Sacramento dellEucarestia Nel giorno che chiamano giorno del Sole da parte di tutti quelli che abitano sia nelle città sia nelle campagne si fa un raduno in uno stesso luogo e ID: 759943
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Slide1
Un percorso mistagogico
Il
Sacramento dell’Eucarestia
Slide2«Nel giorno che chiamano “[giorno] del Sole”, da parte di tutti quelli che abitano sia nelle città sia nelle campagne si fa un raduno in uno stesso luogo, e si leggono le memorie degli Apostoli oppure gli scritti dei Profeti, finché il tempo lo consente. Poi, una volta che il Lettore ha terminato, Colui che presiede con un discorso ammonisce ed esorta all’imitazione di queste belle cose. Poi ci alziamo tutti insieme ed eleviamo suppliche.
Il giorno del Signore
RADUNO LITURGICO
LITURGIA
DELLA PAROLA
OMELIA
PREGHIERA DEI FEDELI
Slide3Allora, non appena abbiamo terminato la supplica, come già dicemmo, si porta del pane e del vino e dell’acqua, e Colui che presiede innalza in pari tempo suppliche e azioni di grazie quanta è la sua forza, e il popolo approva per acclamazione dicendo l’Amen! Quindi gli elementi sui quali sono state rese grazie vengono distribuiti e sono ricevuti da ognuno; e per mezzo dei diaconi ne viene mandata parte anche a coloro che non sono stati presenti.
Il giorno del Signore
OFFERTORIO
PREGHIERA EUCARISTICA
COMUNIONE
Slide4Coloro poi che sono nell’abbondanza, e vogliono [dare], dànno a discrezione quello che ognuno vuole, e quanto è raccolto viene depositato presso colui che presiede; ed egli stesso presta soccorso agli orfani e alle vedove, e a coloro che sono trascurati per malattia o per altra causa, e a quelli che sono in carcere, e a coloro che soggiornano come stranieri: in poche parole, [egli] si fa provveditore per tutti quelli che sono nella necessità». Giustino, Prima Apologia 67,3-6
Il giorno del Signore
IMPEGNO ETICO E CONGEDO
Slide5Praenotanda
8. La Messa è costituita da due parti, la «liturgia della Parola» e la «liturgia
Eucaristica
»; esse son così strettamente congiunte tra di loro da formare un unico atto di culto
16
. Nella Messa, infatti, viene imbandita tanto la mensa della
Parola
di Dio quanto la mensa del Corpo di Cristo, e i fedeli ne ricevono istruzione e ristoro
17
. Ci sono inoltre alcuni riti che iniziano e altri che concludono la celebrazione.
Slide6Slide7Riti di Introduzione
Praenotanda
del Rito della Messa
Slide8Praenotanda
A
) RITI
DI
INTRODUZIONE
24. Le parti che precedono la liturgia della Parola, cioè l'introito, il saluto, l'atto penitenziale, il Kyrie eleison, il Gloria e l'orazione (o colletta), hanno un carattere di inizio, di introduzione e di preparazione.
Scopo
di questi riti è che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità, e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l'Eucaristia.
Slide9Praenotanda
L'introito
25.
Quando il popolo è riunito, mentre il sacerdote fa il suo ingresso con i ministri, si inizia il canto d'ingresso. La funzione propria di questo canto è quella di dare inizio alla celebrazione, favorire l'unione dei fedeli riuniti, introdurre il loro spirito nel mistero del tempo liturgico o della festività, e accompagnare la processione del sacerdote e dei ministri.
Slide10Praenotanda
Saluto
all'altare e al popolo radunato
27
. Giunti in presbiterio, il sacerdote e i ministri salutano l'altare. In segno di venerazione, il sacerdote e il diacono lo baciano e il sacerdote lo può incensare
secondo l'opportunità
.
28
. Terminato il canto d'ingresso, il sacerdote e tutta l'assemblea si segnano col segno di croce. Poi il sacerdote con il saluto annunzia alla comunità riunita la presenza del Signore.
