Seminario Teosofico di Ascona Svizzera 2426 marzo 2017 Libertà di pensiero Dottrina Segreta due sistemi di base del pensiero Altri sistemi di pensiero incorporati quali cabala gnosi platonismo zoroastrismo islamismo scienza dellepoca ID: 751774
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Slide1
L’Eterna Genitrice
Dall’Uno ai Molti
Seminario Teosofico di Ascona - Svizzera, 24-26 marzo 2017Slide2Slide3
Libertà di pensiero
Dottrina Segreta – due sistemi di base del pensiero
Altri sistemi di pensiero incorporati, quali cabala, gnosi, platonismo, zoroastrismo, islamismo, scienza dell’epoca ...
Principali fonti attualiMeditazione
PremessaSlide4
Due sistemi di base del pensieroSlide5
Due sistemi di base del pensiero
TRANS-HIMALAYANO
CIS-HIMALAYANO
Helena
Petrovna
Blavatsky
Tallapragada
Subba
Row
~ Buddismo esoterico tibetano
~ esoterismo
indu, bramanico
Tantra buddisti, Stanze di Dzyan
Veda,
Advaita Vedanta, Upanishad
Swabhavat ma anche Sunyata e Spazio Universale
MulaprakritiSlide6
L’approccio cis-himalayanoSlide7
Il primo principio, o piuttosto il primo
postulato
che devo
fissare
, è
l’esistenza
di
ciò
che
viene definito Parabrahmam. […] I vari credo hanno adottato teorie diverse per quanto attiene la natura di questa Causa Prima. Tutte le dispute settarie e le differenze sono sorte non da una diversità di opinioni sull’esistenza della Causa Prima, ma dalle differenze degli attributi che l’intelletto umano ha costantemente cercato di conferirvi. E’ possibile conoscere qualcosa riguardo alla Causa Prima? Senza dubbio è possibile, come è possibile conoscere tutto quanto attiene alla sua manifestazione, sebbene sia quasi impossibile, per la conoscenza umana, penetrare nella sua essenza più profonda e dire cosa sia realmente in sé.Tutti I filosofi religiosi sono d’accordo nell’affermare che questa Causa Prima è onnipresente ed eterna.
L’inizio – il Primo principioSlide8
L’emergere del Logos
Ora,
questo
Parabrahmam
che
esiste
prima di
tutte
le cose nel cosmo, è l’essenza una da cui viene in esistenza un centro di energia, che d’ora in poi chiamerò Logos.Slide9
E’ il primo
jñatha
, o
l’ego nel
cosmo
, e
ogni
altro
ego e
ogni
altro sé non sono altro che il suo riflesso o manifestazione. Nella sua natura più profonda non è inconoscibile come Parabrahmam, ma è oggetto della conoscenza più elevata che l’uomo sia capace di acquisire. E’ il grande mistero del cosmo, in riferimento al quale tutte le iniziazioni e tutti i sistemi filosofici sono stati concepiti. Il LogosSlide10
Dal
suo
punto di vista
oggettivo, Parabrahmam
appare
ad
esso
[il Logos] come
Mulaprakrti
. Per
favore
tenete questo in mente e cercate di comprendere le mie parole, poichè qui c’è la radice di tutte le difficoltà che i vari scrittori di filosofia vedantina hanno incontrato con i concetti di Purusha e Prakrti. Naturalmente, questa Mulaprakrti è determinante per noi. MulaprakritiSlide11
Questa
Mulaprakrti
non è più Parabrahmam
di
quanto
l’insieme
di
attributi
di questo pilastro non sia il pilastro stesso; Parabrahmam è una realtà incondizionata e assoluta e Mulaprakrti è una sorta di velo gettato su di essa. Parabrahmam in sé non può essere visto come realmente è. Il Logos lo vede attraverso un velo e tale velo è la potente estensione della materia cosmica. E’ la base di tutte le manifestazioni materiali del cosmo.MulaprakritiSlide12Slide13
L’universo
,
nei
suoi infiniti
dettagli
e con le sue
meravigliose
leggi
, non è
