fuori il Sopra e lascia il Sotto visibile quale la Grande Illusione. Egli segna i posti per i Risplendenti e tramuta il Superiore in un Mare di Fuoco senza rive e l’Uno Manifestato nelle Grandi Acque.Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide35

8. Dov’era il Germe e dov’era ora la Tenebra? Dov’è lo Spirito della Fiamma che arde nella tua Lampada, o

Lanoo

? Il Germe è Quello, e Quello è Luce, il Bianco Figlio Brillante dell’Oscuro Padre Nascosto.

9. La Luce è Fiamma Fredda e Fiamma è Fuoco, e Fuoco produce Calore, il quale dà Acqua, l’Acqua di Vita nella Gran Madre.

10. Padre-Madre tesse una Tela il cui lembo superiore è fissato allo Spirito, la Luce dell’Una Tenebra e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa Tela è l’Universo, intessuto delle Due Sostanze, fatte in Una, la quale è

Svabhāvat

.

Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide36

L’Acqua

è,

dappertutto

, simbolo dell’elemento

femminile

;

mater

, da cui la

lettera

M,

graficamente

deriva da glifo delle onde. E’ la matrice universale del “Grande Abisso”. Venere, la grande Vergine-Madre, sorge dalle onde del mare, e Cupido o Eros è suo figlio. Ma Venere è la tarda variante mitologica di Gaia (o Gaa), la Terra che, nel suo aspetto più elevato è la Natura (Prakriti), e metafisicamente Aditi ed infine Mulaprakriti, radice di Prakriti o suo noumeno.L’uovo del mondoSlide37

11.

Si espande quando l’Alito del Fuoco gli è sopra; si contrae quando l’Alito della Madre lo tocca. Allora i Figli si disgiungono e si disperdono, per ritornare nel seno della loro Madre, alla fine del Gran Giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi Figli si espandono e si contraggono attraverso i loro sé e nei propri Cuori; essi abbracciano l’Infinito.  

12. Allora

Svabhāvat

manda

Fohat

a consolidare gli Atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il

“Signore che Esiste di per Sé”

, ognuno a sua volta diviene un mondo.

Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide38

ProemioSlide39

La Forza

pertanto

non è sincronica con la prima oggettivazione

di

Mulaprakriti

.

Ma

siccome

, a parte

questo

, quest’ultima ‘è assolutamente e necessariamente inerte — una mera astrazione — non è necessario tessere una rete troppo fine di sottigliezze per quanto attiene l’ordine di successione delle finalità cosmiche. La Forza segue Mulaprakriti ma, senza la Forza, Mulaprakriti non può fare niente per tutti gli scopi e le intenzioni pratiche.Slide40
Slide41

Chimica occulta

Ricerche chiaroveggenti sulla Materia

fatte da Annie Besant e Charles LeadbeaterSlide42

L’ipotesi

scientifica

è che

tutto

lo

spazio

sia

pieno

di una sostanza chiamata etere. […]Diamo per il momento a questa sostanza il nome di koilon, poichè riempie quello che noi abitualmente definiamo spazio vuoto. Quello che Mulaprakriti o “materia-genitrice" è per l’inconcepibile totalità degli universi, il koilon è per il nostro universo in particolare – non solo per il nostro sistema solare, ma per quella vasta unità che include tutti i soli visibili. Tra il koilon e Mulaprakriti ci dovrebbero essere davvero molti livelli, ma non siamo in grado, al momento presente, di stimarne il numero o di saperne alcunché.Koilon – etere dello spazioSlide43

Cos’è... o meno la materia

La

vera

essenza

e il

fulcro

dell’intera

concezione

è che ciò che noi chiamiamo materia non è il koilon, ma la sua assenza. Così, per comprendere le condizioni reali dobbiamo modificare le nostre idee di spazio e materia, modificarle quasi fino al punto da invertire la nostra terminologia. Il vuoto è diventato solido e quel che era solido è diventato vuoto.Slide44

Quale

allora

ne è il

reale contenuto, la

tremenda

forza

che

può

soffiare delle bolle in un materiale di densità infinita? Cosa, se non il potere creativo del Logos, il Soffio che Egli alita nelle acque dello spazio quando desidera che inizi la manifestazione? Queste bolle infinitesimali sono i “buchi” che “Fohat scava nello spazio”; il Logos stesso li riempie e li mantiene in esistenza nonostante la pressione del koilon, poichè Egli stesso è in essi. Tali unità di forza sono i mattoni che Egli usa per costruire il suo universo, e tutto quello che chiamiamo materia, quale che sia il piano, alto o basso, è composto da questo, e pertanto è divino nella sua vera essenza.

Dal koilon ….Slide45

Alle spirille ….Slide46

All’atomo fisico ultimoSlide47

Positivo e negativoSlide48

L’Eterna genitrice per noi

Di nuovo dall’Uno ai Molti e ritorno Slide49

Avere una base ultima, un terreno esistenziale che ci porti in contatto con il nostro nucleo.

Noi e tutte le forme di vita siamo intrinsecamente il terreno della doppia origine Padre-Madre.

La storia delle nostre potenzialirà e capacità giace nella Unione delle cose e non nella separazione.

Questo vale per tutto ed ogni cosa.

Amplia la nostra prospettiva anche in questioni molto attuali.