Slide11Raduno liturgico
«Il vescovo non incomincia a dire nulla al popolo,
se prima non ha salutato
il popolo nel nome di Dio»
(OTTATO
DI
MILEVI vescovo, 4º sec
.)
«
Ordiniamo che
al saluto del sacerdote si dia la
conveniente
risposta
; e che non siano
solamente
i
chierici e
le donne consacrate a Dio a rispondere al
sacerdote, ma
tutto il popolo deve rispondere devotamente con voce unanime
»
(
UN CONCILIO del 6º sec
.)
Slide12Raduno liturgico
«
Occorre quindi accogliere il saluto del celebrante con grande desiderio. Non si può respingere questo annuncio di pace.
È per te che siede il presbitero
;
è per te che sta là il maestro, con fatica e travaglio
. Quale scusa potrai dunque avere, se non hai neppure il coraggio di ascoltarlo mentre saluta? Perciò nessuno sia trascurato,
nessuno
sia-con-la-testa-nelle-nuvole
mentre entrano i sacerdoti e maestri. Non piccola infatti è la pena che attende quelli che si comportano in questo modo! Preferirei essere disprezzato mille volte entrando in una delle vostre case, piuttosto che non essere ascoltato mentre do il saluto di pace»
(GIOVANNI CRISOSTOMO vescovo, † 407
)
Slide13Praenotanda
Atto penitenziale e Kyrie
29
. Salutato il popolo, il sacerdote, o un altro ministro che ne sia capace, può fare una brevissima introduzione alla Messa del giorno. Quindi il sacerdote invita all'atto penitenziale, che viene compiuto da tutta la comunità mediante la confessione generale, e si conclude con l'assoluzione del sacerdote.
30
. Dopo l'atto penitenziale ha inizio il Kyrie eleison, a meno che non sia già stato detto durante l'atto penitenziale.
Slide14Praenotanda
Gloria in
excelsis
31
. Il Gloria è un inno antichissimo e venerabile con il quale la Chiesa, radunata nello Spirito Santo, glorifica e supplica Dio Padre e l'Agnello. Viene cantato da tutta l'assemblea, o dal popolo alternativamente con la
schola
oppure dalla
schola
.
Se non lo si canta, viene recitato da tutti, insieme o alternativamente.
Slide15Praenotanda
Orazione conclusiva
(
o colletta)
32.
Quindi
il sacerdote dice l'orazione, chiamata comunemente «colletta». Per mezzo di essa viene espresso il carattere della celebrazione e con le parole del sacerdote si rivolge la preghiera a Dio Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo. Il popolo, unendosi alla preghiera ed esprimendo il suo assenso, fa sua l'orazione con l'acclamazione Amen.
Slide16Liturgia della Parola
Praenotanda
del Rito della Messa
Slide17Praenotanda
B) LITURGIA DELLA PAROLA
33
. Le letture scelte dalla sacra Scrittura con i canti che le accompagnano, costituiscono la parte principale della liturgia della Parola; l'omelia, la professione di fede e la preghiera universale o preghiera dei fedeli sviluppano e concludono tale parte. Infatti nelle letture, che vengono poi spiegate nella omelia,
Dio parla al suo popolo
31
, gli manifesta il mistero della redenzione e della salvezza e offre un nutrimento spirituale;
Slide18Praenotanda
B) LITURGIA DELLA PAROLA
Cristo
stesso è presente per mezzo della sua parola, tra i fedeli
32
. Il popolo fa propria questa parola divina con i canti e vi aderisce con la professione di fede; così nutrito, prega nell'orazione universale per le necessità di tutta la Chiesa e per la salvezza del mondo intero.