venuto in esistenza per puro caso, né semplicemente grazie alle potenzialità racchiuse in Mulaprakrti, ma principalmente attraverso la sorgente una dell’energia e del potere che esistono nel cosmo e che abbiamo denominato Logos, l’unico rappresentante esistente del potere e della saggezza di Parabrahmam. La materia acquisisce tutti i suoi attributi e tutto il suo potere che, nel corso del tempo, conferiscono tali meravigliosi risultati durante l’evoluzione, grazie all’azione di questa luce che il Logos emana su Mulaprakrti. MulaprakritiSlide14
Vediamo
ora
che la prima manifestazione
di
Parabrahmam
è
una
Trinità
, la Trinità più elevata che siamo in grado di comprendere. Essa consiste di Mulaprakrti, Iswara o il Logos, e dell’energia conscia del Logos, che ne costituisce il potere e la luce; e qui abbiamo i tre principi sui quali l’intero cosmo sembra essere fondato. Prima di tutto abbiamo la materia; per seconda abbiamo la forza – in ogni caso, il fondamento di tutte le forze del cosmo; terzo abbiamo l’Ego o la radice una del Sé, del quale ogni altro genere di sé non è che la manifestazione o il riflesso.La Trinità più altaSlide15
La trinità di base
Mulaprakriti
MATERIA
Isvara
– Logos
EGO
Luce e Potere del Logos/Isvara
FORZA
FOHATSlide16
Dal punto in cui ci
troviamo
noi, sarà
molto
difficile
concepire
quale
genere
di
materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così dire, tra la materia oggettiva e il pensiero soggettivo di Eswara. Esso è chiamato, in vari testi buddisti, fohat ed è il solo strumento con il quale il Logos opera.La Trinità di baseSlide17
La Trinità di base
Mulaprakriti
MATERIA
Isvara
– Logos
EGO
Luce e Potere del Logos/Isvara
FORZA
FOHATSlide18
Catena del Karma
Mulaprakriti
Prakriti
Tamas
Rajas
Sattva
KARMA
Differenziazione & ManifestazioneSlide19Slide20
L’approccio trans-himalayano
Le Stanze di DzyanSlide21
La
Dottrina
Segreta afferma…
che
esiste
un Principio
immutabile
,
omnipresente
, eterno, senza limiti sul quale ogni speculazione è impossibile, poichè trascende il potere dell’umana concezione e qualsiasi espressione o similitudine umana potrebbe solo diminuirlo. Esso è oltre ogni concezione e capacità del pensiero — per dirla con la Mandukya, “inconcepibile ed inesprimibile”.Prima Proposizione fondamentaleSlide22
Per
rendere
più chiare
queste
idee
al
lettore
in
generale
, specifichiamo con un postulato che esiste un’unica Realtà assoluta che precede ogni essere manifestato, condizionato. Tale causa Infinita ed Eterna […] è la radice senza radice di “tutto quello che era, è e che sarà”. Naturalmente essa è priva di tutti gli attributi ed essenzialmente non ha relazione alcuna con l’Essere manifesto, finito. Esso è “Esseità” piuttosto che Essere (Sat, in Sanskrito), ed è oltre ogni pensiero o speculazione.Prima Proposizione fondamentaleSlide23
Questa “
Esseità
” è
simboleggiata, nella
Dottrina
Segreta
, sotto due
aspetti
. Da
una
parte, Spazio assoluto astratto, che rappresenta la mera soggettività, quella cosa una che nessuna mente umana può né escludere da ogni concezione né concepire da se stessa. Dall’altra parte Moto assoluto astratto, che rappresenta la Coscienza Incondizionata. Perfino I nostri pensatori occidentali hanno dimostrato che per noi la Coscienza è inconcepibile, se non per quel che riguarda il cambiamento, e il moto è ciò che meglio simboleggia il cambiamento, sua caratteristica essenziale. Due aspetti assolutiSlide24
Quest’ultimo
aspetto
