Caratteri della V ita nova componente autobiografica itinerario di poetica trattato damore contenuti filosofici componente romanzesca fattore canzoniere corrispondenze unitarietà ID: 790110
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Slide1
Vita nova
Terza
lezione
Slide2Caratteri della
V
ita nova
componente
autobiografica
itinerario di poetica
trattato
d’amore
contenuti
filosofici
componente
‘romanzesca’
fattore ‘canzoniere’ = corrispondenze, unitarietà
Slide3Slide4Primo schema
(
basato
sulla
suddivisione dei capitoli secondo l’edizione Gorni)(9 trad. + 9 lode); morte = nuovo incipit; 9 smarrim.; 3 lode; Empireo
Secondo schema
(
basato
sulla
forma
metrica
dei
componimenti
)
10
bs
+ I c (1) + 4
bs
+ II c (1) + 4
bs
+ III c (2)* + 10
bs
Slide5Secondo schema
(
basato
sulla
forma
metrica
dei componimenti)10 + + 4 + + 4 + * + 10
Primo schema
(
basato sulla suddivisione dei capitoli secondo l’edizione Gorni)(9 trad. + 9 lode); morte = nuovo incipit; 9 smarrim.; 3 lode; Empireo
Slide6Marco Santagata,
Dal sonetto al canzoniere. Ricerche sulla preistoria e la costituzione di un genere
, Padova, Liviana, 1989, p. 148.
Slide7Vita nova, I, 21-24
Slide8Romanzi in prosa
Trattatistica d’amore
S
tilnovo e Cavalcanti
Trattatistica filosofica
De
consolatione
philosophiae
di Severino Boezio
Confessioni
di S. Agostino
Laelius
de
Amicitia
di Cicerone
Guinizzelli
Rettorica
di Brunetto Latini
Secondo Carrai: elementi elegiaci
Prosimetrum
Vidas e Razos
Pertinenze di genere e modelli
Slide9Rota
Vergilii
Eneide
Georgiche
Bucoliche
sublime
medio
umile
De
vulgari
eloquentia
Canzone
Ballata
Sonetto
Irregulares
r
egistro
sublime
-
stile
tragicoregistro
medio* – stile comico (anche temi civili)registro umile - registro elegiaco*Con possibilità di
spaziare tra gli altri registri
Slide10Analisi del testo
Metro
Aspetti semantici e struttura
Figure
foniche
semantiche
sintattiche
Lingua
lessico sintassi IntertestualitàInterpretazione delle variantiContestualizzazione
Slide11Vita
nuova
, a cura
di M.
Barbi
- XXXVI, 5 - 6
Slide12Vita
nuova
, a cura
di M.
Barbi
- XXXVI, 5
Slide13Tanto
gentile e
tanto
onesta parela donna mia, quand’ella altrui saluta,ch’ogne lingua deven, tremando, muta,e
li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare,
b
enignamente d’umiltà vestuta,e par che sia una cosa venutada cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al coreche
‘ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua
labbia si movaun spirito soave pien d’amoreche va dicendo a l’anima: «Sospira». Vita nuova, a cura di M. Barbi - XXXVI, 5
Slide14Tanto
gentile e
tanto
onesta parela donna mia, quand’ella altrui saluta,ch’ogne lingua deven, tremando, muta[,]
e gli occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va,
sentendosi
laudare,benignamente d’umiltà vestuta,e par che sia una cosa venutada cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi
sì piacente a chi la mira,che dà per gli
occhi una dolcezza al core,che ‘ntender no
lla può chi no lla prova; e par che della sua labbia si mova
u
n
spirito
soave
pien
d’amore
,che va dicendo all’anima: «Sospira». Vita nova, a cura di G. Gorni - 17, 5
Slide15Tanto
gentile e
tanto
onesta parela donna mia, quand’ella altrui saluta[,]ch’ogne lingua deven, tremando, muta[,]
e gli occhi no l’ardiscon di guardare; ella
si
va, sentendosi laudare,benignamente e d’umiltà vestuta,e par che sia una cosa venutadal cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi sì piacente a chi la mirache
dà per li occhi una dolcezza al coreche ‘ntender no
lla può chi no lla prova; e par che della sua labbia si mova
uno
spirto
soav’e
pien
d’amoreche va dicendo all’anima: «Sospira». Vita nova, commento di S. Carrai - 17, 5
Slide16Tanto
gentile e
tanto
onesta parela donna mia, quand’ella altrui saluta,ch’ogne lingua deven, tremando, muta,e
li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare,
b
enignamente d’umiltà vestuta,e par che sia una cosa venutada cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al coreche
‘ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua
labbia si movaun spirito soave pien d’amoreche va dicendo a l’anima: «Sospira». 2
saluta
,]
saluta
C
4
muta
,]
muta G C ◊ guardare.] guardare; C
li occhi] gli occhi G C benignamente d’umiltà] benignamente e d’umiltà C8 da cielo] dal cielo C10 li occhi] gli occhi G11 no la può chi no la prova;] no
lla può chi no lla prova; G C de la sua labbia] della sua labbia G C un spirito
soave] uno spirto soav’e C14 a l’anima] all’anima G CL’apparato registra in questo caso le congetture dei commentatori, NON le variantiA testo:edizione a cura diM. Barbi
Slide17Parafrasi
letterale = primo
avvicinamento
al
grado zero della comunicazioneNon appartengono al grado zero 2) la sintassi che non rispetta l’ordine lineare della frase: soggetto-verbo-oggetto 3) le parole che non pertengono al registro medio e attuale (anche quelle che oggi hanno un significato diverso)
1) tutti gli artifici: le figure retoriche, il metro, le rime, le ripetizioni
Slide18Tanto
gentile e
tanto
onesta parela donna mia, quand’ella altrui saluta,ch’ogne lingua deven, tremando, muta,e
li occhi no l’ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare,
b
enignamente d’umiltà vestuta,e par che sia una cosa venutada cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi sì piacente a chi la mira
che dà per li occhi una dolcezza al coreche
‘ntender no la può chi no la prova; e par che de la sua
labbia si movaun spirito soave pien d’amoreche va dicendo a l’anima: «Sospira». Vita nuova, a cura di M. Barbi - XXXVI, 5
Slide19Convivio II, VIII,
2
Quello
che massimamente dire intende lo dicitore sì dee riservare di dietro; però che quello che ultimamente si dice, più rimane ne l’animo de l’uditore
.
Slide20Contini
,
Un sonetto
di Dante
, in
Un’idea di Dante, Torino, Einaudi, 1970, p. 26.
Slide21La
mia
signora
si
mostra tanto nobile e piena di decoro, nel salutare,che la lingua di chiunque (la veda) diviene
muta, tremando, e gli occhi non hanno il coraggio di guardarla.
Ella
incede, ascoltando lodi in suo onore,manifestando all’esterno la sua benevolenza e umiltà interiorie si fa evidente che si tratta di un essere
venutodal cielo in terra a dimostrare la potenza di Dio (come un miracolo).
Si mostra così perfetta per chi la contemplache dà
attraverso gli occhi una dolcezza al cuorecomprensibile solo per chi ne fa prova diretta; e dalla sua fisionomia si
emana
,
visibile
,
u
n’ispirazione
soave e
piena d’amoreche va dicendo all’anima: «Sospira». Ipotesi di parafrasi letterale