Slide19Come giunse il settimo mese e i figli d’Israele [erano] nelle loro città, allora si radunò tutto il popolo come un sol uomo sulla piazza che [è] in faccia alla Porta delle Acque; e dissero a Esdra, lo scriba, di portare lo scritto della Legge di Mosè, che il Signore aveva comandato a Israele. Allora portò Esdra, il sacerdote, la Legge in faccia alla Chiesa, [composta a partire] dall’uomo fino alla donna e a ogni capace-di-intendere [in rapporto] all’ascolto, nel primo giorno del settimo mese. E proclamò in esso in faccia alla piazza, che [è] in faccia alla Porta delle Acque, [a partire] dalla luce fino al mezzo del giorno, in presenza degli uomini e delle donne e dei capaci-di-intendere; e gli orecchi di tutto il popolo [erano] allo scritto della Legge.
Una liturgia della
Parola nell’A.T.
Slide20E stava Esdra, lo scriba, sopra un pulpito di legno, che avevano fatto per la Parola; e stavano al suo fianco: Mattitia e Sema e Anaia e Uria e Chelkia e Maaseia, alla sua destra; e alla sua sinistra: Pedaia e Misael e Malchia e Casum e Casbaddàna, Zaccaria, Mesullàm. E aprì Esdra lo scritto agli occhi di tutto il popolo, poiché era al di sopra di tutto il popolo; e come lo ebbe aperto, tutto il popolo stette [in piedi]. E benedisse Esdra il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose «Amen, Amen!», levando le mani; e si inchinarono e si prostrarono al Signore, il viso contro terra. E Giosuè e Bani e Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maaseia, Kelita, Azaria, Iozabàd, Canàn, Pelaia, [che erano] leviti, facevano-intendere al popolo la Legge; e il popolo [stava] al suo posto. E si proclamò nello scritto della Legge di Dio ciò che era diviso in sezioni; e si diede l’interpretazione e intesero la proclamazione.Ne 7,72b - 8,8
Una liturgia della
Parola nell’A.T.
Slide21E venne a Nazarà, dove era stato allevato, ed entrò, com’era suo solito nel giorno di sabato, nella sinagoga, e si alzò per leggere. E fu dato a lui il volume del profeta Isaia, e dopo aver srotolato il volume, trovò il luogo ove era scritto: «Lo Spirito del Signore [è] su di me, perché mi ha-fatto-cristo per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare ai prigionieri la libertà e ai ciechi il ritorno alla vista, per rimandare gli oppressi in libertà, per annunciare l’anno di benevolenza del Signore». E avendo arrotolato il volume [e] avendolo dato all’inserviente, si sedette; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fortemente-tesi a lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi è-giunta-a-pienezza questa Scrittura nei vostri orecchi!». E tutti testimoniavano per lui e si meravigliavano per le parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non è forse Bar-Yosèf costui?». (Luca 4,16-22)
Una liturgia della
Parola nel N.T.
Slide22Liturgia della Parola
PreghieradeiFedeliCredo
1 Lett.Salmo2 Lett.VangeloOmelia
Noi = orecchi che ascoltano
Dio Padre = orecchi che ascoltano
Noi = boccache parla e supplica
Dio Padre = bocca che parla
per mezzo del Lettore
Slide23Parola di Dio
Il 1° pilastro portante della celebrazione della Parola di Dio sono le LETTURE
, ossia la proclamazione della Parola di Dio. I suoi segni visibili sono il libro, l’ambone e il lettore.
Il
LIBRO
rende possibile la trasmissione a noi di una Parola che la fede delle generazioni ha “scritta”. È importante che il libro su cui si legge la Parola di Dio si presenti in maniera degna
.
Slide24Parola di Dio
L’importanza
della Parola di Dio esige che vi sia nella chiesa un luogo adatto, dal quale essa venga annunciata e verso il quale spontaneamente converga l’attenzione dei fedeli. Conviene che tale luogo sia un
AMBONE fisso
, e non un semplice leggio mobile
.
Slide25Parola di Dio
Il
LETTORE
è chiamato a proclamare
cultualmente
la Parola di Dio. Egli infatti
presta la propria bocca a Dio
, mettendolo in condizione di parlare “attualmente” al suo popolo. Non appena il lettore apre bocca, in quel preciso istante la Parola esce dalla bocca di Dio, e giunge agli orecchi e al cuore del popolo radunato.