della Realtà Una è simboleggiato
anche dal
termine
“il Grande
Soffio
”,
immagine
sufficientemente efficace che non ha bisogno di ulteriori delucidazioni. Perciò, allora, il primo assioma fondamentale della Dottrina Segreta è questo Uno Assoluto metafisico – Esseità - simboleggiato dall’intelligenza finita come la Trinità teologica.Due aspetti assolutiSlide25
SPAZIO
ASTRATTO ASSOLUTO
MOTO
ASTRATTO ASSOLUTO
La Grande Madre
Il Grande
Soffio
Fondazione del
lato OGGETTIVO
Fondazione del
lato SOGGETTIVO
Sostanza radicale pre-cosmicaIdeazione pre-cosmicaSubstrato di MateriaFonte ed origine della ForzaRadice di tutta la manifestazione della MateriaRadice di tutta la coscienza individualeMateriaSpiritoDifferenziazione pre-cosmicaCOSMOGENESISlide26
Se
vogliamo
andare ancor
più
nel
metafisico
, la
classificazione
data qui delle Finalità Cosmiche, è più di convenienza che di totale accuratezza filosofica. All’inizio di un grande Manvantara, Parabrahm si manifesta come Mulaprakriti e poi come Logos. Questo Logos equivale alla “Mente Inconscia Universale,” etc., del panteismo occidentale. Esso costituisce la Base della parte soggettiva dell’Essere manifestato, ed è la fonte di tutte le manifestazioni della coscienza individuale. Mulaprakriti, o Sostanza Cosmica Primordiale, è il fondamento del lato oggettivo delle cose – la base di tutta l’evoluzione oggettiva e della Cosmogenesi. Slide27Slide28
Grazzie
milleSlide29
Stanza 1 – La notte dell’Universo
Stanza 2 – L’idea della differenziazione
Stanza 3 – Il risveglio del Cosmo
Stanza 4 – Le Gerarchie settenarieStanza 5 – Fohat – figlio delle Gerarchie settenarie
Stanza 6 – Il nostro mondo – crescita e sviluppo
Stanza 7 – I genitori dell’uomo sulla Terra
La progressione nelle StanzeSlide30
L’Eterna Genitrice, ravvolta nelle sue sempre invisibili Vesti, era rimasta sopita ancora una volta per Sette Eternità.
…
Sola l’Una Forma d’Esistenza si stendeva illimitata, infinita,
incausata
, nel sonno senza sogni e la Vita pulsava inconscia nello Spazio Universale, attraverso quella Onnipresenza che è percepita dall’Occhio aperto di
Dangma
.
Stanza 1 – La notte dell’UniversoSlide31
3.
L’Ora non era ancor scoccata; il Raggio non aveva ancora dardeggiato nel Germe; la
Mātripadma
non era ancora divenuta turgida.
4. Il Suo Cuore non s’era ancora aperto per lasciar entrare il Raggio Unico e quindi cadere, come il Tre nel Quattro, nel grembo di
Māyā
.
5. I Sette non erano ancor nati dalla Trama di Luce. La Tenebra sola era Padre, Madre,
Svabhāvat
; e
Svabhāvat
era nella Tenebra. 6. Questi Due sono il Germe, ed il Germe è Uno. L'Universo era tuttora celato nel Pensiero Divino e nel Seno Divino.Stanza 2 – L’idea della differenziazioneSlide32
1 … L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’Infinitudine. La Madre si gonfia, espandendosi dall’interno all’esterno, come il bocciolo del Loto.
2. La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’intero Universo ed il Germe, che dimora nella Tenebra, la Tenebra che alita sulle sopite Acque della Vita.
3. La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio solitario nelle Acque, nella Profondità-Madre.
Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide33
4. I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno, Sette all’esterno. L’Uovo Luminoso, che in se stesso è Tre, si coagula e si espande in Grumi bianco-latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli Abissi dell’Oceano della Vita.
