Oriani PirettoampBottaro 1 L uomo e l ambiente a cura di Simone Piretto e Giacomo Bottaro 26052010 Liceo scientifico A Oriani PirettoampBottaro 2 Fonti L Sepulveda Il mondo alla fine del mondo ID: 813503
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Liceo scientifico A. Oriani Piretto_&_Bottaro
1
L' uomo e l' ambiente
a cura di Simone Piretto
e Giacomo Bottaro
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2
Fonti
L. Sepulveda,
Il mondo alla fine del mondo
, Milano, Teadue, 2003
Luis Sepulveda,
www.wikipedia,it,
h
ttp://it.wikipedia.org/wiki/Sepulveda
Ecopoesia, www.wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Ecopoesia
Cile, www.wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Cile
Greenpeace, www.wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Greenpeace
Caccia alla balena, www.wikipedia.it, http://it.wikipedia.org/wiki/Caccia_alla_balena
Marea nera,
www.wikipedia.it,
http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_ambientale_del_Golfo_del_Messico
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Introduzione libro
Il mondo alla fine del mondo
Biografia Sepulveda
Schema di Greimas
Personaggi principali
Linea del tempo
Temi
Cile e Patagonia
Ecopoesie
GreenpeaceCaccia alle balene
Vertice di CopenaghenMacchia neraFINE PRESENTAZIONE
indice
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introduzione
Titolo: Il mondo alla fine del mondo
Autore: Luis Sepulveda
Anno della 1° pubblicazione: 2003
Edizione: Teadue
Genere: narrativa
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Il protagonista, un cileno in esilio, lavora ad Amburgo in un'agenzia giornalistica collegata con Greenpeace, quando
arriva
un fax, dove si
dice
che la nave giapponese
Nishin
Maru, comandata dal capitano Tanifuji,
ha riportato notevoli danni ed ora si trova in acque magellaniche. Così inizia l'avventura. Il protagonista torna nel suo paese dopo accurate ricerche dalle quali deduce
che la nave sta praticando la caccia alle balene illegalmente e impunemente e che quindi bisogna fermarla. Il capitano Nilssen
lo aiuta in questa sua impresa che si conclude con un finale molto bello e impossibile.
Il mondo alla fine del mondo
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6
LUIS SEPULVEDA
Il giovane Luis crebbe a
Valparaíso
, in Cile, con il nonno paterno e con uno zio,
entrambi anarchici,
che gli istillarono l'amore per i romanzi di avventura di Salgari, Conrad, Melville. Quindicenne si iscrisse alla Gioventù comunista.
Periodo giovanile:
A seguito
di un
colpo di stato militare venne arrestato e torturato, poi su pressione di Amnesty International la pena fu commutata
in otto anni d'esilioMotivi dell’
esilio:
Iniziò
a lavorare come giornalista e
si
trasferì in Europa. Si stabilì ad Amburgo per la sua ammirazione nei confronti della letteratura tedesca. Lavorò come giornalista facendo molti viaggi tra Sud America e Africa
Arrivo in Europa:
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Personaggi
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Protagonista
:
Giornalista che lavora per un’agenzia indipendente e il suo grande desiderio è quello di ritornare in Cile, ma teme di ritrovare il suo paese cambiato da come l’aveva lasciato.
Capitano Nilssen
:
M
arinaio e capitano della nave Finisterre; avventuriero cileno di origini danesi, carattere indomito.
Capitano Tanifuji:
capitano della baleniera giapponese, nave-officina Nishin Maru, uomo senza scrupoli.
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15/12/63
Inizio viaggio in Patagonia da ragazzo
10/03/64
Fine del viaggio in Patagonia da ragazzo
21/12/87
Azione di
Greenpeace
contro il
Nishin
Maru
Gennaio/1988
Presunta demolizione del Nishin Maru
02/05/88
Concessione licenza caccia alle balene
28/05/88
Telefonata di
Nilssen
a
Greenpeace
1986
Moratoria contro la caccia alle balene
16/06/88
Fax dal Cile
Arianne
20/06/88-06/07/88
Viaggio in Cile per sapere la verità sul Nishin Maru
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Temi:
Esilio
Viaggio
Rapporto uomo e natura
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Il Cile (in spagnolo: Chile) è un paese situato nell'estremo sudovest del continente sudamericano. Il suo nome ufficiale è Repubblica del Cile (República de Chile) e la sua capitale è Santiago del Cile. Il Cile sorge su un lungo e stretto lembo di terra conosciuto come Chile continental, tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande. Confina a nord con il Perù, ad est con la Bolivia e l'Argentina e al sud con lo stretto di Drake. A sud del Cile al confine con l' Argentina è situata la regione della Patagonia.
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La Patagonia argentina è generalmente una regione di ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani che raggiungono l'altezza di circa 100 metri caratterizzati da un'enorme distesa ciottolosa priva di vegetazione. Verso le Ande il paesaggio ciottoloso cede il posto a formazioni rocciose caratterizzate da porfido, granito e lave basaltiche, la vita animale diventa più abbondante e la vegetazione più lussureggiante, acquistando le caratteristiche della flora della costa occidentale.