Slide26Parola di Dio
Perché
possa svolgere nel modo più adatto e conveniente la sua funzione, il lettore si sforzi ogni giorno di acquistare un profondo e vivo senso della Sacra Scrittura, che dovrà meditare assiduamente. È necessario che i
lettori
siano
veramente idonei e seriamente preparati
. Preparati
spiritualmente e tecnicamente
.
Più letture, più lettori
.
Lettori adulti
. Possibilmente
“istituiti” dal vescovo
attraverso il conferimento del ministero del lettorato.
Slide27Parola di Dio
Niente
quindi
lettori “in erba”
, ancora incapaci di portare il peso della Parola di Dio.
Niente foglietti
, giacché questi distolgono l’attenzione dal Lettore, verso il quale invece dovranno convergere in quel momento i nostri occhi e i nostri orecchi.
Parola di Dio
Il
2° pilastro portante è la PREGHIERA DEI FEDELI.
A Dio che ha parlato attraverso il ministero del lettore, l’assemblea risponde levandosi in piedi e supplicando. Si tratta di una preghiera antichissima, che è stata ripristinata dalla riforma liturgica. Essa è stata
paragonata a una perla preziosa
che era andata smarrita, e che ora abbiamo ritrovato.
Slide29Liturgia Eucaristica
Praenotanda
del Rito della Messa
Slide30Praenotanda
C) LITURGIA EUCARISTICA
48
. Nell'ultima Cena Cristo istituì il sacrificio e convito pasquale per mezzo del quale è reso di continuo presente nella
Chiesa il sacrificio della Croce, allorché il sacerdote che rappresenta Cristo Signore, compie ciò che il Signore stesso fece e affidò ai discepoli perché lo facessero in memoria di lui
40
.
Slide31Praenotanda
C) LITURGIA EUCARISTICA
Perciò
la Chiesa ha disposto tutta la celebrazione della liturgia eucaristica in vari momenti, che corrispondono a queste parole e gesti di Cristo. Infatti:
1. Nella preparazione dei doni, vengono portati all'altare pane e vino con acqua, cioè gli stessi elementi che Cristo prese tra le sue mani.
Slide32Praenotanda
C) LITURGIA EUCARISTICA
2
. Nella Preghiera eucaristica si rendono grazie a Dio per tutta l'opera della salvezza, e le offerte diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.
3
. Mediante la frazione di un unico pane si manifesta l'unità dei fedeli, e per mezzo della comunione i fedeli si cibano del Corpo e del Sangue del Signore, allo stesso modo con il quale gli Apostoli li hanno ricevuti dalle mani di Cristo stesso.
Slide33Liturgia Eucaristica
PreghieraEuxo Canoneo AnaforaOffertorio
Corpo eSanguedi CristoComunione
Noi = bocca che riceve il Corpo di Cristo
Dio Padre = orecchi che ascoltano
Noi = bocca che parla per mezzo del presbitero
Dio Padre = mani che danno
a noi il Pane dal cielo
Slide34La preghiera Eucaristica, nella forma in cui è giunta a noi, affonda le radici nella preghiera veterotestamentaria detta tôdâ, strutturata in forma bipartita: sezione anamnetico-celebrativa, nella quale si racconta, usando il tempo indicativo, la storia del passato della relazione con Dio, storia di fedeltà sua e infedeltà nostra, di grazia e di peccato;sezione epicletica, nella quale, alla luce dell’amore di Dio precedentemente espresso (premesse logiche e teologiche), si chiede a Dio di intervenire ancora una volta in soccorso dei suoi figli.
Preghiera Eucaristica
Slide35In tempi successivi questa preghiera a dinamica semplice, viene arricchita da un ulteriore, importante, elemento. Per fondare in maniera più stringente la richiesta fatta a Dio, si inserisce, all’interno della preghiera (come un innesto da cui la diciamo dinamica embolistica), una citazione alla lettera di un oracolo o di una parola con la quale Dio ha già annunziato e promesso quello che si chiede.