5. La Radice rimane, la Luce rimane, i Grumi rimangono e ancora
Oeaohoo
è Uno.
6. La Radice della Vita era in ogni Goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco e Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; essa disparve nella propria Essenza, il Corpo di Fuoco e d’Acqua del Padre e della Madre.
Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide34
7.
Mira, o
Lanoo
, il Radioso Figlio dei Due, l’incomparabile Gloria fulgente, lo Spazio Brillante, Figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle Grandi Acque Tenebrose. E’
Oeaohoo
, il più Giovane, il ***. Egli
riluce come il Sole, egli è il Divino Drago Fiammeggiante della Saggezza; l’
Eka
è
Chatur
, e
Chatur prende a sé Tri e l’Unione produce i Sapta, in cui sono i Sette, che divengono i Tridasha, le Legioni e le Moltitudini. Miralo alzare il Velo e dispiegarlo dall’Oriente all’Occidente. Egli chiude fuori il Sopra e lascia il Sotto visibile quale la Grande Illusione. Egli segna i posti per i Risplendenti e tramuta il Superiore in un Mare di Fuoco senza rive e l’Uno Manifestato nelle Grandi Acque.Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide35
8. Dov’era il Germe e dov’era ora la Tenebra? Dov’è lo Spirito della Fiamma che arde nella tua Lampada, o
Lanoo
? Il Germe è Quello, e Quello è Luce, il Bianco Figlio Brillante dell’Oscuro Padre Nascosto.
9. La Luce è Fiamma Fredda e Fiamma è Fuoco, e Fuoco produce Calore, il quale dà Acqua, l’Acqua di Vita nella Gran Madre.
10. Padre-Madre tesse una Tela il cui lembo superiore è fissato allo Spirito, la Luce dell’Una Tenebra e l’inferiore al suo estremo oscuro, la Materia; e questa Tela è l’Universo, intessuto delle Due Sostanze, fatte in Una, la quale è
Svabhāvat
.
Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide36
L’Acqua
è,
dappertutto
, simbolo dell’elemento
femminile
;
mater
, da cui la
lettera
M,
graficamente
deriva da glifo delle onde. E’ la matrice universale del “Grande Abisso”. Venere, la grande Vergine-Madre, sorge dalle onde del mare, e Cupido o Eros è suo figlio. Ma Venere è la tarda variante mitologica di Gaia (o Gaa), la Terra che, nel suo aspetto più elevato è la Natura (Prakriti), e metafisicamente Aditi ed infine Mulaprakriti, radice di Prakriti o suo noumeno.L’uovo del mondoSlide37
11.
Si espande quando l’Alito del Fuoco gli è sopra; si contrae quando l’Alito della Madre lo tocca. Allora i Figli si disgiungono e si disperdono, per ritornare nel seno della loro Madre, alla fine del Gran Giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi Figli si espandono e si contraggono attraverso i loro sé e nei propri Cuori; essi abbracciano l’Infinito.
12. Allora
Svabhāvat
manda
Fohat
a consolidare gli Atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il
“Signore che Esiste di per Sé”
, ognuno a sua volta diviene un mondo.
Stanza 3 – Il risveglio del CosmoSlide38
ProemioSlide39
La Forza
pertanto
non è sincronica con la prima oggettivazione
di
Mulaprakriti
.