L'alta piovosità delle Ande occidentali e le temperature più basse delle acque superficiali del mare generano masse d'aria fredda e umida, che contribuiscono al mantenimento dei campi glaciali ed dei ghiacciai, che sono i più grandi nell'emisfero sud fuori dell'Antartide.
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ECOPOESIAIl tema ricorrente delle poesie dell'"Ecopoetry
" è la natura e la sua salvaguardia.
L'eco-poeta
non
è il cantore della Natura dell'Arcadia o della poesia bucolica classica, ma è colui che ne rileva, oltre alla bellezza, i problemi che la sconvolgono. L'incanto di un paesaggio incontaminato immerge il poeta nella pace dell'unità della creazione, ma nello stesso tempo gli dà la consapevolezza delle proprie responsabilità per la sua conservazione.
Il poeta si immedesima
negli enti che
popolano la natura;
l'animale torturato, l'albero secolare sradicato, l'intera Terra parlano direttamente e mandano il loro messaggio di allarme o di dolore attraverso i versi.Come scrive la poetessa inglese Helen Moore [« Possa, Gaia nostra Grande Madre, parlare attraverso di me possa io essere un canale,
un tramite per le parole della Natura! »
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Eccomidunque quisono il frondosoalbero genealogico
della poesia vecchia o nuova
sia adamitica edenica o satanica
certe mie foglie cadono questo è vero
ma sedimentano in terra diventano concime
i miei migliori frutti s’infrangono sulle teste
di quelli che se ne vanno per i rami ramando
o di coloro che dormono e russano sotto la mia ombrala verde verità del mio fogliame cerca e ricerca il cieloper questo le mie radici sprofondano nel sottosuolo
accetto essere annaffiato e potato cantano gli uccelli mieidimentico coloro che accoltellano la mia cortecciacancello i loro nomi mano a mano che io crescomi spaventano i tagliatori che eseguono
ordini municipali o ministerialiche male faccio io a nessuno?A TE CHE GUARDITI PREGORISPETTA
E AMAOGNIRAMOOGNIFOGLIAOGNI
FIGLIAOGNINODODEL MIOTRONCOE PER FAVORE
NON PISCIARE
SULLE MIE RADICI
Eccomi dunque qui sono il frondoso albero genealogico della poesia vecchia o nuova sia adamitica edenica o satanica certe mie foglie cadono questo è vero ma sedimentano in terra diventano concime i miei migliori frutti s’infrangono sulle teste di quelli che se ne vanno per i rami ramando o di coloro che dormono e russano sotto la mia ombra la verde verità del mio fogliame cerca e ricerca il cielo per questo le mie radici sprofondano nel sottosuolo accetto essere annaffiato e potato cantano gli uccelli miei dimentico coloro che accoltellano la mia corteccia cancello i loro nomi mano a mano che io cresco mi spaventano i tagliatori che eseguono
ordini municipali o ministeriali che male faccio io a nessuno?
A TE CHE GUARDITI PREGO RISPETTA E AMA OGNI RAMO OGNI FOGLIA OGNI FIGLIA OGNI NODO DEL MIO TRONCO E PER FAVORE NON PISCIARE SULLE MIE RADICI
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Azione diretta e non
violenta:
manifesta
direttamente in luoghi ritenuti importanti per i messaggi che vuole trasmettere, ma senza l'uso della forza in parte rifacendosi alle teorie del Mahatma Gandhi
Scientificità:
ogni
dossier, report
o documentazione sono basati su una precedente ricerca scientifica commissionata in maniera indipendente Indipendenza: non riceve cospicui finanziamenti da nessun ente governativo o multinazionale per
evitare possibili manipolazioni dei risultati scientifici o delle attività intraprese
Greenpeace è un'organizzazione non governativa ambientalista e pacifista fondata a Vancouver nel 1971. È famosa per la difesa del clima, delle balene, dai test nucleari e dell'ambiente in generale. Ha uffici nazionali e regionali in 41 paesi, tutti affiliati con Greenpeace International, con sede ad Amsterdam.
Slide16GREENPEACE
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16« Ci sarà un giorno in cui gli uccelli cadranno dal cielo, gli animali che popolano i boschi moriranno, il mare diventerà nero e i fiumi scorreranno avvelenati. Quel giorno, uomini di ogni razza si uniranno come guerrieri dell'arcobaleno per lottare contro la distruzione della Terra »
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Robert Hunter e il biologo Paul Spong lanciarono una campagna contro il continuo massacro delle balena. La caccia alle balene era praticata da secoli, ma col tempo il ritmo era aumentato e si temeva l'estinzione
.
La
Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC), nata per proteggere le popolazioni di cetacei, era invece stata complice di alcuni fra i peggiori massacri della storia della caccia alle balene. I due volontari perciò volevano manifestare contro la caccia praticata da Giappone e Unione Sovietica
.