Preghiera Eucaristica
Slide36In alto i cuori
«
Dopo il saluto che conoscete, cioè
Dominus
vobiscum
!
, avete udito
Sursum
cor
!
Tutta la vita dei veri cristiani [è tenere]
Sursum
cor
: non dei cristiani solo di nome, ma dei cristiani di fatto e in verità, tutta la vita [è avere]
sursum
cor
. Che cosa è il
sursum
cor
? È la speranza in Dio, non in te; tu infatti sei
in basso
(
deorsum
), Dio è
in alto
(
sursum
). Se tu metti in te la speranza, il cuore è
verso il basso
(
deorsum
), non è
verso l’alto
(
sursum
).
Slide37In alto i cuori
Perciò
, quando avete udito dal sacerdote
Sursum
cor
!
, voi rispondete
Habemus
ad
Dominum
. Procurate di rispondere una cosa vera, poiché rispondete in rapporto alle azioni di Dio. Sia così come voi dite. Non accada che la lingua risuoni, e la coscienza dica il contrario. E poiché il fatto stesso di avere il cuore
in alto
(
sursum
), è Dio che ve lo concede, e non le vostre forze, quando avete detto di avere il vostro cuore
lassù verso il Signore
(
sursum
cor
ad
Dominum
),
Slide38In alto i cuori
per
questo il sacerdote riprende [il discorso] e dice:
Domino
Deo
nostro
gratias
agamus
!
Perché l’invito a rendere grazie (
unde
gratias
agamus
)? Perché abbiamo
il cuore verso l’alto
(
sursum
cor
), e se Egli non lo avesse elevato, noi giaceremmo [ancora] in terra»
(
AGOSTINO vescovo, † 430).
Slide39Caro Dio noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie perché non ci hai mai fatto mancare il tuo amore e la tua presenza ….. Tu hai creato tutte le cose ….. Non hai punito l’uomo peccatore ….. Hai continuato ad amarci ….. Ci hai redenti ….. Perché tu sei Santo …..
Sezione
anamnetico-celebrativa
Slide40Sanctus
Slide41Ora ti preghiamo, in virtù della promessa che Gesù fece nell’Ultima Cena, manda il tuo Spirito su NOI e su QUESTI DONI perché QUESTI DONI diventino CORPO e SANGUE di CRISTO e ricevendoli NOI diventiamo UN SOLO CORPO.
Sezione
epicletica
Slide42Sezione epicletica
Spirito Santo
noi
pane e vino
Corpo e Sangue
ut unum sint
Slide43Intercessioni
Slide44«I nostri Maestri insegnarono: “Non si risponde né un Amen furtivo, né un Amen strappato, né un Amen orfano [= pronunziato in maniera ineccepibile, ma distrattamente], né si rigetta la benedizione dalla propria bocca”. Ben-Azzày disse: “Chiunque risponde un Amen orfano [= distratto], che i suoi figli siano orfani! [un Amen] furtivo, che siano furtivi i suoi giorni! [un Amen] strappato, che siano strappati i suoi giorni! Ma chiunque prolunga l’Amen, siano prolungati a lui i suoi giorni e i suoi anni!”» (TALMUD DI BABILONIA, Trattato delle Benedizioni)
Amen
Slide45«A questo [voi] dite Amen!. Dire Amen! è sottoscrivere (Amen dicere, subscribere est). Amen! significa in latino Verum! [È vero!]» (AGOSTINO vescovo, † 430 )«Dov’è mai che con tanto desiderio e tanta assiduità si corre alle chiese e ai sepolcri dei martiri [così come a Roma]? Dov’è mai che l’Amen rimbomba simile a un tuono dal cielo, e si scuotono i vani templi degli idoli [così come a Roma]? Non che i Romani abbiano un’altra fede, se non questa, [quella cioè] che hanno tutte le Chiese di Cristo; ma ciò si deve al fatto che in essi la devozione è maggiore, e [maggiore è] la semplicità per credere» (GEROLAMO presbitero, † 419)
Amen
Slide46Riti di conclusione
Praenotanda
del Rito della Messa
Slide47Praenotanda
D
)
RITI
DI
CONCLUSIONE
57
. I riti di conclusione comprendono:
a
) Il saluto e la benedizione del sacerdote, che in alcuni giorni e in certe circostanze si può arricchire e sviluppare con Iterazione sul popolo» o con un'altra formula più solenne.