Ma
siccome
, a parte
questo
, quest’ultima ‘è assolutamente e necessariamente inerte — una mera astrazione — non è necessario tessere una rete troppo fine di sottigliezze per quanto attiene l’ordine di successione delle finalità cosmiche. La Forza segue Mulaprakriti ma, senza la Forza, Mulaprakriti non può fare niente per tutti gli scopi e le intenzioni pratiche.Slide40Slide41
Chimica occulta
Ricerche chiaroveggenti sulla Materia
fatte da Annie Besant e Charles LeadbeaterSlide42
L’ipotesi
scientifica
è che
tutto
lo
spazio
sia
pieno
di una sostanza chiamata etere. […]Diamo per il momento a questa sostanza il nome di koilon, poichè riempie quello che noi abitualmente definiamo spazio vuoto. Quello che Mulaprakriti o “materia-genitrice" è per l’inconcepibile totalità degli universi, il koilon è per il nostro universo in particolare – non solo per il nostro sistema solare, ma per quella vasta unità che include tutti i soli visibili. Tra il koilon e Mulaprakriti ci dovrebbero essere davvero molti livelli, ma non siamo in grado, al momento presente, di stimarne il numero o di saperne alcunché.Koilon – etere dello spazioSlide43
Cos’è... o meno la materia
La
vera
essenza
e il
fulcro
dell’intera
concezione
è che ciò che noi chiamiamo materia non è il koilon, ma la sua assenza. Così, per comprendere le condizioni reali dobbiamo modificare le nostre idee di spazio e materia, modificarle quasi fino al punto da invertire la nostra terminologia. Il vuoto è diventato solido e quel che era solido è diventato vuoto.Slide44
Quale
allora
ne è il
reale contenuto, la
tremenda
forza
che
può
soffiare delle bolle in un materiale di densità infinita? Cosa, se non il potere creativo del Logos, il Soffio che Egli alita nelle acque dello spazio quando desidera che inizi la manifestazione? Queste bolle infinitesimali sono i “buchi” che “Fohat scava nello spazio”; il Logos stesso li riempie e li mantiene in esistenza nonostante la pressione del koilon, poichè Egli stesso è in essi. Tali unità di forza sono i mattoni che Egli usa per costruire il suo universo, e tutto quello che chiamiamo materia, quale che sia il piano, alto o basso, è composto da questo, e pertanto è divino nella sua vera essenza.
Dal koilon ….Slide45
Alle spirille ….Slide46
All’atomo fisico ultimoSlide47
Positivo e negativoSlide48
L’Eterna genitrice per noi
Di nuovo dall’Uno ai Molti e ritorno Slide49
Avere una base ultima, un terreno esistenziale che ci porti in contatto con il nostro nucleo.
Noi e tutte le forme di vita siamo intrinsecamente il terreno della doppia origine Padre-Madre.
La storia delle nostre potenzialirà e capacità giace nella Unione delle cose e non nella separazione.
Questo vale per tutto ed ogni cosa.
Amplia la nostra prospettiva anche in questioni molto attuali.
Nelle nostre meditazioniSlide50
Poema finaleSlide51
Thank
youSlide52
Meditazione Slide53
Primo, il
concetto
di UNITA’
attraverso l’Espansione nello
spazio
e
l’infinito
nel
Tempo .
(con o
senza autoidentificazione)Slide54
Movimento della vita come un’Unità – movimento della vita e movimento del pensiero.
Riflessione sul nostro divenire.
In che modo siamo collegati alla Divina Genitrice, la sostanza di base, planetaria o perfino cosmica?
Come possiamo sperimentare ciò? Gli stati della materia?La divinità in tutto e in ogni cosa, qui ed ora e in ogni momento dell’esperienza e in ogni esperienza?
Forza di volontà negativa.
Semi di meditazioneSlide55
CWL
Mulaprakriti
, la
radice
della
materia
; non
quella
materia
che conosciamo, ma quale essenza potenziale della materia; non spazio, ma la parte interiore dello spazio, quella da cui tutto procede, l’elemento che contiene la Deità, di cui lo spazio è una manifestazione.Slide56
Questo
è
vero
in riferimento alla bellissima imagine cristiana
di Maria
Vergine
Benedetta
. Ci
sono
tre diverse idee, nel modo comune di pensarla.1. La storia della madre del discepolo Gesù; ciò che Ella era e ciò che divenne successivamente.2. L’oceano della materia vergine, il Grande Abisso, l’acqua sulla cui superficie lo Spirito di Dio si muoveva.3. L’aspetto femminile della Deità.CWLSlide57
Dal punto di vista
occulto
, la
più grande
gloria
per
una
donna non è
diventare
un leader
nella [35] società e neppure ottenere una laurea importante e vivere in un appartamento in sprezzante isolamento, ma fornire dei veicoli a quegli ego che stanno per incarnarsi e governare una casa nella quale i suoi bambini possano imparare a vivere in modo adeguato e sereno la loro vita e a compiere nel mondo quel che è stato loro assegnato. E questa sua funzione non è considerata come qualcosa da nascondere e da negare, qualcosa di cui quasi vergognarsi, ma come la più grande gloria dell’incarnazione femminile, la grande opportunità che hanno le donne e non gli uomini. Gli uomini hanno altre opportunità, ma quel privilegio davvero meraviglioso della maternità non appartiene loro
.