Nelle nostre meditazioniSlide50

Poema finaleSlide51

Thank

youSlide52

Meditazione Slide53

Primo, il

concetto

di UNITA’

attraverso l’Espansione nello

spazio

e

l’infinito

nel

Tempo . 

(con o

senza autoidentificazione)Slide54

Movimento della vita come un’Unità – movimento della vita e movimento del pensiero.

Riflessione sul nostro divenire.

In che modo siamo collegati alla Divina Genitrice, la sostanza di base, planetaria o perfino cosmica?

Come possiamo sperimentare ciò? Gli stati della materia?La divinità in tutto e in ogni cosa, qui ed ora e in ogni momento dell’esperienza e in ogni esperienza?

Forza di volontà negativa.

Semi di meditazioneSlide55

CWL

Mulaprakriti

, la

radice

della

materia

; non

quella

materia

che conosciamo, ma quale essenza potenziale della materia; non spazio, ma la parte interiore dello spazio, quella da cui tutto procede, l’elemento che contiene la Deità, di cui lo spazio è una manifestazione.Slide56

Questo

è

vero

in riferimento alla bellissima imagine cristiana

di Maria

Vergine

Benedetta

. Ci

sono

tre diverse idee, nel modo comune di pensarla.1. La storia della madre del discepolo Gesù; ciò che Ella era e ciò che divenne successivamente.2. L’oceano della materia vergine, il Grande Abisso, l’acqua sulla cui superficie lo Spirito di Dio si muoveva.3. L’aspetto femminile della Deità.CWLSlide57

Dal punto di vista

occulto

, la

più grande

gloria

per

una

donna non è

diventare

un leader

nella [35] società e neppure ottenere una laurea importante e vivere in un appartamento in sprezzante isolamento, ma fornire dei veicoli a quegli ego che stanno per incarnarsi e governare una casa nella quale i suoi bambini possano imparare a vivere in modo adeguato e sereno la loro vita e a compiere nel mondo quel che è stato loro assegnato. E questa sua funzione non è considerata come qualcosa da nascondere e da negare, qualcosa di cui quasi vergognarsi, ma come la più grande gloria dell’incarnazione femminile, la grande opportunità che hanno le donne e non gli uomini. Gli uomini hanno altre opportunità, ma quel privilegio davvero meraviglioso della maternità non appartiene loro

.

Sono

le

donne

a fare

questo

grande

lavoro

che

aiuta

il

mondo

con la

continuazione

della

razza

ed

esse

lo

fanno

a

costo

di

sofferenze

tali

che

noi

uomini

non possiamo

neanche

concepire

.

CWLSlide58

Questa

luce

che proviene dal Logos è

chiamata

,

nella

Bhagavad Gita,

Daiviprakrti

;

è la

Sophia degli gnostici e lo Spirito Santo dei Cristiani. […] E’, d’altra parte, Parabrahmam manifestato e lo Spirito Santo nella sua prima emanazione attraverso il Cristo. La ragione per cui è chiamato la madre del Cristo è questa: quando il Cristo si manifesta nell’uomo, come suo Salvatore è, come era, dal grembo di questa luce divina, che nasce.La Luce del LogosSlide59

Parabrahmam

,

dopo

essere apparso, da

una

parte come Ego, e

dall’altra

come

Mulaprakrti

,

agisce

come energia una attraverso il Logos. Vi spiegherò quello che intendo dire con questo “agire attraverso il Logos” con una similitudine. […] Per esempio, il sole può essere comparato con il Logos; la luce ed il calore irradiano da esso, ma il suo calore e la sua energia esistono, in qualche condizione sconosciuta, nello spazio e sono diffusi attraverso lo spazio come luce e calore visibile attraverso la sua strumentalità. Così consideravano il sole gli antichi filosofi. Allo stesso modo Parabrahmam irradia dal Logos e manifesta se stesso come la luce e l’energia del Logos.Luce ed EnergiaSlide60

Gli

attributi

non originano da Parabrahmam

stesso

, ma da

Mulaprakrti

,

che

ne è il

velo. Mulaprakrti è il velo di Parabrahmam. Non è Parabrahmam stesso, ma semplicemente il suo aspetto. E’ puramente fenomenico e senza dubbio è ben più tenace di ogni altro genere di esistenza oggettiva. Essendo la prima modalità o manifestazione della sola assoluta ed incondizionata realtà, sembra essere il fondamento di tutte le manifestazioni successive. MulaprakritiSlide61

Dunque

fin qui

siamo

arrivati a, prima di

tutto

,

Parabrahmam

; in secondo

luogo

a

Eswara

; terzo, alla luce che si manifesta attraverso Eswara, che nella Bhagavad Gita è chiamata Daiviprakrti e infine a quella Mulaprakrti che sembra essere, come ho detto, un velo gettato su Parabrahmam. Ora, la creazione o evoluzione è iniziata con l’energia intellettuale del Logos. … dal punto in cui ci troviamo noi, sarà molto difficile concepire quale genere di materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così

dire,

tra

la

materia

oggettiva

e il

pensiero

soggettivo

di

Eswara

. Esso è

chiamato

, in

vari

testi

buddisti

,

fohat

ed è il solo

strumento

con il quale il

Logos

opera.

La Trinità di base