b) Il congedo propriamente detto, con il quale si scioglie l'assemblea, perché ognuno ritorni alle sue occupazioni lodando e benedicendo il Signore.
Slide48Riassumendo
Praenotanda
del Rito della Messa
Slide49Praenotanda
IMPORTANZA E
DIGNITÀ DELL’EUX
1
. La celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale, e per i singoli fedeli
1
. Nella Messa infatti si ha il culmine sia dell'azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio
2
.
Slide50Al tempo di Mosè, in un contesto negativo (una terra straniera ed un tempo di schiavitù, con la prospettiva di una discendenza interrotta [il Faraone ordina di uccidere i maschi]), Dio interviene e salva, mettendo di nuovo in cammino il popolo verso la terra promessa e verso un tempo di pienezza, fecondità, prosperità (Alleanza nel deserto).
Dio salva
Slide51Dinamica della salvezza
SEGNO PROFETICO
ULTIMA CENA IN EGITTO
Slide52EVENTO FONDATOREPASSAGGIO DEL MARE
Dinamica della salvezza
Slide53Dinamica della salvezza
RITO
CELEBRAZIONE DELLA
PASQUA EBRAICA
Slide54SEGNO PROFETICOULTIMA CENA IN EGITTO
futuro immediato prefigurazione unica
RITO
CELEBRAZIONE DELLA
PASQUA EBRAICA
futuro lontano
prefigurazione liturgica
EVENTO FONDATORE
PASSAGGIO DEL MARE
Dinamica della salvezza
Slide55L’Eucarestia è il vertice della Storia della Salvezza; mediante la celebrazione Eucaristica, riprendendo i segni dati da Cristo una sola volta nel Cenacolo, noi veniamo ripresentati sacramentalmente alla salvezza che ci viene dal Cristo Morto e Risorto.
Cristo salva
Slide56Dinamica della salvezza
SEGNO PROFETICO
ULTIMA CENA
NEL CENACOLO
Slide57Dinamica della salvezza
EVENTO FONDATORE
CALVARIO & TOMBA
DEL RISORTO
Slide58Dinamica della salvezza
RITO
CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA
Slide59SEGNO PROFETICOULTIMA CENA NEL CENACOLO
futuro immediato prefigurazione unica
RITO
CELEBRAZIONE DELL’EUCARISTIA
futuro lontano
prefigurazione liturgica
EVENTO FONDATORE
CALVARIO & TOMBA DEL RISORTO
Dinamica della salvezza
Slide60Questa salvezza è perdono dei nostri peccati e ricostituzione dell’Alleanza con Dio; ricevendo il Corpo ed il Sangue diventiamo un solo Corpo e rinforziamo l’unità familiare (piccola Chiesa), ecclesiale, sociale.Dall’Eucarestia scaturisce l’impegno etico quotidiano ad “amarsi come fratelli”.
Riassumendo
Slide61Dalla Liturgia alla vita
Slide62Kristiànina alahàdy,ka mangàlatra akòhoalatsinàiny!Procuriamo di non essere, comedice il proverbio malgascio,“Cristiani di domenica,che rubano la gallina il lunedì!” (Le denunce di Is 1,10-17; Am 5,21-25; 8,4-7; Mi 6,6-8; Mt 12,1-14 ecc. rilette attraverso un proverbio malgascio)
Dalla Liturgia alla vita