Sono
le
donne
a fare
questo
grande
lavoro
che
aiuta
il
mondo
con la
continuazione
della
razza
ed
esse
lo
fanno
a
costo
di
sofferenze
tali
che
noi
uomini
non possiamo
neanche
concepire
.
CWLSlide58
Questa
luce
che proviene dal Logos è
chiamata
,
nella
Bhagavad Gita,
Daiviprakrti
;
è la
Sophia degli gnostici e lo Spirito Santo dei Cristiani. […] E’, d’altra parte, Parabrahmam manifestato e lo Spirito Santo nella sua prima emanazione attraverso il Cristo. La ragione per cui è chiamato la madre del Cristo è questa: quando il Cristo si manifesta nell’uomo, come suo Salvatore è, come era, dal grembo di questa luce divina, che nasce.La Luce del LogosSlide59
Parabrahmam
,
dopo
essere apparso, da
una
parte come Ego, e
dall’altra
come
Mulaprakrti
,
agisce
come energia una attraverso il Logos. Vi spiegherò quello che intendo dire con questo “agire attraverso il Logos” con una similitudine. […] Per esempio, il sole può essere comparato con il Logos; la luce ed il calore irradiano da esso, ma il suo calore e la sua energia esistono, in qualche condizione sconosciuta, nello spazio e sono diffusi attraverso lo spazio come luce e calore visibile attraverso la sua strumentalità. Così consideravano il sole gli antichi filosofi. Allo stesso modo Parabrahmam irradia dal Logos e manifesta se stesso come la luce e l’energia del Logos.Luce ed EnergiaSlide60
Gli
attributi
non originano da Parabrahmam
stesso
, ma da
Mulaprakrti
,
che
ne è il
velo. Mulaprakrti è il velo di Parabrahmam. Non è Parabrahmam stesso, ma semplicemente il suo aspetto. E’ puramente fenomenico e senza dubbio è ben più tenace di ogni altro genere di esistenza oggettiva. Essendo la prima modalità o manifestazione della sola assoluta ed incondizionata realtà, sembra essere il fondamento di tutte le manifestazioni successive. MulaprakritiSlide61
Dunque
fin qui
siamo
arrivati a, prima di
tutto
,
Parabrahmam
; in secondo
luogo
a
Eswara
; terzo, alla luce che si manifesta attraverso Eswara, che nella Bhagavad Gita è chiamata Daiviprakrti e infine a quella Mulaprakrti che sembra essere, come ho detto, un velo gettato su Parabrahmam. Ora, la creazione o evoluzione è iniziata con l’energia intellettuale del Logos. … dal punto in cui ci troviamo noi, sarà molto difficile concepire quale genere di materia possa essere stata quella che non ha nessuna di quelle tendenze comunemente associate a tutti i tipi di materia e che solamente acquisisce tutte le varie proprietà manifestate da essa nel ricevere, come era, questa luce ed energia dal Logos. Questa luce del Logos è il legame, per così
dire,
tra
la
materia
oggettiva
e il
pensiero
soggettivo
di
Eswara
. Esso è
chiamato
, in
vari
testi
buddisti
,
fohat
ed è il solo
strumento
con il quale il
Logos
opera.
La Trinità di base