La tattica che si adottò fu quella di gommoni veloci per interporsi tra le fiocine delle navi e le balene in mare.
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La caccia alla balena mediante
navi e
barche si rivolge
in generale a tutti i cetacei di grandi dimensioni
.
Ha
origini antiche (6000
a.C.). I primi balenieri commerciali furono i Baschi, mentre i più numerosi furono gli Statunitensi, di cui il più famoso è sicuramente Hermann Melville, autore del romanzo Moby Dick. La caccia in genere procede con baleniere relativamente grandi che lanciano scialuppe o
navi più piccole che si avvicinano al cetaceo e lo colpiscono con un arpione. Dopo che il cetaceo muore, viene riportato alla baleniera e lì lavorato.Nel XIX secolo il prodotto principale delle balene era il grasso, convertito in olio per lampade; i fanoni erano usati
per i corsetti e l'olio fragrante del capodoglio per i profumi. Oggi il prodotto principale è la carne.
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CONFERENZA DI COPENAGHEN
Obiettivo del vertice di Copenaghen è raggiungere delle risoluzioni che impediscano
l’aumento
della
temperatura globale del pianeta.
41
%: è
la percentuale delle emissioni di CO2 prodotte da Cina e Stati Uniti. Le
emissioni di CO2 nel mondo sono generate dalla produzione di elettricità e riscaldamento, i settori più inquinanti.
570 milioni di tonnellate: la quantità di emissioni di CO2 proveniente dalla produzione e consumo di energia emesse in Italia nel 2007. L’Italia è uno dei tre paesi più inquinanti, è al terzo posto dopo Cina e Usa.
20 %: è la
percentuale di emissioni di CO2 generate dalla deforestazione. Le foreste tropicali catturano grosse quantità di CO2, ma questa attività è inficiata dal disboscamento di ampie
aree
convertite in campi
coltivabili.
.
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20
+ 0.76°C: è l’aumento della temperatura media dell’aria in oltre un secolo. I danni già causati sono notevoli: distruzione delle colture e dei terreni, carenza
d’acqua,
aumento di eventi
meteorologici estremi.
286 miliardi di
tonnellate: ghiaccio perduto
annualmente dalla
Groenlandia. La perdita si è accentuata tra il 2006 e il 2009.
192: è il numero dei paesi presenti a Copenaghen.
20 %: l’Ue si è impegnata a raggiungere tre obiettivi entro il 2020: riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra, risparmio energetico del 20
% e 20% di aumento nel consumo di energie rinnovabili.
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UN DISASTRO “ANNUNCIATO”Il 20 aprile 2010 una esplosione sulla piattaforma
Deepwater
Horizon
ha
innescato un
incendio
con la conseguente morte di 11 persone e il ferimento di altre 17. Due giorni dopo la piattaforma è affondata. Dal pozzo petrolifero sul fondale marino è continuato a fuoriuscire il petrolio greggio, spinto dalla pressione più elevata del giacimento petrolifero. Le
valvole di sicurezza di chiusura del pozzo non hanno funzionato. Il 7 maggio 2010 la British Petroleum
ha tentato di arginare la falla utilizzando una cupola di cemento e acciaio di 100 tonnellate, ma la perdita non si è arrestata.
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Nel tentativo di porre rimedio al disastro gli ingegneri hanno adottato almeno cinque strategie:
Veicoli sottomarini operanti in remoto allo scopo di chiudere le valvole di sicurezza sul fondo del mare
Spargimento di agenti
dispersanti
attraverso robot sommergibili, aerei e navi di supporto, allo scopo di legare chimicamente il petrolio e farlo precipitare sul fondo del mare dove dovrebbe rimanere inerte
per l'uomo
Trivellazione adiacente al punto di fuoriuscita del
petrolio per raggiungere
con un tubo di perforazione il canale di comunicazione fra il giacimento petrolifero e il fondale marino e iniettarvi del cemento
Piattaforme galleggianti aspiranti il petrolio che raggiunge la superficie Camera di contenimento calata al di sopra della perdita primaria del tubo di perforazione danneggiato
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I danni del disastro ambientale sono quasi impossibili da calcolare:il valore non
stimabile né
riparabile
della perdita di 11 vite umane
il valore economico, non stimabile né riparabile, del danno ambientale procurato
il valore economico della piattaforma (equivalente a circa 370 milioni di
dollari),
degli investimenti per la trivellazione del pozzo, la perdita azionaria della British Petroleum, della Transocean e della Cameron International il costo dei primi
soccorsi, il costo delle operazioni per arginare o tappare la fuoriuscita dal pozzo il costo per il tentativo di arginare l'area marina dove si è sparso il petrolio
il costo per la bonifica delle acque e delle coste e la pulizia degli animali il danno all'industria locale della pesca e del turismo l'aumento del prezzo del petrolio
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Liceo scientifico A.
Oriani
Classe 1° C anno scolastico 2009\10
Materie conivolte:
italiano, geografia, I.T.
Insegnante conivolta:
M. Iacovella
A cura di Simone Piretto e Giacomo Bottaro